Gli obiettivi e le future declinazioni della strategia Farm to Fork sono stati al centro dell'incontro che si tè tenuto ieri, 27 gennaio 2022, promosso da Euractiv dal titolo "Farm to Fork Strategy: What are the policy instruments needed to reach the targets?".

Anche le potenziali criticità e i rischi che possono derivare dalla fissazione di alcuni obiettivi quantitativi relativi all'uso dei mezzi tecnici in agricoltura sono stati argomento del dibattito tra le principali istituzioni e associazioni di rappresentanza europee.

Una ricerca presentata dalla Wageningen University & Research (Wur) ha stimato, per l'Italia, una diminuzione media della produzione agricola pari al 22% in volumi, e un deterioramento complessivo nella qualità di alimenti strategici come la vite e la frutta, come conseguenza della drastica riduzione dei mezzi tecnici a disposizione degli agricoltori delineata dagli obiettivi previsti dal Green Deal.

"Una concreta valutazione d'impatto da parte della Commissione Europea sugli obiettivi di Farm to Fork permetterà di evitare gli squilibri internazionali che certamente si verrebbero a creare a causa della riduzione di derrate alimentari europee e sarà fondamentale per individuare un giusto bilanciamento tra la necessità da un lato di raggiungere una sempre maggiore sostenibilità ambientale, dall'altro di proteggere e tutelare gli agricoltori europei". Così Agrofarma e Assofertilizzanti, le due Associazioni di Federchimica che rappresentano rispettivamente le imprese di agrofarmaci e i produttori di fertilizzanti, ribadendo l'impegno per una discussione plurale e condivisa su temi quali l'impatto sul lungo periodo della strategia.

Le Associazioni sottolineano inoltre "la necessità di politiche comunitarie orientate a soluzioni innovative e che valorizzino un approccio scientifico piuttosto che la riduzione tout court dei mezzi tecnici a disposizione degli agricoltori".

Al fine di superare le criticità evidenziate, Agrofarma e Assofertilizzanti, unendosi all'appello delle altre realtà di settore, ritengono che sia necessaria "la costruzione di un quadro normativo comunitario certo e fondato su evidenze scientifiche, che sostenga l'innovazione in agricoltura e che, attraverso questa, promuova la realizzazione delle trasformazioni ambientali e digitali. Sono necessari processi autorizzativi efficienti per permettere l'accesso a tecnologie e soluzioni innovative, nonché incentivi e supporti finanziari per la definizione di strategie di difesa e nutrizione che consentano un uso sempre più mirato di agrofarmaci e fertilizzanti, affinché gli agricoltori possano garantire produzioni sostenibili, sicure e di qualità".