Scadranno lunedì 17 maggio i bandi previsti dal Psr Umbria per fornire contributi alle aziende agricole che operano in zone sottoposti a vincoli specifici.

In particolare sono aperti due bandi, uno attivato sulla sottomisura 12.1 per le aziende che coltivano superfici nelle aree Natura 2000 e uno attivato sulla sottomisura 13.2, per le aziende che lavorano in altre aree con altri vincoli naturali.

L'obiettivo di questi bandi è quello di fornire dei contributi per compensare la minore produttività e gli eventuali costi aggiuntivi dovuti al rispetto dei vincoli ambientali presenti.


Sottomisura 12.1, aree Natura 2000

Il bando è rivolto agli agricoltori che conducono superfici nelle aree Natura 2000 che sono sottoposte a specifici divieti.

In queste aree, per garantire una maggiore tutela ambientale sono previsti dei divieti:
  • divieto assoluto di trasformazione dei pascoli mediante pratiche di miglioramento (trasemine), se non con germoplasma raccolto in situ;
  • divieto di spingere le colture entro una fascia di 3 metri dalle formazioni boschive;
  • divieto di utilizzo di fertilizzanti e pesticidi per una fascia di rispetto di 5 metri nel caso di habitat forestali, di 3 metri nel caso di habitat arbustivi ed erbacei e di 20 metri nel caso di habitat acquatici;
  • divieto di apertura e/o realizzazione di strade sui pascoli.

A disposizione di questo bando ci sono centomila euro per fornire dei contributi a superficie che variano in base al rispetto dei divieti previsti e in particolare:
  • divieto assoluto di trasformazione dei pascoli, 90 euro/ettaro;
  • divieto di spingere le colture entro una fascia di 3 metri dalle formazioni boschive, 325 euro/ettaro (considerando solo la superficie della fascia);
  • divieto di utilizzo di fertilizzanti e pesticidi nelle fasce di rispetto, 290 euro/ettaro per i seminativi e 500 euro/ettaro per le colture arboree (considerando solo la superficie della fascia);
  • divieto di apertura di strade sui pascoli, 49,50 euro/ettaro fino a 5 atteri, 43 euro/ettaro da 5 a 30 ettari, 34,50 euro/ettaro oltre i 30 ettari.

 

Sottomisura 13.2, aree con vincoli naturali

A questo bando possono partecipare come beneficiari gli agricoltori in attività che conducano almeno 1 ettaro di superficie per le aziende non zootecniche o abbiano un carico di bestiame di almeno 0,5 Uba a ettaro per le aziende zootecniche in una delle zone sottoposte ad un vincolo naturale e individuate dal Decreto ministeriale 6277/2020 del Mipaaf.

Il bando, con una disponibilità totale di sette milioni di euro, offre un contributo a superficie che varia a seconda che l'azienda sia zootecnica o meno e in base all'altitudine media dei terreni e alla pendenza media. Nel dettaglio:

aziende non zootecniche con pendenza media minore o uguale al 20%,
  • 74 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
  • 215 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
aziende non zootecniche con pendenza media maggiore del 20%,
  • 161 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
  • 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
aziende zootecniche, quindi con almeno 0,5 Uba per ettaro con pendenza media minore o uguale al 20%,
  • 231 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
  • 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.
aziende zootecniche con pendenza media maggiore del 20%,
  • 250 euro/ettaro con altitudine media inferiore a 600 metri;
  • 250 euro/ettaro con altitudine media superiore a 600 metri.

I contributi vengono ridotti in base a se conducono più di 30 ettari coltivati nelle zone vincolate e in particolare:
  • da 30 a 60 ettari in zona vincolata, sarà riconosciuto il 60% del contributo;
  • con più di 60 ettari sarà riconosciuto il 20% del contributo.


Aspetti comuni a entrambi i bandi

Le domande di contributo devono essere inviate ad Agea tramite il portale Sian entro il 17 maggio 2021. Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alle pagine ufficiali dei due bandi: