In Canada prezzi interni in frenata quando non in lieve calo, nonostante la pressione della domanda flettono dello 0,92% quelli all'esportazione free on board (fob) a fronte di vendite all'estero che si confermano in rallentamento a causa della scarsità. Negli Usa, a Chicago, lieve aumento dell'indice dei future sul grano duro, tornato a mettere in conto le reali condizioni fisiche del mercato. In Italia nonostante la scarsità di grano duro estero di qualità si fermano i listini del grano duro fino nazionale, tranne quello di Bologna, che cresce di 5 euro alla tonnellata.

Fermi tutti i grani duri esteri, tranne quello comunitario sulla piazza di Milano, che guadagna 10 euro alla tonnellata sui minimi. Su questa piazza si nota la scarsità dei grani duri esteri non comunitari di qualità, quotati su valori stabili e meramente nominali per i pochi affari conclusi.

I prezzi medi all'origine, giunti alla sesta settimana consecutiva di aumenti, segnalano una situazione di crescita dei valori in quasi tutti i principali areali produttivi: 11 piazze su 13 rilevate da Ismea ieri, 3 novembre 2021, presentavano il segno positivo, ma con stabili Bari e Foggia.


Chicago, Future Durum Wheat Index: +2,30% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti si è attestato a quota 1.564,71 il 2 novembre 2021, conseguendo una crescita di 35,14 punti sui cinque giorni precedenti (+2,30%). Il mercato si conferma in decisa crescita: l'indice è passato 1.319,68 punti del 15 settembre - punto più basso dopo il picco di 1.728,49 del 7 settembre 2021 - ai 1.564,71 punti del 2 novembre, elevandosi di 245,03 punti (+18,57%) in poco più di un mese e mezzo. Questo moderato aumento è coerente con il recente annuncio da parte del Dipartimento per l'Agricoltura degli Usa che la produzione statunitense è stata leggermente superiore alle previsioni: oltre un milione e 15mila tonnellate (46% della produzione del 2020).


Canada, prezzi Fob -0,92% in una settimana

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia dello Saskatchewan, in Canada, datato 2 novembre 2021 "Le esportazioni canadesi di grano duro sono rallentate e la scorsa settimana sono state molto ridotte: 4mila e 100 tonnellate, che porta le esportazioni stagionali totali a 739mila tonnellate. Si tratta del 19% in meno (-174mila tonnellate) rispetto allo scorso anno sulla dodicesima settimana di campagna commerciale. Gli agricoltori canadesi hanno consegnato circa il 26% della loro produzione totale per l'anno, il 5% in più rispetto allo scorso anno".

Secondo il rapporto della Commissione, la domanda di grano duro rimane "forte perché i prezzi sono aumentati durante la settimana, sia a livello nazionale che internazionale". Ma non solo: "abbiamo raccomandato di vendere a partire da 21 dollari per bushel".

Ma stranamente, secondo i listini contenuti nello stesso rapporto, invece i prezzi offerti sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 1° novembre scorso per il Canadian western amber durum (Cwad) numero 1 al 13% di proteine registrano una sostanziale stazionarietà su valori elevati e si portano in una forchetta compresa tra uno spot minimo di 728,80 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve calo sulla settimana precedente, e un massimo con pagamento differito di 758,40, in lieve aumento sulla settimana scorsa. Questi prezzi in realtà non sono ancora tali da avere una base da 21 dollari per bushel.

E sempre il 1° novembre il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è nuovamente diminuito di 11,02 dollari canadesi sul 25 ottobre scorso, calando a 723,86 dollari canadesi alla tonnellata. Da segnalare che il 25 ottobre vi era stato un primo calo di 18,37 dollari canadesi. Il valore raggiunto all'ingrosso implica una ulteriore perdita di marginalità dei grossisti rispetto ai prezzi degli elevatori all'origine, circostanza complicata dal fatto che i prezzi fob non sono affatto aumentati.

Anzi, il valore all'esportazione fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine il 1° novembre è addirittura calato a 834,35 dollari canadesi alla tonnellata, perdendo 7,78 dollari (-0,92%) sul 25 ottobre, quando invece era aumentato di 6,96 dollari (+0,84%). Un prezzo che - al cambio di ieri - è pari a 580,46 euro, in calo di 6,72 euro alla tonnellata. Fluttuazioni a somma lievemente negativa nell'orizzonte degli ultimi 15 giorni, che hanno di fatto innestato il freno anche per il mercato italiano.

Borsa Merci Foggia

Ieri, 3 novembre 2021, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa ha fissato le quotazioni di 550 euro alla tonnellata sui minimi e 555 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 27 ottobre. Su questa piazza tra le sedute del 29 settembre e quella del 27 ottobre il prezzo del cereale pastificabile è aumentato di 65 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Il 3 novembre scorso, alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 505 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 27 ottobre. Dal 29 settembre al 27 ottobre scorso su questa piazza il valore del cereale pastificabile si è incrementato di 52 euro alla tonnellata.


Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari del 2 novembre scorso registra stabilità per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. La valutazione è stata di 550 euro sui minimi e 555 sui massimi: il cereale è così rimasto fermo sui prezzi della seduta del 26 ottobre scorso. Dal 28 settembre al 26 ottobre il frumento duro nazionale pastificabile è così aumentato di 62 euro alla tonnellata.

Il Canadese 1 al 15% di proteine conferma i prezzi di 600-605 euro alla tonnellata, stabile rispetto alle precedenti sedute del 19 e del 26 ottobre e resta così vicino ai massimi raggiunti il 28 settembre con la forchetta di 600-610 euro alla tonnellata. Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine il 2 novembre scorso conferma i valori delle due sedute precedenti, pervenendo a 580-590 euro. Dal 28 settembre il frumento iberico è aumentato su questa piazza di 50 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 2 novembre scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 565 euro alla tonnellata sui minimi e 570 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 26 ottobre. A Napoli dal 28 settembre al 26 ottobre il cereale pastificabile è aumentato di 65 euro sui minimi e 60 euro sui massimi.

Tra i frumenti esteri risulta quotato il Cwad di qualità tra 1 e 2, che è rimasto stabile rispetto alla precedente seduta del 26 ottobre, attestandosi a 600-605 euro alla tonnellata. Il Cwad 1-2 sul 28 settembre guadagna 20 euro sui minimi e 15 sui massimi.

Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 2 novembre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 551 euro alla tonnellata sui minimi e 555 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 26 ottobre e in rialzo di 60 euro sul 28 settembre.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 561 euro alla tonnellata sui minimi e 566 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 26 ottobre e in rialzo di 60 euro su quella del 28 settembre.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.

Quotati per la nona volta il 2 novembre i frumenti duri esteri comunitari fissati a 540 euro sui minimi e senza prezzo massimo, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 ottobre e di 40 euro su quella del 28 settembre. Dodicesima quotazione invece per i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che a 620 euro alla tonnellata sui minimi e 630 sui massimi restano stabili sulle sedute del 12, 19 e 26 ottobre, mantenendo un incremento di 30 euro su quella del 28 settembre. Tali valori però sono indicati come meramente nominali, a causa della scarsità della materia prima contrattata e della relativa bassa significatività statistica di questi prezzi.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 29 ottobre scorso e il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato quotato 557 euro alla tonnellata sui minimi e 562 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 22 ottobre. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto un aumento di prezzo di 72 euro alla tonnellata.

Il grano duro Canadese di 1° qualità è stato fissato a 582 euro sui minimi e 585 sui massimi, stabile sulle sedute del 15 e del 22 ottobre. Questo cereale su questa piazza è ora attestato ad un prezzo maggiore di 35 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre.

Borsa Merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna data 28 ottobre 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna - è stato fissato a 540 euro alla tonnellata sui minimi e 545 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 ottobre e di 70 euro su quella del 23 settembre.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri, 2 novembre 2021

I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea e online fino a ieri, 3 novembre 2021, risentono ancora dell'effetto di trascinamento da parte delle borse merci, ancora in crescita nella scorsa settimana, presentando valori medi più alti rispetto alla settimana precedente, con 11 delle 13 piazze rilevate in aumento. Restano stabili sulla settimana precedente le piazze di Foggia - rilevata il 27 ottobre a 555 euro alla tonnellata - e di Bari, che il 25 ottobre è ferma a 552,50 euro alla tonnellata. L'aumento maggiore è quello della piazza di Matera che il 1° novembre, con un incremento di 20 euro sulla settimana precedente (+3,8%), si è attesta a 540 euro alla tonnellata.

Segue a distanza Milano che il 26 ottobre con 15 euro in più (+2,8%) rispetto alla settimana precedente agguanta un prezzo medio di 553 euro alla tonnellata.

Piazza Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 01-11-2021 540,00 +3,8% Franco azienda
Firenze 29-10-2021 449,50 +0,7% Franco azienda
Catania 28-10-2021 532,50 +0,9% Franco azienda
Grosseto 28-10-2021 524,50 +0,5% Franco azienda
Palermo 28-10-2021 532,50 +0,9% Franco azienda
Foggia 27-10-2021 555,00 0,0% Franco azienda
Milano 26-10-2021 553,00 +2,8% F.co magazzino arrivo
Napoli 26-10-2021 567,50 +1,8% F.co magazzino arrivo
Ancona 25-10-2021 334,00 +0,6% Franco azienda
Bari 25-10-2021 552,50 0,0% Franco azienda
Ferrara 25-10-2021 541,50 +0,9% Franco azienda
Macerata 25-10-2021 338,00 +1,2% Franco azienda
Perugia 25-10-2021 338,00 +1,2% Franco azienda

Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 27 ottobre 2021 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea

Importante anche il nuovo aumento di 10 euro intervenuto il 26 ottobre sulla piazza di Napoli, che porta il prezzo medio all'origine del cereale pastificabile a 567,50 euro alla tonnellata, che si conferma il prezzo da produttore più alto d'Italia.
Tutti gli altri incrementi significativi sono al di sotto dell'1%, mentre i prezzi di Macerata e Perugia (+1,2%), ma anche di Ancona (+0,6%), sono riferiti alla data del 25 ottobre, già rilevata nella scorsa settimana.

A margine delle quotazioni Ismea, come valori significativi per le Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro Ager presso la Borsa Merci di Bologna per il mercato marchigiano del 27 ottobre, perché non sono stati ancora pubblicati quelli esitati ieri. Sulla regione Marche pertanto, alla data del 27 ottobre, i prezzi stimati per il grano duro fino al 13% di proteine sono di 516 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in crescita di 10 euro sul 20 ottobre.

Per ogni altro raffronto sui prezzi è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 28 ottobre scorso.