Agricoltura e digitalizzazione, un binomio che convince sempre di più. E quando si parla di innovazione nel settore agroalimentare tra i termini più ricorrenti ci sono big datablockchain. Sono proprio questi i due principali elementi che compongono i progetti Agri-Food Track e AgroTrust. Obiettivo? Raccontare la storia di un prodotto, dal campo alla tavola, racchiudendo in un'etichetta digitale tutte le fasi di lavorazione e le caratteristiche.

 

Agri-Food Track, seguendo le tracce di olio, vino e pomodoro

Il progetto Agri-Food Track è attualmente in fase di sperimentazione (la sua conclusione è prevista per la fine dell'anno) e si occupa delle filiere dell'olio, del vino e della passata di pomodoro, in particolare nel territorio dell'Emilia Romagna. Ma l'obiettivo della piattaforma è quello di coinvolgere in futuro anche le eccellenze di altre regioni italiane.

 

 

Agri-Food Track parte dall'esperienza maturata da Image Line con QdC® - Quaderno di Campagna®, una web application che permette alle aziende agricole di tracciare e gestire tutte le attività sul campo, con particolare riferimento alle operazioni colturali e al registro dei trattamenti.

 

A questa componente si uniscono le funzionalità di AgriOpenData, la piattaforma digitale messa a punto dalla Pmi innovativa padovana Ez Lab, che utilizza la tecnologia blockchain e smart contract per garantire la tracciabilità dei prodotti agricoli.

 

Lo scopo è quello di creare una sorta di carta d'identità digitale del prodotto stesso, comunicando tutta una serie di informazioni relative non solo alla sua origine, ma anche ai valori etici e alla sostenibilità ambientale della sua produzione. Insomma, un modo per garantire sicurezza e trasparenza al consumatore finale, che è sempre più sensibile a questi temi.

 

I ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore sono incaricati di analizzare i processi produttivi delle filiere oggetto di Agri-Food Track e cogliere quali sono gli elementi più significativi per valutare la loro sostenibilità. Il progetto è finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite Bi-Rex, uno degli otto Centri di competenza nazionali istituiti con il Piano del Governo Industria 4.0, che è specializzato nell'ambito dei big data analytics.

 

AgroTrust, la blockchain al servizio della filiera del riso

AgroTrust si propone sostanzialmente gli stessi obiettivi, ma ha come filiera di riferimento quella del riso. Anche questo progetto si basa sulla collaborazione di diversi partner. Si parte dal campo, ovvero dall'Azienda Agricola Coppo e Garrione, che gestisce oltre mille ettari in Piemonte. Si passa all'Azienda di trasformazione del riso, la Riseria Campanini, che ha sede nella provincia di Mantova. C'è poi Noima, che si occupa di reputation management e di analisi dei dati di comunicazione e marketing.

 

 

Grazie al software gestionale QdC® - Quaderno di Campagna®, Image Line pensa alla digitalizzazione delle operazioni colturali, mentre è compito della tecnologia blockchain sviluppata da Ez Lab notarizzare tutti i dati fondamentali per garantire la rintracciabilità del prodotto. Infine, dal punto di vista della sensoristica è coinvolta Finapp, spin off dell'Università di Padova che consente di raccogliere una serie di informazioni utili direttamente in campo. Supporta il progetto il digital innovation hub Fiware Innova Hub.

 

 

Il risultato finale sarà un'etichetta sulla confezione che permetterà di valorizzare la qualità, la trasparenza e la sicurezza del riso italiano. Il consumatore potrà così vedere da dove viene il prodotto, che tipo di trasformazione ha subìto, se è biologico o meno, e anche i suoi valori nutrizionali. La tecnologia blockchain consentirà di garantire l'origine delle informazioni e l'immutabilità dei dati una volta registrati. Il progetto è finanziato nell'ambito della piattaforma i4Trust di Fiware.

 

QdC® e Quaderno di Campagna® sono marchi registrati da Image Line Srl Unipersonale

 

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