La Commissione unica nazionale sperimentale sul grano duro è ai nastri di partenza e non è l'unica novità per il settore, atteso che presto dovrà partire anche Granaio Italia, per evidenziare in trasparenza le giacenze di grano nel paese, sia di origine nazionale che estera.
 

La Cun grano duro sperimentale

Dopo l'ampia fase di consultazione delle associazioni di categoria, con la raccolta delle deleghe, si è concluso il lungo lavoro portato avanti dal ministero delle Politiche agricole e dalla Borsa merci telematica sulla Commissione unica nazionale del grano duro. Il primo incontro della Cun sperimentale si terrà il prossimo 3 febbraio alle ore 10.00 in videoconferenza e vedrà confrontarsi le organizzazioni agricole più rappresentative nel settore produttivo cerealicolo con la parte agroindustriale di Italmopa. All'ordine del giorno ci sarà l'analisi della bozza di Regolamento di funzionamento della Cun sul grano duro. L'obiettivo a medio termine è quello di avere prezzi all'ingrosso per il grano duro più trasparenti.

"Si tratta di un traguardo importante e atteso da tempo - ha dichiarato il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate -. Sin dalla mia modifica normativa del 2015 che ne ha promosso la creazione, sono al lavoro per dare avvio alla Cun che ritengo possa rappresentare, seppur al momento in modalità sperimentale, un cruciale luogo di confronto tra parte produttrice e parte trasformatrice".

"Incentivare le politiche e le sinergie di filiera è un aspetto determinante per il futuro del comparto agricolo italiano
- prosegue L'Abbate - e il nostro impegno continua senza sosta: lavoratori e imprese possono essere certi che le attività ministeriali non subiscono alcun tipo di rallentamento".
 

Granaio Italia, per monitorare le produzioni cerealicole

Approvata nella legge di Bilancio la costituzione di "Granaio Italia" per monitorare le produzioni cerealicole su tutto il territorio nazionale, per costituire il quale è stato stanziato un milione di euro. In pratica è stato stabilito per i cereali quanto oggi già avviene per Frantoio Italia con gli oli di oliva e Cantina Italia, che registra invece tutti i vini.

L'iniziativa prevede che chiunque detenga cereali e farine di cereali sia tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue, in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Mipaaf.

Le operazioni di carico e scarico per vendita o trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale e unionale ovvero importate da paesi terzi, devono essere registrate sul Sian entro sette giorni lavorativi.

Contemplate eventuali sanzioni da comminare tramite l'Ispettorato centrale per la qualità e repressione frodi. Tra gli obiettivi, quello di riuscire a tracciare lo spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia in tutti i diversi passaggi sia che si tratti di prodotti nazionali che importanti. Il decreto attuativo ora dovrà trovare d'accordo le Regioni.