Il Commissario europeo per l'agricoltura Janusz Wojciechowski ha lanciato un accorato appello per la difesa delle piccole aziende agricole attribuendo il fortissimo calo di queste nell'ultimo decennio a "…certi errori e sbagli nella Pac…".

Al commissario hanno fatto eco numerosi parlamentari e il 17 aprile, giornata della lotta contadina, è stato inviato alla Commissione un appello da parte di 60 fra associazioni europee, accademici e Ong a sostegno delle piccole aziende agricole. Va ricordato che il Commissario proviene da un paese, la Polonia, dove la piccola proprietà contadina è fortemente e storicamente radicata - tanto da aver resistito, unica, anche quando il paese rientrava nel blocco socialista sovietico.

Ma la piccola proprietà contadina caratterizza anche il nostro paese ed è anzi da sempre indicata dagli economisti come una causa strutturale della debolezza competitiva italiana. Personalmente e onestamente su questo ho sempre nutrito qualche dubbio e tanto per fare uno sbrigativo esempio faccio sommessamente osservare come in Francia, un paese dove la dimensione media è da sempre assai rilevante, continua ad esserci un suicidio di un agricoltore ogni due giorni e i valori fondiari medi sono incredibilmente più bassi rispetto al nostro paese (lo dico per la serie: mi lamento, ma se mi confronto esulto).

Negli ultimi mesi a Bruxelles sono fioccate le discussioni sulla Pac e sul Green deal – ovvero se con queste si favoriscano le grandi (e grandissime) aziende agricole o se sia necessario un maggior impegno nella tutela dei piccoli. Lasciamo la risposta alle migliori menti, ovviamente toccando ferro.

Lanciamo però un contest (scusate l'inglesismo).
Quante sono le aziende, le imprese agricole e gli agricoltori (professionali, per autoconsumo, hobbisti …) in Italia? Provate a farvi un giro sul web. In palio ricchi premi e cotillon.