La Gazzetta italiana…

Negli uffici del Mipaaf
Febbraio si è rivelato un mese di intesa attività legislativa per il settore agroalimentare, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale numero 35 del Decreto 4 dicembre 2020, che si occupa della riorganizzazione degli “uffici dirigenziali di livello non generale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali”.
All’articolo uno si spiega come è articolato il Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, al quale si affidano compiti importanti, come la supervisione delle attività degli organismi pagatori.

Poi una serie di “divisioni” con compiti specifici, come la trattazione degli interessi agricoli per l’olio di oliva, per l’ortofrutta e il florovivaismo, per le produzioni animali, per il settore vitivinicolo.
Un capitolo a parte è riservato al rapporto fra agricoltura e sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla condizionalità, alla biodiversità, alle emissioni, il tutto in coerenza con le indicazioni dell'Unione europea.
Alla competitività e alla qualità è dedicato l’articolo 2, mentre il successivo articolo 3 si occupa dell’organizzazione dei servizi di repressione frodi.

Scadenze rinviate
La Gazzetta ufficiale numero 33 del 9 febbraio conferma la proroga dei termini per la gestione informatizzata dei programmi annuali di produzione biologica e per la gestione informatizzata del documento giustificativo e del certificato di conformità.
Per tuti i comparti, da quello vegetale a quello delle produzioni animali, il termine, prima previsto per il 31 gennaio, è differito al 15 maggio di questo anno.

Si parla di proroghe anche sulla Gazzetta ufficiale numero 38 del 15 febbraio e come nel caso precedente le motivazioni risiedono nelle complicazioni gestionali conseguenti alla pandemia da coronavirus.
In questo caso il tema è quello delle rilevazioni dei prezzi e della classificazione delle carcasse dei bovini. Tutte le scadenze sono rimandate al 30 giugno.

Le Op dell’ortofrutta
Interessa da vicino i produttori ortofrutticoli il contenuto della Gazzetta ufficiale numero 49 del 27 febbraio.
Vi è pubblicato il Decreto che stabilisce i criteri in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, dei fondi di esercizio e dei programmi operativi.
Fra i requisiti richiesti, l’articolo 3 ricorda che il numero minimo di soci è fissato in 15 produttori. Le Regioni possono poi definire anche un fatturato minimo per ognuno di essi.

In base alla tipologia della produzione, è anche fissato il valore minimo della produzione commercializzabile.
All’articolo 5 si fissano i limiti alla vendita diretta da parte del socio produttore, che in ogni caso non può superare il 25% del suo volume di produzione.
Un altro limite è quello dei soci non produttori, che come specifica l’articolo 9 non possono rappresentare più del 10% dei diritti di voto della stessa OP.

Interessa i vivai
E’ affidato a una sequenza di decreti il compito di ridefinire le norme per la produzione e commercio dei materiali di moltiplicazione della vite, delle piante da frutto e ortive e di prodotti sementieri al fine di adeguarsi alle disposizioni dell’Unione europea.
Si inizia con il Decreto legislativo numero 16 del 2 febbraio che stabilisce i criteri per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite.
Si prosegue poi con il Decreto legislativo numero 18 che si occupa delle piante da frutto e delle ortive e infine con il Decreto legislativo numero 20, relativo ai prodotti sementieri.
Tratto comune a tutti i decreti, quello di affidare ai Servizi fitosanitari regionali il compito delle attività di sorveglianza e controllo, oltre alla raccolta delle domande di certificazione.

Foreste e materiali di base
La Gazzetta ufficiale numero 47 del 25 febbraio ospita il Decreto 30 dicembre 2020, il cui obiettivo è quello della valorizzazione delle risorse genetiche forestali, attraverso la definizione degli aspetti relativi all’ammissione dei materiali forestali di base nei registri regionali e l'istituzione del registro nazionale dei materiali di base.
Rientrano in questa definizione, fra l’altro, le attività di arboricoltura da legno e da biomasse, di ripristino e restauro delle aree degradate, la creazione di boschi urbani e periurbani, il ripristino di zone umide.
 

…e la Gazzetta europea

Più tempo per l’aglio
Arriva sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 4 febbraio il Regolamento di esecuzione che rinnova l’approvazione dell'estratto d’aglio, che ora potrà essere impiegato sino al 29 febbraio del 2036, data entro la quale sarà necessaria un’ulteriore approvazione.
L’estratto d’aglio, come ricorda AgroNotizie, è utilizzabile in agricoltura biologica e si mostra efficace nel contenimento dei nematodi galligeni.

Residui, nuovi limiti
Si passa alla Gazzetta europea del 10 febbraio per conoscere le modifiche ai livelli massimi di residui (Lmr) di tetracloruro di carbonio, clorotalonil, clorprofam, dimetoato, etoprofos, fenamidone, metiocarb, ometoato, propiconazolo e pimetrozina.
I nuovi Lmr sono stabiliti dal Regolamento Ue 2021/155, nel cui allegato sono indicati i prodotti e i relativi valori limite. Va precisato che la sua applicazione avverrà a partire dal 2 settembre 2021.

L’insetto che viene dal Vietnam
Si è molto parlato della decisione di consentire l’impiego degli insetti nell’alimentazione dell’uomo, oltre che in quella degli animali.
Resta aperto tuttavia il capitolo delle importazioni dai Paesi terzi e la Gazzetta europea del 15 febbraio ci informa che nel settembre dello scorso anno il Vietnam ha fornito alla Commissione prove e garanzie necessarie per essere incluso nell’elenco dei paesi dai quali è possibile l’importazione di insetti.
La Commissione ha espresso a tal proposito parere favorevole e ora chi vorrà utilizzare insetti di importazione potrà utilizzare, oltre a quelli provenienti dalla Thailandia, anche quelli forniti dal Vietnam.

Il pollo bio
Il 16 febbraio la Gazzetta europea pubblica il Regolamento di esecuzione 2021/181, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, in questo caso del settore avicolo.
In particolare, è rinviato di un anno (dal 31 dicembre del 2020 alla stessa data del 2021) la possibilità di introdurre nelle unità di produzione biologiche pollastrelle destinate alla produzione di uova allevate con metodi non biologici, di età non superiore a 18 settimane.
Inoltre è previsto che la percentuale massima di mangimi proteici non biologici autorizzata nell’arco di 12 mesi per tali specie è pari al 5% anche per il 2021 (già lo era negli anni precedenti).

Le bucce della Romania
E’ pubblicata sulla Gazzetta europea del 25 febbraio la Decisione 2021/334 della Commissione relativa al provvedimento notificato dalla Romania riguardante le informazioni sul trattamento superficiale dei prodotti ortofrutticoli mediante antiparassitari.
La proposta della Romania si riassume nell’indicare nell’etichetta di alcuni prodotti ortofrutticoli che gli stessi andrebbero consumati senza buccia.
A parere della Commissione ciò crea un’impressione sbagliata nei consumatori circa la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli.
Per di più lascia erroneamente intendere che basterebbe informare i consumatori, invece di ritirare dal mercato gli alimenti non conformi ai requisiti di sicurezza alimentare.
In conclusione la Commissione giudica il progetto di provvedimento non giustificato e ha invitato le autorità rumene a non adottarlo.

Più tempo per il propiconazolo
Ancora sulla Gazzetta europea del 26 febbraio arriva il rinvio alla scadenza del propiconazolo, fungicida sistemico a largo spettro di azione che agisce in modo preventivo, curativo ed eradicante (scopri di più su Fitogest).
All’articolo uno della Decisione 2021/354, si legge infatti che la data di scadenza dell’approvazione del propiconazolo ai fini del suo uso nei biocidi è posticipata al 31 dicembre 2022