Via libera del Parlamento Europeo alla nuova Politica Agricola Comune (Pac) 2023-2027, con un bilancio di 387 miliardi di euro. Tra gli obiettivi principali troviamo la garanzia di un reddito equo agli agricoltori, il rafforzamento della competitività, il riequilibrio della distribuzione del potere nella filiera alimentare, tutela dei lavoratori, il clima e la protezione della biodiversità. Più responsabilità per i Paesi membri e aiuti a giovani e piccole aziende.

Paolo De Castro: "Buon punto di equilibrio".
Critici gli ambientalisti.


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Sostenibilità ambientale e sociale

L'accordo prevede che almeno il 25% dei pagamenti diretti agli agricoltori e il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale dovranno essere destinati a misure ecologiche.

Dal punto di vista ambientale, è stata rafforzata la "condizionalità", cioè quelle pratiche obbligatorie che gli agricoltori devono rispettare per poter beneficiare del sostegno della Pac, ad esempio la conservazione di suoli ricchi di carbonio attraverso la protezione delle paludi o la preservazione di quote di terreni coltivabili destinati alla biodiversità. L'accordo mira a garantire una transizione verso un'agricoltura verde e sostenibile, attraverso la salvaguardia del paesaggio e una maggiore attenzione alla tutela climatica e ambientale, nel rispetto delle ambizioni del Green Deal europeo.


Tutela dei lavoratori e dei consumatori

Attenzione alla cosiddetta "dimensione sociale", ovvero la garanzia di alimenti sani al consumatore, la trasparenza dei beneficiari finali del sostegno dell'Ue e l'introduzione di un sistema di condizionalità che eviterà che i fondi pubblici vengano erogati agli agricoltori che non rispettano i diritti dei lavoratori. Poi nuove norme europee sul lavoro nel settore agricolo e le sanzioni per le infrazioni, in virtù della cooperazione tra gli ispettorati del lavoro nazionali e gli organismi pagatori della Pac.

Le informazioni sui beneficiari finali del sostegno dell'Ue saranno più trasparenti grazie a uno strumento europeo di estrazione dei dati, a cui avranno accesso i Paesi membri. Servirà a identificare il rischio di frode mediante un controllo incrociato delle informazioni delle banche dati pubbliche.

 

Spazio ai giovani e sostegno alle aziende di piccole dimensioni

Incentivi per il ricambio generazionale: almeno il 3% del bilancio della Pac verrà destinato ai giovani al di sotto dei quaranta anni che vogliano affacciarsi alla professione. Inoltre, con le nuove regole, il 10% dei finanziamenti sarà redistribuito dalle aziende di grandi dimensioni in favore di quelle più piccole.


Le novità, Piani Strategici Nazionali e sistema di valutazione della performance

Una novità è rappresentata dall'introduzione di Piani Strategici Nazionali per attuare la Pac, ovvero piani che gli Stati membri redigeranno tenendo conto delle condizioni e delle dinamiche locali.

Inoltre i singoli Stati si occuperanno di valutare l'andamento della nuova politica e di fornire un resoconto della situazione e delle performance alla Commissione Europea.


Paolo De Castro: "Un buon punto di equilibrio"

A dichiararsi soddisfatto dell'equilibrio raggiunto è Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, che ha definito la nuova Pac "più giusta". Sebbene anche Paolo De Castro ritenga che fossero possibili ulteriori migliorie, considera questa riforma un grande passo avanti nel settore agroalimentare, soprattutto per i progressi concernenti la tutela dei diritti del lavoratore.

Le critiche

La nuova Pac non è stata tuttavia esente da critiche. Da un lato gli ambientalisti, che sostengono che questo testo non presenti al suo interno nessun reale cambiamento e accusano i suoi promotori di "greenwashing", ovvero di strategie all'apparenza ambientali ma sotto sotto nocive per l'ambiente. Criticata infatti la mancanza di obblighi affinché vi sia un cambiamento radicale nelle attività agricole per ridurre le emissioni di gas serra.

 

 

Prossimi passi

In seguito all'approvazione formale del Consiglio dell'Ue, che validerà definitivamente i testi della Pac nei primi giorni di dicembre, le nuove regole saranno applicabili dal primo gennaio 2023. Ad entrare in gioco questa volta saranno gli Stati membri, che dovranno elaborare i propri Piani Strategici di Sviluppo Rurale e determinarne l'attuazione.


In collaborazione con Alessia Di Sant'Andrea