Continua l'erogazione di risorse Psr e nuovi fondi relativi al biennio di transizione 2021-2022. Il Veneto ha programmato nuovi bandi per formazione e investimenti, mentre il Friuli fa la conta delle nuove risorse ottenuto dal Fondo europeo. La Lombardia lancia un piano per la promozione dell'olio di produzione regionale.
 

Veneto

Psr, nuovi bandi da 11,6 milioni di euro
La Giunta regionale veneta ha dato il via libera a sei nuovi bandi per interventi nell'ambito del Psr 2014-2020, per un plafond totale da 11,6 milioni di euro. Fra le priorità la formazione in agricoltura, il miglioramento delle infrastrutture viarie, ripristino dei danni da calamità naturale e interventi forestali.

"A seguito delle economie accertate a valere sui bandi precedenti, senza alcun cofinanziamento, riusciamo a sostenere nuovi interventi per un valore complessivo di 11,6 milioni di euro - sottolinea l'assessore all'Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner - si tratta di un'ulteriore forma di sostegno a disposizione delle imprese agricole e del settore primario, un comparto da oltre 6 miliardi di euro". Fra le linee di intervento, importanza alle azioni di formazione professionale, agli investimenti di ripristino del terreno e a quelli relativi alla valorizzazione dei prodotti forestali. Le domande potranno essere presentate a partire da sabato 3 luglio.
 

Friuli Venezia Giulia

Biennio di transizione, 126 milioni di euro dal Fondo europeo agricolo
Al Friuli Venezia Giulia sono stati assegnati per il biennio 2021-2022 risorse complessive per oltre 126 milioni di euro del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).

"Rispetto all'applicazione del criterio cosiddetto storico - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Stefano Zannier - con la ripartizione adottata il Psr del Friuli Venezia Giulia potrà usufruire di 13 milioni di euro in più, in termini di spesa pubblica. È questo un risultato più che soddisfacente, soprattutto se si considera la contrazione delle risorse destinate all'agricoltura nel nuovo quadro finanziario pluriennale europeo 2021-2027".

Si utilizzeranno quindi nuovi criteri oggettivi, come il numero di aziende agricole, la produzione lorda vendibile, le superfici agricola utilizzata e la superficie forestale. "Si è finalmente chiuso il concetto di riparto storico e si è aperta la strada alla definizione di criteri oggettivi che, a partire dal 2023, saranno utilizzati in via esclusiva e daranno la giusta dignità alle esigenze degli operatori agricoli di tutte le regioni italiane".
 

Lombardia

Olio, nuovo bando regionale da 200mila euro per la promozione
Il settore olivicolo lombardo ha subìto una forte compressione produttiva nell'ultimo biennio. La Regione Lombardia è intervenuta con un investimento complessivo di 1 milione di euro con un nuovo bando previsto per l'estate, dedicato alla promozione dei prodotti.

"Cascola verde, cimice asiatica e piralide dell'olivo stanno creando danni enormi - ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi - a questi aspetti si aggiungono anche gli agenti atmosferici come le forti nevicate invernali e le grandinate estive. La Regione Lombardia ha messo in campo un piano da 400mila euro in collaborazione con i Gal per effettuare indagini patologiche, indagini meteo climatiche e indagini colturali. In arrivo poi altri 400mila euro per la sostituzione dell'impianto per la molitura delle olive e la realizzazione del frantoio oleario nell'edificio Cittadini a Marone".

"In estate lanceremo una misura ulteriore da 200mila euro per la promozione del nostro olio - ha continuato Rolfi - l'olivicoltura per noi è un settore piccolo sotto il profilo economico, ma dalla straordinaria importanza per la qualità delle produzioni e, soprattutto, per il mantenimento del territorio. Per questo lavoreremo affinché nella prossima Pac ci siano misure dedicate anche alle piccole produzioni di qualità, che hanno valenza ambientale e turistica".