Arriva l'ok della Commissione europea al prolungamento del Psr della Toscana per tutto il 2022 e l'autorizzazione all'utilizzo delle risorse messe a disposizione che superano i 300 milioni di euro.

Il commissario europeo all'Agricoltura Janusz Wojciechowski ha infatti firmato l'approvazione delle modifiche presentate dalla regione per estendere il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 anche a tutto il prossimo anno.

L'approvazione dell'estensione permetterà di attingere a risorse nuove, in particolare quelle dell'European recovery instrument (Euri) del Next generation Eu (Ngeu), stanziate a livello comunitario per far fronte alla crisi e alle difficoltà dovute alla pandemia.

Nuove risorse che in totale ammontano a oltre 342 milioni di euro che dovranno sostenere l'agricoltura, la pesca e lo sviluppo rurale della Toscana.

In programma c'è infatti l'apertura di altri 20 bandi nei prossimi 14 mesi, a partire cioè da novembre 2021 fino a dicembre 2022.

Parte dei nuovi fondi resi disponibili serviranno poi allo scorrimento delle graduatorie di alcuni dei bandi già chiusi per permettere di finanziare più domande possibili tra quelle arrivate e ammesse ai pagamenti.

Per l'assessore regionale all'Agricoltura Stefania Saccardi si tratta di un traguardo importante, per il quale ha parlato di una vera e propria ventata di ossigeno per tutto il comparto agricolo provato in molti settori dalla crisi dovuta alla emergenza sanitaria.

"Abbiamo sostenuto l'intero settore con numerosi interventi nel momento più duro della pandemia - ha concluso l'assessore - Non ne siamo ancora usciti e questo è il momento di mettere in campo ogni sforzo e ogni risorsa per dare basi solide alla ripartenza: lo facciamo con questa operazione".

L'estensione della programmazione 2014-2020 a tutto il 2022 farà ovviamente posticipare l'avvio della nuova fase di programmazione della Politica agricola comune che coprirà un periodo di cinque anni, dal 2023 al 2027.

Una programmazione che vedrà importanti novità strutturali e gestionali che prevederanno un unico piano strategico nazionale.