Il gruppo Molini Pivetti di Renazzo nel ferrarese punta alla sostenibilità nella filiera del grano tenero come leva competitiva: e la salvaguardia dell'ecosistema ed il benessere del consumatore non sono semplici bandiere. La promessa è di crescere lungo questa direttrice.

Infatti, al momento, il 10% del volume totale della produzione di sfarinati di Molini Pivetti è rappresentata dalla filiera Campi Protetti Sostenibile, certificata con un rigido disciplinare di produzione biologico. Ma si raggiunge il 25% dell'output sommando anche le altre filiere sostenibili create per primari clienti ed in base a disciplinari e regole imposte da loro e condivise con gli agricoltori. In quest'ultimo caso si tratta prevalentemente di farina in cisterne ad uso industriale.

Tuttavia, oltre alla sostenibilità ambientale, Molini Pivetti punta anche al rispetto di criteri di sostenibilità economica e sociale, vitali per lo sviluppo delle aziende agricole firmatarie del protocollo di filiera, con una conseguente incentivazione degli agricoltori e la valorizzazione del singolo lavoratore. Lo standard di certificazione, infatti, prevede la verificabilità di tutti i requisiti per ciascun parametro e per ogni fase di lavorazione - stoccaggio del grano, trasferimento dai silos al mulino, macinazione e smaltimento.

Non solo, la coltivazione del grano sostenibile prevede la creazione di isole per la tutela della biodiversità aziendale, a tutto vantaggio dell'ambiente, ma anche della tutela della risorsa terra.

Nel 2019 Molini Pivetti grazie a 101 aziende agricole che conferiscono grano per la filiera sostenibile Campi Protetti Pivetti, delle quali 18 gestite direttamente dalla holding di Renazzo, ha potuto lavorare 4.249 tonnellate di grano sostenibile e 1.533 tonnellate di grano sostenibile biologico.

Agli agricoltori viene corrisposto un prezzo che ha come base i valori espressi dalla Borsa merci di Bologna per ciascuna categoria di riferimento - grani speciali di forza, speciali, e grano tenero fino - in base alle caratteristiche di proteine, peso specifico, umidità e ridotti contenuti di micotossine. Oltre tale prezzo è riconosciuta una congrua premialità, che non viene però divulgata dalla Molini Pivetti.

I valori che ispirano la holding di Renazzo stanno affrontando la sfida di "far farina" in modo sostenibile: si va dall'accurata selezione dei terreni, alla garanzia di tracciabilità della filiera e l'impegno condiviso da tutte le aziende agricole aderenti al rigoroso disciplinare. Non mancano la certificazione che attesta, tra l'altro, le emissioni di CO2 - ad oggi pari a 0,546 Kg su un chilogrammo di prodotto finito - e i progetti già in essere per raggiungere nuovi e ambiziosi traguardi green.

I terreni prescelti per queste produzioni sono localizzati nelle province di Modena, Bologna e Ferrara, distanti da fonti di inquinamento e coltivati "rifuggendo l'impiego di sostanze dannose per l'uomo e il territorio, rispettando le risorse naturali, preservando la biodiversità - così importante per regolare l'ecosistema- e monitorando le emissioni di gas serra aspetti per i quali Molini Pivetti ha già ottenuto nel 2019 la Certificazione di sostenibilità dall'ente Csqa" è scritto in una nota di Molini Pivetti.

Il risultato dei migliori grani teneri coltivati con così grande dedizione e senso di responsabilità ha prodotto una novità assoluta nel settore: le farine certificate sostenibili per la Gdo, Milleusi Integrale, Tipo 2 e Tipo 0, quest'ultima già disponibile sull'ecommerce di Molini Pivetti.