Come era nelle attese della vigilia i Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 di Basilicata e Sicilia hanno raggiunto l'obiettivo di spesa per il 2020, scongiurando il rischio disimpegno automatico del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. A darne notizia il 28 dicembre scorso, sono stati gli assessori all'Agricoltura della Regione Siciliana, Edy bandiera, e della Regione Basilicata, Francesco Fanelli. Parallelamente, il Psr Puglia non ha raggiunto l'obiettivo di spesa, evento per altro annunciato dalla stessa autorità di gestione Rosa Fiore il 14 dicembre scorso.
 

Sicilia, spesa pubblica a 1,2 miliardi

Superato l'obiettivo di spesa fissato dall'Unione europea, con oltre 1.189 milioni di euro di somme complessivamente già erogate agli agricoltori siciliani a valere sul Psr 2014-2020 ed un avanzamento del 54,8%, per quello che resta il più grande programma d'Italia per lo sviluppo rurale, forte di una dotazione complessiva da oltre 2.184 milioni.

A fronte di un obiettivo di spesa pubblica 2020 da oltre 297, 3 milioni di euro, la somma già erogata nell'anno, comunicata dalla Regione Siciliana il 28 dicembre, è di circa 368 milioni di euro. "Dato che ci consente di superare l'obiettivo di spesa di circa 71 milioni" ha sottolineato l'assessore Bandiera.

"In questi tre anni di attività, abbiamo raggiunto una spesa sempre più qualificata, passando da erogazioni in transizione o in trascinamento, vale a dire - spiega l'assessore - relativi a graduatorie o impegni pluriennali, assunti nell'ambito della programmazione Psr 2007-2013, alla concreta attuazione di misure, bandi e investimenti destinati alle aziende agricole e ai giovani, alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, alla infrastrutturazione del territorio rurale, all'agricoltura biologica e ad attività agricole in zone interne, montane e svantaggiate".

In particolare, tra le misure più significative, sono stati erogati 25,5 milioni di euro a 1.267 giovani siciliani che, per la prima volta, hanno avviato un'azienda agricola (misura 6.1 del Psr Sicilia 2014-2020): "Elemento, questo, che conferisce alla Sicilia il primato nazionale per numero di aziende gestite da giovani sotto i 35 anni d'età" ha affermato l'assessore Bandiera.

Agli agricoltori per la conversione o il mantenimento dell'agricoltura biologica sono andati circa 106 milioni di euro dalla misura 11"Fattore questo che continua a fruttare alla Sicilia il primato, tra le regioni europee, per superficie coltivata con metodo biologico, con ben 440mila ettari complessivi all'attivo" sottolinea Bandiera. Alle aziende agricole per investimenti volti all'ammodernamento del sistema produttivo, al miglioramento della competitività, all'aumento del rendimento globale, nonché alla realizzazione di nuovi prodotti e processi e introduzione di nuove tecnologie - misure 4.1 e 4.2 - sono invece andati oltre 56 milioni di euro.

E' stata questa l'ultima uscita pubblica dell'assessore Bandiera, poi dimessosi il primo dell'anno. L'assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana è ora retto da Toni Scilla.
 

Psr Basilicata, spesa complessiva a 352 milioni

Con una spesa pubblica annuale di circa 92,2 milioni di euro, la Basilicata ha raggiunto ufficialmente l'obiettivo per il 2020, superando la soglia del disimpegno automatico delle risorse del Psr 2014-2020. A comunicarlo è stato l'assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli. In particolare, secondo Agea Coordinamento, la Basilicata ha tagliato il traguardo di spesa complessivo di 352,4 milioni di euro, pari ad un avanzamento complessivo di spesa del programma del 52,51%.

La spesa sostenuta nel corso del 2020 ha garantito il raggiungimento del target previsto con una percentuale di avanzamento, rispetto all'impegno di spesa per anno, pari al 102%. L'assessore ha inoltre evidenziato: "Nonostante le difficoltà causate dall'emergenza Covid-19, gli uffici del dipartimento abbiano operato responsabilmente per assicurare il rispetto degli impegni assunti nei confronti degli operatori agricoli e verso la Commissione europea". Gli esiti positivi del lavoro erano già stati evidenziati dal Comitato di sorveglianza riunitosi lo scorso mese di giugno a Melfi per la consueta verifica dello stato di avanzamento del Programma di sviluppo rurale.

"Il 2021 - ha concluso l'assessore Fanelli - si prospetta come un anno di grande impegno, tanto sul fronte della attuazione di quanto già messo in campo con il Psr 2014-2020, quanto sul piano della programmazione che vuol dire agire in modo condiviso e corresponsabile con gli altri portatori di interesse - organizzazioni datoriali, tecnici, imprese - per creare una visione ampia e distinta del futuro del sistema agroalimentare lucano, in cui le risorse siano il mezzo per realizzare traiettorie di sviluppo innovativo, creare valore aggiunto per l'intera filiera produttiva e favorire occupazione, soprattutto di giovani e donne".
 

Regione Puglia, obiettivo mancato per 158 milioni

Il Psr Puglia ha mancato l'obiettivo di spesa 2020 per poco più di 158 milioni di euro di spesa pubblica, pari a 95,6 milioni di euro del Feasr che sono tecnicamente in disimpegno automatico, stando ai dati provvisori di Agea Coordinamento, diffusi da Rete rurale nazionale. L'autorità di gestione del Psr Puglia, Rosa Fiore, aveva invece stimato un disimpegno automatico dei fondi di circa 86 milioni di euro, pari allo stesso scostamento negativo del 2019.

È possibile che i dati definitivi diano ragione alle previsioni di Regione Puglia, che ha già annunciato il ricorso alla procedura di deroga al principio del disimpegno automatico del Feasr, ai sensi degli articoli 87 ed 88 del Regolamento Ue n 1303/2013, a causa dei numerosi incidenti di percorso di natura giudiziaria avuti dal programma.