Tradurre la scienza in obiettivo politico e normativo per lo sviluppo sostenibile è fattore determinante per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 fissati dalle Nazioni Unite.
Per questo il Bologna Award 2020, il premio per la sostenibilità agroalimentare assegnato annualmente dal Caab - Centro agroalimentare di Bologna e dalla Fondazione Fico, in occasione dela conferenza dello scorso 9 ottobre, è andato al ricercatore italiano Giacomo Grassi.
Operativo presso il Joint research centre della Commissione europea a Ispra, lo scienziato italiano è stato selezionato nella terna finalista internazionale per la valenza strategica delle sue analisi sui flussi di CO2 dagli ecosistemi terrestri, alla base delle scelte della Commissione europea per il Green Deal che vede l’Europa capofila a livello planetario nelle politiche di sviluppo sostenibile.

"In Italia – spiega Giacomo Grassi - le aree agricole e i pascoli generano un parziale assorbimento compensando il 2% circa delle emissioni totali. Un’attenta gestione delle lavorazioni, delle fertilizzazioni, dell’irrigazione e dei residui vegetali puo'aumentare questi assorbimenti. La sfida che ci attende è coniugare sicurezza alimentare per una popolazione in crescita, resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici e maggiore sostenibilità, cioè processi produttivi e diete con un minore impatto ambientale globale".

Una menzione speciale va all’attivista statunitense Leah Penniman, leader del movimento per la giustizia alimentare, coltivatrice organica e rigenerativa, fondatrice della fattoria familiare biologica Soul Fire Farm.
Altri tre riconoscimenti sono stati assegnati, per la comunicazione della sostenibilità, al climatologo e divulgatore Luca Mercalli, all’architetto paesaggista Andreas Kipar e al presidente di Federunacoma Alessandro Malavolti.
 
I riconoscimenti saranno consegnati in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, venerdì 16 ottobre, a Bologna, durante i lavori del convegno internazionale dedicato a “Smart&Urban farming. mangiare e vivere sostenibile", in programma in presenza dalle 16.30 a Palazzo D’Accursio – Sala Anziani con prologo dalle 16 in streaming live sul sito fondazioneficowebinar.it.
Il tema portante dell’incontro sarà lo sviluppo sostenibile delle città, cruna dell’ago per la promozione di un sistema agroalimentare che faccia tesoro dell’innovazione tecnologica, armonizzandosi alle esigenze non solo ambientali ma anche di equità sociale e gestione delle risorse, per garantire a tutti l’accesso al cibo sano e salutare.

Protagonisti dell’evento saranno anche i quattro vincitori delle prime edizioni di Bologna Award, quattro nomi chiave per la definizione delle strategie di sviluppo sostenibile legate al cibo. Sono l’economista e accademico Raj Patel, l’attivista indiana Sunita Narain e gli scienziati genetisti Salvatore Ceccarelli e Matteo Dell’Acqua.
Con loro l’agroeconomista Andrea Segrè, presidente del Caab e della Fondazione Fico, mentre condurrà i lavori Duccio Caccioni, direttore scientifico di Fondazione Fico.
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"In un’edizione che raccoglie il testimone della necessaria resilienza nell’anno del Covid-19 – spiega Andrea Segrè – abbiamo chiamato a raccolta i vincitori delle prime quattro edizioni di Bologna Award per riflettere insieme sulle prospettive legate all’urbanizzazione della produzione agroalimentare. Entro il 2050 due persone su tre risiederanno in un insediamento urbano e l'80% del cibo verrà consumato in città. Produrlo e consumarlo implicherà un costo, anche dal punto di vista delle emissioni di gas serra: si stima che quelle generate dalla produzione e dal consumo degli alimenti potrebbero arrivare al 40% del totale nei prossimi 30 anni".

Durante la conferenza è intervenuta Giada Grandi, il segretario generale della Camera di commercio, che ha sottolineato: "Da Bologna arriva oggi una buona semina per il futuro. In un anno come questo che ha dimostrato quanto cambiamenti climatici, epidemie e necessità fare ricerca siano correlati, un premio come Bologna Award è sempre più necessario. Lo dimostrano le storie dei finalisti, selezionati a livello internazionale e da cui è maturato un progetto vincitore legato all’agroalimentare del nostro territorio e alla ripartenza nella situazione attuale".
Bologna Award 2020 è promosso in sinergia con la Regione Emilia Romagna e con il patrocinio della Camera di Commercio e del Comune di Bologna, in partnership con la Fao, a cura di Daniela Volpe e Duccio Caccioni.
E' organizzato con il patrocinio di Città Metropolitana ed è sostenuto da Alce Nero e Granarolo, e inoltre da Coprob e Conapi, media partners QN - Il Resto del Carlino e AgroNotizie.