Lo scorso 25 febbraio è stato firmato un protocollo d'intesa tra il presidente di Anci Campania, Carlo Marino e l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, che amplia in maniera esponenziale l'impegno per la creazione della "Banca delle terre abbandonate o incolte". L'intesa, prevista all'interno del "Piano di supporto istituzionale alla Banca delle terre abbandonate e incolte del Mezzogiorno", prevede che i comuni della Campania effettuino il censimento dei beni del proprio patrimonio di terre in stato di abbandono da lungo tempo, al fine di concederli in gestione a giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, tramite bandi pubblici.

La Banca della Terra campana - istituita con la legge regionale della Campania n 10 del 31 marzo 2017 e disciplinata dal Regolamento regionale della Campania n 6 del 28 agosto 2018 - è un inventario di terreni incolti o abbandonati del patrimonio regionale agricolo e degli altri enti pubblici. L'inventario è tenuto dalla Direzione generale delle Politiche agricole, alimentari e forestali che provvede alla formazione e aggiornamento degli elenchi contenenti gli identificativi catastali e le informazioni relative alla localizzazione. Fino ad ora erano disponibili in banca dati solo i terreni appartenenti al demanio di Regione Campania, pari a poco meno di 362 ettari.

Con la firma del protocollo Anci - Regione Campania si apre la porta della banca dati regionale - utilizzata dalla Banca della terra per le assegnazioni agli imprenditori mediante concessione - alla vastissima mole dei terreni posseduti dai comuni della regione, che presentano patrimoni generalmente vasti - tanto a titolo di demanio che di proprietà privata - in parte consistente lascito dell'eversione dal feudalesimo avvenuta durante il regime napoleonico tra il 1805 ed il 1815.

"L'associazione dei comuni campani - ha dichiarato Carlo Marino, presidente Anci Campania - abbraccia con favore il piano di recupero e riutilizzazione che ha ispirato la nascita della Banca delle terre campana. Il lavoro fondamentale dei comuni, al fianco dell'impegno profuso dalla Regione, può rappresentare un'opportunità unica per lo sviluppo locale e la creazione di nuove realtà e poli agricoli. L'obiettivo della Banca delle terre campana sarà quello di favorire l'inclusione sociale e sanare i crescenti disequilibri tra centri e periferie, fascia costiera e aree interne, sottraendo all'abbandono terreni incolti e sottoutilizzati, e trasformandoli in occasione per le nuove generazioni".

Soddisfatto anche Nicola Caputo, assessore all'Agricoltura della Regione Campania: "Con la firma del protocollo d'intesa con l'Anci Campania diamo avvio alle attività necessarie per implementare la Banca della terra. L'obiettivo è quello di censire le terre agricole abbandonate ed assegnarle ad agricoltori, in particolare giovani agricoltori, per contrastare l'abbandono dei terreni e delle produzioni agricole, contenere il degrado ambientale e favorire il ricambio generazionale in agricoltura. La Banca della terra - ha concluso Caputo - sarà un'importante occasione di incontro, tra tutela e valorizzazione del territorio, agricoltura e giovani".