La filiera olivicola olearia della Puglia è sempre sotto stress. E non solo per via dei prezzi dell'extravergine, ancora troppo bassi all'origine, o a causa dell'emergenza Xylella fastidiosa, ma anche perché l'applicazione della legge 44/2019, a due anni dalle gelate del 2018 e con la batteriosi in continua e costante avanzata, trova un'applicazione ancora a macchia di leopardo.

"I ritardi e le inadempienze quando si tratta di dare risposte concrete alla filiera olivicola italiana iniziano ad essere molti e inspiegabili, serve un cambio di passo rapido da parte delle istituzioni troppe volte distanti dalle reali esigenze del settore" è quanto denuncia il presidente della Op Assoproli Bari, Pasquale Mastrandrea, organizzazione di produttori che racchiude numerose cooperative e frantoi della Puglia.

"In particolare, si registra un ritardo di quasi due anni per il decreto che dovrà concedere gli aiuti ai frantoi colpiti dalle gelate del 2018, così come continua a non essere pubblicato, nonostante le promesse, il bando Agea per l'acquisto di olio extravergine d'oliva italiano da destinare agli indigenti della campagna 2019/2020, invenduto a causa del lockdown di marzo" si sottolinea in una nota di Assoproli Bari.

Mastrandrea, che parla apertamente di ritardi della ministra Teresa Bellanova chiede "Un cambio di passo deciso ed importante, non possiamo più permetterci di attendere i tempi lunghissimi della burocrazia e dei capricci politici, vogliamo solo fatti concreti".

E sul fronte gelate ci sono solo i frantoi in attesa, per i quali pure il Mipaaf ha attivato la procedura, con tanto di firma della ministra Bellanova sotto un decreto che vale 8 milioni di euro, ma ancora da pubblicare, continua a tenere banco la vicenda per le compensazioni al mancato reddito agli olivicoltori colpiti dalla Xylella: in particolare quelli dell'annata 2016. Per le quali Coldiretti Puglia sta insistendo affinché comuni e Arif trovino una soluzione, consentendo alla Regione Puglia di trasferire le risorse ai municipi.

Data di scadenza virtuale 31 dicembre ma in realtà le ragionerie dei comuni, per gli adempimenti di fine anno, non saranno più operative sulle pratiche di aiuto dal prossimo 7 novembre, ed è scattata una vera e propria gara contro il tempo per evitare di perdere 32,6 milioni di euro di compensazioni.