L'Umbria continua a puntare sulla filiera del luppolo e lo fa ampliando il bando sulla cooperazione di filiera attivato sull'intervento 16.1.4 del Psr destinato in partenza alla sola filiera olivicola.

Così la Giunta Regionale ha deciso di destinare 1 milione di euro per la realizzazione di interventi da parte di imprese agricole e altri 500mila euro per finanziare interventi nel settore della trasformazione destinati alle imprese agroindustriali.

I fondi messi a disposizione derivano in parte da risorse originariamente destinate per la filiera dell'olio, ma poi non assegnate nell'ultimo bando o non ancora stanziate.

Per l'assessore all'Agricoltura Roberto Morroni, il settore del luppolo è di grande interesse per l'Umbria, pur non essendo una coltura tradizionale.

Ma essendo una coltura con un elevato valore aggiunto, per l'assessore può rappresentare un'opportunità preziosa per i territori marginali e per le riconversioni delle produzioni.

La finalità del bando, nell'ottica della Giunta, è quindi quella di aumentare la capacità produttiva e di intercettare la domanda di mercato crescente a livello globale, dando un contributo anche alla promozione dei birrifici artigianali che necessitano di un luppolo di qualità.

L'idea di venire incontro alla filiera del luppolo con un bando specifico all'interno dei bandi sullo sviluppo delle filiere, era già stata annunciata a luglio, in occasione della nascita della prima associazione di imprese dedicata, nata proprio in Umbria.

Un'associazione che ha visto l'unione di Luppolo made in Italy, il primo progetto in Italia che ha sperimentato con successo questa nuova coltura, insieme al gruppo cooperativo Agricooper e alla Deltafina Srl, costituendo così un nucleo di partenza e un modello per lo sviluppo di una filiera del luppolo regionale o anche nazionale.

Un progetto nato con l'appoggio di Cia Umbria, che punta anche sulla riconversione e la diversificazione colturale e agroindustriale della filiera del tabacco - di cui ad esempio Deltafina Srl è una delle aziende di punta per la lavorazione - con una coltura come il luppolo interessante dal punto di vista economico, con una Plv stimata tra i 20 e i 30mila euro ad ettaro.