Il Consiglio oleicolo internazionale e l'Organizzazione mondiale per il cibo e l'agricoltura hanno firmato un accordo per il settore olivicolo lo scorso 30 giugno. Il protocollo è stato materialmente siglato da Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo del Cio, e da Mohammed Manssouri, direttore del centro investimenti della Fao, in teleconferenza dalle rispettive sedi di Madrid e Roma.

Il Cio e la Fao hanno formalizzato il loro rapporto, riconoscendo l'importante ruolo che le due istituzioni svolgono nello sviluppo del settore olivicolo a livello mondiale, che si conferma in grande espansione e di decisiva importanza per l'economia rurale di molte aree del mondo, a cominciare dai paesi del Mediterraneo.


Usda, nel 2021-2022 produzione record per l'olio di oliva

Basti pensare che nello scorso mese di maggio il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha previsto un boom produttivo per l'olio d'oliva alimentare nella campagna olearia 2021/22, con 3,3 milioni di tonnellate. Una previsione basata sull'aspettativa di grandi raccolti in Tunisia e nell'Unione europea, che dovrebbero produrre 100mila tonnellate in più nel 2021/22 rispetto alla precedente campagna olearia. Nonostante questo, e atteso che la domanda internazionale di olio di oliva alimentare è in aumento, secondo Usda i prezzi all’origine dovrebbero tenersi stabili o in aumento nel 2022.


Gli obiettivi dell'accordo Cio-Fao sullo sviluppo dell'olivicoltura

Cio e Fao insieme hanno redatto l’accordo di collaborazione che è stato firmato durante la sessione plenaria della 113esima sessione del Consiglio dei membri del Cio. Come definito negli obiettivi di entrambe le organizzazioni internazionali, il loro ruolo è complementare e cruciale per: garantire la sicurezza alimentare, stabilendo una legislazione armonizzata a livello internazionale, proteggendo così consumatori e produttori.

Cio e Fao puntano a rendere il settore olivicolo più produttivo e sostenibile, promuovendo la cooperazione tecnica e il trasferimento di tecnologia e sostenendo iniziative di ricerca e sviluppo, sia nei settori delle fonti genetiche dell'olivo che dell'olivicoltura, della tecnologia dell'olio d'oliva e dell'ambiente.

Altro obiettivo è quello di ridurre la povertà rurale, attraverso la promozione del consumo di prodotti olivicoli, la diffusione di informazioni sull'economia olivicola e il miglioramento del clima imprenditoriale per gli investimenti.

Cio e Fao intendono abilitare sistemi agroalimentari olivicoli inclusivi ed efficienti, attraverso la promozione della conservazione ambientale e della produzione sostenibile, condividendo dati, conoscenze e competenze relative al valore dell'oliva; e si punta anche ad aumentare la resilienza del settore olivicolo, incoraggiando lo scambio di informazioni ed esperienze nel campo fitosanitario dell'olivicoltura e sulla conservazione delle fonti genetiche dell'olivo.


Le azioni che saranno sviluppate sulla base dell'accordo

Verranno così promosse e rafforzate attività congiunte per sostenere un settore olivicolo più efficiente e sostenibile.
Tali azioni mirano, tra l'altro a sviluppare un programma di attività per aumentare le capacità degli operatori istituzionali e privati lungo tutta la catena del valore e sensibilizzare le parti interessate alla qualità dell'olio d'oliva.

Le azioni, sfruttando le conoscenze e le competenze del Cio e della Fao sulla protezione delle piante, in particolare sulla Xylella fastidiosa, saranno puntate a fornire messaggi coordinati sull'argomento ai membri della Fao e del Cio.

Con le conoscenze e le competenze del Cio e della Fao sulle risorse genetiche si punterà a pianificare e implementare attività relative all'identificazione, conservazione e utilizzo delle risorse genetiche dell'olivo in collaborazione con i paesi membri delle due organizzazioni internazionali. Similmente si svilupperà un sistema per raccogliere e diffondere informazioni e statistiche chiare e accurate sulla filiera e sui mercati delle olive e dell'olio d'oliva.


I risultati attesi

Secondo Cio e Fao l'attuazione di queste azioni consentirà di condividere e diffondere conoscenze su nuove tendenze e driver che possono avere un impatto sullo sviluppo del settore olivicolo e oleario.
Ci si attende inoltre di sviluppare materiale didattico, formazione e attività di sensibilizzazione sulla qualità dell'olio d'oliva e sulle pratiche di produzione sostenibile, promuovendo la collaborazione tecnica per sostenere il dialogo politico nel settore dell'olio d'oliva.

"La formalizzazione di questo rapporto attraverso un memorandum d'intesa ci consente di inquadrare la portata del nostro rapporto già di lunga data", ha affermato il direttore esecutivo del Cio, Abdellatif Ghedira, che ha sottolineato come il memorandum "definisce i termini e le condizioni della collaborazione in modo da poter sviluppare, promuovere e rafforzare le attività congiunte per sostenere un settore olivicolo più efficiente e sostenibile".