In serata di ieri, 17 giugno 2021, il ministero delle Politiche agricole ha riferito, con una nota ufficiale, dell'approvazione del decreto legge "Misure urgenti in materia di agricoltura" nel Consiglio dei ministri, tenutosi ieri pomeriggio alle ore 17.00, con il quale è istituito il Fondo compensativo per il riparto del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale tra le regioni del Sud Italia, Puglia esclusa, oltre l'Umbria, tutte penalizzate dal cambiamento dei criteri di assegnazione del Feasr, avvenuto sempre in Consiglio dei ministri con una apposita delibera. Trova quindi definitiva conferma che alle risorse del cofinanziamento statale sono stati aggiunti altri 92,7 milioni di euro.

"È stato approvato in Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli il decreto legge che istituisce un Fondo compensativo a favore delle regioni e delle province autonome per il riequilibrio finanziario tra i territori regionali a seguito del riparto delle risorse relative al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale per il biennio 2021 e 2022", recita la nota.

"Con il decreto approvato oggi, vengono aggiunti circa 92 milioni di euro quale quota di cofinanziamento nazionale, alle risorse Feasr già stabilite per le regioni e le province autonome, e pari complessivamente ad oltre tre miliardi di euro", aggiunge la nota, dove si sottolinea come "vengono così superati i criteri storici, come sancito dalla Conferenza delle regioni nel 2014 al termine del settennato".

In realtà il Feasr da ripartire tra le sole regioni assomma, al netto del Programma di sviluppo rurale nazionale, per la precisione a circa 3,5 miliardi, come per altro è riportato nel testo del decreto, mentre le risorse aggiuntive compensative sulla quota del cofinanziamento statale sono pari a 92,7 milioni di euro. L'utilizzo dell'espressione "cofinanziamento nazionale" contenuta nella nota del ministero, è infatti chiarita dal decreto che più precisamente parla di "finanziamenti nazionali integrativi" e dall'origine della provvista finanziaria, che esclude oneri aggiuntivi per le regioni, le quali si limitano a disporre delle cifre loro assegnate a compensazione di quanto perso in quota Feasr.

Infatti, secondo quanto disposto dall'articolo 1 primo comma del decreto le risorse aggiuntive per le regioni saranno attinte dal Fondo di rotazione "di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183" ovvero lo stesso fondo dal quale vengono normalmente presi tutti i soldi del bilancio statale destinati alle quote di cofinanziamento per programmi dell'Unione europea, a cominciare ovviamente del Feasr- Psr.

Resta confermata la proposta di riparto del ministero delle Politiche agricole e che prevede, nel primo anno, il 2021, il 90% dei criteri storici e il 10% dei criteri oggettivi. Il secondo anno, invece, il 70% di criteri storici e il 30% di criteri oggettivi per il riparto.

A ricevere una compensazione sono tutte le regioni del Sud tranne la Puglia, più l'Umbria. Di seguito le assegnazioni al Fondo di compensazione come saranno ripartite tra le regioni interessate al decreto legge.
 
Regioni Importo
Basilicata 5.631.737,89
Calabria 1.398.759,55
Campania 40.165.463,37
Sicilia 26.449.625,25
Umbria 19.071.869,23
Totale Fondo Compensativo 92.717.455,29

Ultima notazione a margine: trova qui conferma la notizia che in questa lunga battaglia per il riparto del Feasr l'unico vero perdente è il ministero dell'Economia e delle finanze, che aveva chiesto un riparto a saldi invariati per quanto di sua competenza. Infatti è stato nuovamente attinto proprio il Fondo di rotazione.