Per vedere i processi di produzione e trasformazione dei prodotti, ma soprattutto per conoscere i valori che rendono Quin® la filiera italiana della quinoa, etica e sostenibile, l'azienda ha aperto le porte in un open day dedicato allo pseudo cereale, il Quinoa day.

Nasce nel 2017 a San Biagio di Argenta (Fe) l'Azienda agricola Tundo Sebastiano, ma la passione per l'agricoltura del giovane titolare è iniziata molto prima grazie anche all'impresa agricola di famiglia. Nel 2015 Sebastiano si è avvicinato alla quinoa e, dopo essere partiti con 21 ettari, Quin® conta ora circa 100 ettari di lavorazione, un agriturismo, il pastificio e un'area di selezione sementi dedicata alla quinoa.
 
Area di selezione varietà quinoa Azienda agricola Tundo Sebastiano
Campo di selezione varietale
(Fonte foto: Isabella Sanchi - AgroNotizie)

L'azienda, a regime biologico nel pieno rispetto della biodiversità, prevede le rotazioni delle colture organizzate per far rendere al meglio lo pseudo cereale. Il controllo delle infestanti avviene con mezzi meccanici per ottenere una resa etica e sostenibile.

Ad oggi Quin® rappresenta più del 50% della produzione della quinoa italiana: si fanno contratti di conferimento liberi, non c'è un limite di zona e l'obiettivo è rendere la coltura il più sostenibile possibile, anche per l'agricoltore.
 

La qualità parte dal chicco

"Dopo aver importato qualche semente di quinoa, attraverso prove e sperimentazioni siamo arrivati alla selezione della varietà che meglio si adatta agli areali" dice il titolare Sebastiano Tundo spiegando che ad oggi viene coltivata in Toscana, Emilia-Romagna, in Veneto e piano piano sta arrivando in Lazio.

"Vengono selezionate sementi di prima riproduzione, di ottima qualità. Le sementi di prima generazione hanno un'emergenza migliore, una vigorosità molto più ampia e quindi possono offrire un chicco di qualità maggiore per il consumatore finale. Ad oggi utilizziamo per tutti i prodotti un tipo di semente di quinoa integrale a basso contenuto di saponine (la sostanza amara che ricopre il chicco), che ha un più alto contenuto di vitamine e minerali e che, oltre ad avere un gusto più intenso, permette qualche lavorazione in meno del prodotto: questo infatti non viene decorticato ma lasciato come si trova in natura".

La quinoa non richiede molta acqua, viene seminata in febbraio e raccolta a fine luglio-inizio agosto con la mietitrebbia da grano. Si tratta di una pianta che ama una temperatura di circa 28-30 gradi, ma le gelate di quest'anno non le hanno creato problemi, ha spiegato Sebastiano aggiungendo che ciò che incide più di tutto sulla produzione dei chicchi è il fotoperiodo.

Un'agronoma sudamericana specializzata in quinoa segue gli agricoltori dalla fase di scelta del campo alla semina, alla preparazione dei terreni, in caso di possibili infestazioni, in tutte le fasi di crescita e sviluppo della pianta, fino ad arrivare al raccolto.

 
Quinoa rossa
Quinoa rossa
(Fonte foto: Isabella Sanchi - AgroNotizie)

Nell'azienda agricola è presente anche un campo di selezione varietale dove si trovano anche le varietà di quinoa rossa, oltre a diverse varietà che vengono "provate". "Valutiamo l'altezza della pianta per quanto riguarda l'allettamento, la facilità della raccolta, resistenza alla siccità e tutte le analisi essenziali. Quando la pianta si secca totalmente è il momento di raccogliere. Questo sarà il primo anno in cui faremo una sperimentazione di falciatura e poi di raccolta con un pickup: praticamente non useremo la trebbia che falcia e raccoglie, ma falceremo noi per far poi seccare la pianta in andana, raccoglieremo poi con un pickup che raccoglie dal campo e trebbia, per far seccare la pianta in campo e non andare in essicatoio".

La quinoa viene lavorata in uno stabilimento dedicato alla selezione, allo stoccaggio e alla conservazione della quinoa, quindi non ci sono problemi di cross contamination.
 
Azienda agricola Tundo Sebastiano
L'Azienda agricola Tundo Sebastiano si trova a San Biagio di Argenta (Fe)
(Fonte foto: Isabella Sanchi - AgroNotizie)

Tra i prodotti di Quin® ci sono pasta, gallette, quinoa in fiocchi, farina di quinoa e, oltre che in vendita nello spaccio aziendale, si possono gustare nei piatti serviti all'Agripub insieme alla quinoa birrificata presente in tre tipologie diverse: Quinoa Ipa, Quinoa Maqui e Quinoa Ale. Dall'aroma particolare e senza glutine si tratta di "un prodotto che ci identifica" dice lo chef dell'Agripub Alessandro Biavati.

Virginia Tundo, responsabile commerciale dell'azienda e sorella di Sebastiano, ha spiegato che Quin® si rivolge agli amanti del biologico, a chi va nel negozio specializzato o nel negozio locale che vende prodotti bio, ai celiaci, a chi cerca un determinato tipo di alimentazione e benessere con prodotti adatti anche a uno sportivo e a un vegano. Per quanto riguarda i canali di vendita ci sarà un primo approccio alla gdo, oltre a farmacie dove stanno già rivendendo, negozi specializzati bio e vegan, horeca, e anche online tramite il sito.

Il Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale che si terrà dal 9 al 12 settembre a Bologna, è la prima fiera a cui parteciperà Quin® e dove mostrerà per la prima volta il packaging 100% sostenibile in carta, coerente ai valori dell'azienda attenta al rispetto dell'uomo, dell'ambiente e della biodiversità.
 
Alesandro biavati, Sebastiano Tundo, Virginia Tundo
Da sinistra: Alessandro Biavati, Sebastiano Tundo e Virginia Tundo
(Fonte foto: Quin®)