Il Ministero della Difesa ha emanato il 4 aprile scorso il bando che permette alle aziende private ed ai professionisti abilitati di poter coltivare Cannabis a uso medico con alto tenore di Thc.

 

Sintesi del bando

Occorre leggere molto attentamente la "Manifestazione di interesse a partecipare alla selezione qualitativa di operatori economici da invitare alla procedura ristretta per l'affidamento del servizio di coltivazione di piante di Cannabis da conferire allo Aid, Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per la fabbricazione di medicinali e materie prime farmaceutiche in Gmp".

 

Secondo quanto disposto dall'avviso gli imprenditori o i professionisti potranno presentare domanda per divenire fornitori dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, dove avverranno le successive fasi di trasformazione e distribuzione verso le strutture ospedaliere nazionali. C'è tempo sino al 27 giugno 2022 per potersi candidare.

 

Non è necessario disporre di un'azienda agricola: possono candidarsi anche imprese artigiane, industriali e liberi professionisti, purché in grado di garantire la conoscenza approfondita della normativa sull'uso terapeutico degli stupefacenti e disporre di un sito indoor idoneo, dove poter effettuare la coltivazione. È inoltre necessario disporre di una polizza assicurativa a copertura dei rischi professionali in grado di garantire un valore di 10 milioni di euro.


Inoltre sarà necessario garantire il possesso della certificazione del sistema di qualità ai sensi delle norme della serie UNI EN ISO 9001. Saranno riconosciuti i certificati equivalenti rilasciati da organismi stabiliti in altri Stati membri ai fini delle buone pratiche di fabbricazione (Gmp).


Al fine di poter permettere ai soggetti economici interessati di realizzare, sia nella fase sperimentale sia produttiva, gli assetti di sicurezza previsti dalla normativa vigente sulle sostanze stupefacenti e psicotrope, l'Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, e i competenti uffici del Ministero dell'Interno metteranno a disposizione un vademecum riepilogativo sulle caratteristiche e sugli adempimenti propedeutici all'autorizzazione alla detenzione delle piante di Cannabis e dei suoi derivati.


Il Disciplinare di coltivazione della Cannabis previsto dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare dispone la tipologia di coltivazione: "La coltivazione di Cannabis da impiegarsi a fini medici dovrà essere effettuata esclusivamente utilizzando piante ottenute con sistemi di riproduzione agamica (talee Ndr) al fine di garantire la massima uniformità e standardizzazione del prodotto ottenuto".


Le tecniche di coltivazione si sintetizzano in una struttura "Indoor in fitotrone" predisposta per "Illuminazione con lampade al sodio" utilizzando come substrato "fibra di roccia". Potranno essere impiegate "idonee varietà sviluppate dal coltivatore che permettano di ottenere le specifiche indicate, in alternativa lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare concederà l'uso esclusivo di proprie varietà i cui limiti di impiego saranno definiti in apposito accordo tecnico commerciale".

 

Gallinella (Comagri Camera): "Verso aumento produzione nazionale"

Il bando è stato emanato a seguito anche delle sollecitazioni del deputato Filippo Gallinella (M5s), presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che il 7 aprile scorso ha dichiarato: "Invitiamo gli operatori a farsi avanti affinché l'Italia possa quanto prima arrivare ad aumentare la produzione nazionale di farmaci a base di Cannabis, sebbene la standardizzazione delle coltivazioni indoor necessiterà di almeno un paio d'anni affinché le infiorescenze siano disponibili a beneficio dei pazienti".

 

"Al contempo, però, non possiamo che esprimere dubbi riguardo talune decisioni. Ad esempio - ha aggiunto Gallinella - agli operatori che intendono candidarsi viene richiesto di avere un impianto per la coltivazione e il personale necessario sin dal momento della manifestazione di interesse. Ciò appare in netto contrasto con gli altri bandi europei, come quello tedesco".

 

Ok a tecniche colturali alternative equivalenti

"Inoltre - ha detto ancora - non comprendiamo perché si opti per le lampade al sodio: una scelta dispendiosa dal punto di vista energetico e poco sostenibile in quanto, al contrario delle lampade a led, provocano un forte surriscaldamento dell'ambiente. Reputiamo cruciale la sostenibilità e gli sforzi per la transizione ecologica e, pertanto, invitiamo il Ministero a rivedere questi aspetti sia per un moderno e migliore impatto su consumi e ambiente sia per poter dare a tutti gli operatori le medesime opportunità di prender parte al bando".

 

In proposito vale la pena rilevare che tra gli allegati del bando - rilevato da AgroNotizie ieri, 13 aprile 2022 - si nota un addendum al Disciplinare di coltivazione, dove "Si precisa che potranno essere impiegate soluzioni tecnologiche diverse da quelle indicate nel disciplinare purché equivalenti o migliorative rispetto a quelle riportate e comunque compatibili con l'impiego del prodotto di coltivazione per la fabbricazione di sostanze attive di origine vegetale in ambito farmaceutico".