La Sardegna, che dal 2019 in alcune zone del Nuorese conosce ad ogni inizio estate la furia distruttiva degli sciami di cavallette, avrà un piano di prevenzione contro il proliferare di questo dannoso insetto. "Da alcuni anni, diverse zone della Sardegna centrale, sono minacciate dall'invasione delle cavallette, che danneggiano gravemente le coltivazioni. I danni generati da questo insetto sono ingenti e la Regione ha deciso di tracciare un nuovo percorso di prevenzione, non limitandosi a inseguire solamente l'emergenza, come è stato fatto finora". Lo hanno detto gli assessori regionali della Difesa dell'Ambiente e dell'Agricoltura, Gianni Lampis e Gabriella Murgia, il 31 gennaio ad Ottana, durante l'incontro con alcuni sindaci del territorio interessato dal fenomeno.

Nelle scorse settimane, la Giunta Regionale ha stanziato 800mila euro (500mila per il 2021, 200mila per il 2022 e 100mila per il 2023) per la pianificazione e l'attuazione delle misure di contenimento e di contrasto alla diffusione del fenomeno. Una quota di 300mila euro è destinata alla predisposizione di un Piano per le attività di studio, monitoraggio, prevenzione e contrasto alla diffusione del fenomeno e al supporto delle attività. Inoltre, dopo un primo stanziamento di 400mila euro, la Giunta ha inserito in bilancio 2 milioni di euro per i danni alle aziende agricole.

"L'agenzia Laore ha rilevato la presenza di questo insetto principalmente nella provincia di Nuoro, ma il problema si sta diffondendo anche verso Sud, nell'Oristanese - ha aggiunto l'assessora Murgia -. La Regione si è già adoperata per venire incontro alle richieste arrivate dai territori. Stiamo procedendo con il progetto di prevenzione e contemporaneamente provvederemo ai ristori agli agricoltori danneggiati".

"Nonostante si tratti di un problema di carattere più strettamente agricolo - ha sottolineato l'assessore Lampis - sono presenti anche aspetti di carattere ambientale, legati soprattutto agli habitat di insediamento e ai campi di intervento. Perciò, vogliamo dare vita ad un'azione efficace di contrasto, comune e coordinata, che preveda anche interventi di prevenzione. Oltre al tavolo tecnico regionale (composto da Corpo forestale, Agris e Laore, Assessorato dell'Agricoltura, Università di Sassari e province), la Regione si doterà di un Piano di durata pluriennale, che contempli pratiche agricole mirate, attività di studio e monitoraggio, funzionale alla conoscenza del fenomeno e alla predisposizione di una banca dati".

Il Piano verrà realizzato con la supervisione scientifica dell'Università di Sassari, con il coinvolgimento di Laore e delle imprese agricole del territorio: "La prima lacuna da colmare è la mancanza di studi recenti, perciò sarà realizzato un monitoraggio per l'individuazione delle aree infestate e la valutazione degli antagonisti naturali delle cavallette, un campionamento su aree pilota, un'attività di lotta con mezzi agronomici, fisici, chimici e biologici, nonché il trasferimento delle conoscenze acquisite al personale tecnico degli enti regionali e la divulgazione ad amministrazioni locali, scuole, cittadini e operatori del settore agricolo", hanno concluso gli esponenti della Giunta Solinas.