Con la pubblicazione lo scorso 16 dicembre da parte di Rete rurale nazionale del report di Agea coordinamento sull'avanzamento della "spesa effettivamente sostenuta al 30 novembre 2020" e "situazione disimpegno automatico Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale al 31 dicembre 2020", il Mezzogiorno d'Italia giunge alla sesta tappa del monitoraggio della spesa dei Programmi di sviluppo rurale 2014-2020.

E trova conferma un dato: in questi ultimi giorni di 2020 tutti i Psr delle regioni meno sviluppate dovrebbero - a meno di clamorose sorprese - centrare l'obiettivo di spesa fissato per il 2020. Unica e nota eccezione il Psr Puglia, per il quale la Regione è intenzionata a chiedere la deroga al disimpegno automatico a causa del perdurante contenzioso amministrativo su alcuni bandi delle misure strutturali, come documentato da AgroNotizie.

Tale ultimo elemento era plasticamente rappresentato il 30 novembre scorso dagli oltre 127 milioni di euro del Feasr che il Psr Puglia aveva ancora da spendere entro il 31 dicembre, su 184,5 milioni a rischio di tutte le regioni meno sviluppate - meno Calabria e Campania, che hanno raggiunto l'obiettivo di spesa, quest'ultima il 10 novembre scorso, come raccontato da AgroNotizie.

Le regioni meno sviluppate - forti di un budget da oltre 7.374,1 milioni di euro, dei quali più di 4.461,3 milioni in quota Feasr, hanno raggiunto al 30 novembre scorso una spesa pubblica complessiva pari a 3.628,1 milioni di euro, pari ad un avanzamento del 49,20%.

Al 30 novembre dovevano essere ancora spesi complessivamente quasi 3.746 milioni di euro; ed entro il 31 dicembre 2020 le regioni Basilicata, Puglia e Sicilia risultavano dover spendere circa 305 milioni di euro per non perdere quasi 184,5 milioni di fondi europei per l'agricoltura.

Nel Mezzogiorno d'Italia ci sono anche le regioni in transizione, segnatamente Molise e Sardegna, che veleggiano in acque decisamente più tranquille: hanno raggiunto i loro obiettivi di spesa da molto tempo. Ecco ora una ricognizione ragionata regione per regione.
 

Regioni meno sviluppate


Basilicata
Il Psr Basilicata, forte di un budget da oltre 671,3 milioni di euro del quale ben 406,1 milioni di Feasr, presenta un avanzamento della spesa pubblica al 30 novembre del 48,65%. E poco più di 19,7 milioni di spesa pubblica andavano ancora rendicontati a Bruxelles entro il 31 dicembre 2020, utilizzando quasi 12 milioni di euro del fondo europeo per l'agricoltura, al fine di evitare il disimpegno automatico dei fondi comunitari. Considerando le spese medie generate in precedenza a fine anno, non dovrebbe mancare l'obiettivo.

Calabria
Il Psr Calabria, con 1.089,3 milioni di euro di dotazione finanziaria, nella quale il Feasr contribuisce con 659 milioni, al 30 novembre esprimeva un avanzamento di spesa del 63,28%. E Il programma calabrese, con quasi 690 milioni di spesa complessiva ed un utilizzo del Feasr attestato ad oltre 412,8milioni di euro, ha già centrato in marzo l'obiettivo di spesa 2020, e l'autorità di gestione del Psr Calabria 2014-2020 può tranquillamente organizzarsi per gestire il 2021. Non solo, incassa le lodi dell'Unione europea in sede di Comitato di sorveglianza, dove può esibire numeri ancora migliori come raccontato in dettaglio da AgroNotizie.

Campania
Il Psr Campania, secondo budget d'Italia con 1.812,5 milioni di euro ed una partecipazione del Feasr pari a quasi 1.096,6 milioni, al 30 novembre esprimeva un avanzamento di spesa pubblica pari al 51,86% e aveva già raggiunto l'obiettivo di spesa il 10 novembre. Questo importante programma ha già speso oltre 940 milioni di euro, e durante l'ultimo Comitato di sorveglianza, tenutosi pochi giorni fa, l'assessore all'Agricoltura Nicola Caputo ha annunciato: "Sull'ammontare delle risorse programmate sono state impegnate il 98% delle risorse".

Puglia
Il Psr Puglia ha una dotazione finanziaria di oltre 1.616,7 milioni di euro con un contributo del fondo europeo per l'agricoltura di oltre 978,1 milioni di euro. E alla fine del mese di novembre risulta aver speso complessivamente poco oltre 621,7 milioni di euro, pari ad un avanzamento di spesa del 38,46%. E fino al 31 dicembre restavano da spendere non meno di 211 milioni per non perdere la quota Feasr di 127,7 milioni. Secondo quanto dichiarato dall'autorità di gestione Rosa Fiore in sede di Comitato di sorveglianza, il Feasr non speso rispetto all'obiettivo sarà all'incirca di 86 milioni di euro e sarà chiesta a Bruxelles la deroga al disimpegno automatico del fondo europeo, con la proroga del termine per raggiungere l'obiettivo di spesa.

Sicilia
Il Psr Sicilia è forte di un budget da oltre 2.184,1 milioni di euro - il più ricco d'Italia - con una partecipazione del Feasr di 1.321,4 milioni e a novembre ha messo a segno una spesa pubblica complessiva di oltre 1050 milioni di euro, pari ad un avanzamento di spesa del 48,09%. Ed al 30 novembre restavano da spendere fino al 31 dicembre ancora 73,9 milioni di euro per riuscire a non perdere tutti i 44,7 milioni di quota Feasr a rischio disimpegno. Ma la Sicilia si appresta a pagare le svariate misure per le quali ha chiuso graduatorie definitive e dovrebbe riuscire a centrare l'obiettivo negli ultimi giorni dell'anno.
 

Le regioni in transizione


Sardegna
Il Psr Sardegna - dopo aver azzerato la soglia di disimpegno automatico già in maggio - al 30 novembre segna un avanzamento di spesa pari al 64,40%, cresciuto ancora quando è stato annunciato l'ultimo dato al Comitato di sorveglianza, si appresta in queste ore a raggiungere l'obiettivo di spesa per il 2021.

Molise
Il Psr Molise aveva già centrato in marzo l'obiettivo di spesa assegnato per il 2020, e a fine novembre ha un avanzamento della spesa pubblica al 63,68%. Ed appare lanciato in tutta sicurezza sugli obiettivi di spesa del 2021.