La tecnologia può fornire un grande aiuto all'agricoltura per essere sempre più efficiente, anche nella gestione fitosanitaria delle colture, anche in un contesto di cambiamenti climatici. Per fornire accesso a dati puntuali e a servizi su misura per la difesa delle colture in Umbria è nato un Gruppo operativo (finanziato dalla misura 16.1 del Psr regionale) che ha come obiettivo proprio quello di fornire agli agricoltori un supporto alle decisioni basato su dati reali di campo.

SmartMeteo, questo il nome del servizio che vede coinvolte la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, l'Università di Perugia, Confagricoltura e diverse aziende agricole, si basa sull'analisi dei dati provenienti dalle centraline meteo sparse sul territorio e dai sopralluoghi dei tecnici che offrono bollettini per la gestione fitosanitaria di colture come la vite, l'olivo e i cereali a paglia.

Per quanto concerne il settore viticolo, partecipano al Gruppo operativo i Consorzi di tutela vini di Montefalco, Orvieto e Torgiano. A fornire il know how tecnico sono due aziende, Cratia e Perleuve. La prima, società di Confagricoltura Umbria con expertise in consulenza e formazione, si occupa della gestione delle attività e del flusso informativo verso gli utenti finali. Mentre Perleuve gestisce il monitoraggio di campo e la stesura dei bollettini.
 

Come funziona SmartMeteo

Ma andiamo con ordine. Il sistema, gratuito per le aziende agricole che ne fanno richiesta, si fonda su una rete di capannine meteo sparse sul territorio regionale. "Oggi contiamo su circa venticinque stazioni meteo che ci permettono di coprire le aree a vocazione agricola del territorio", spiega Alessandro Sdoga, tecnico di Cratia. "Se una nuova azienda è interessata al servizio può contare sui dati provenienti dalle stazioni installate. Oppure, se non si trova vicino a nessuna capannina, può dotarsi di una stazione per la raccolta di dati puntuali che il sistema poi analizza".
 
Metodi di azione

Oltre ai dati meteorologici il progetto prevede dei sopralluoghi di tecnici in campo che eseguono rilievi sulle colture. Tutti questi dati vengono analizzati da un Dss (Decision support system) che fornisce all'agricoltore un consiglio su come gestire il campo dal punto di vista fitopatologico, tenendo conto anche dei disciplinari di produzione regionali. Per quanto riguarda la vite, la coltura su cui sono stati investiti gli sforzi maggiori, i dati e i rilievi di campo vengono analizzati da vite.net, il Dss di Horta, e i risultati sono accessibili agli agricoltori tramite la piattaforma SmartMeteo.

"La finalità è quella di fornire all'agricoltore informazioni validate e georeferenziate di elevato profilo tecnico ma anche di immediata fruibilità circa l'andamento climatico ed il monitoraggio fitosanitario delle principali avversità delle colture più diffuse su scala regionale", spiega Sdoga.

"L'accesso ai dati e ai bollettini permette all'agricoltore una difesa più efficace e tempestiva. Se ne avvantaggiano sia le aziende che seguono i disciplinari di difesa integrata, sia quelle in regime di biologico, dove il limitato accesso ai mezzi tecnici rende fondamentale la tempestività dei trattamenti".