"Accetto con grande onore e soddisfazione l'incarico ricevuto. Provengo da esperienze in province ad alta vocazione zootecnica e quindi conosco la difficoltà e complessità del quadro dei nostri allevamenti. Lavorerò in continuità ed a supporto degli organi direttivi dell'associazione per affrontare le impegnative problematiche che attendono Aia e il sistema allevatori nazionale".

Queste le prime parole di Mauro Donda, eletto come nuovo direttore generale dell'Associazione italiana allevatori (Aia) lo scorso primo settembre dal comitato direttivo dell'associazione riunitosi a Roma sotto la presidenza di Roberto Nocentini.

"Il settore zootecnico - ha continuato il neo eletto ringraziando anche il suo predecessore Roberto Maddé - è cruciale per l'agricoltura e l'agroalimentare italiano. Le principali sfide che abbiamo davanti partono dalla sostenibilità dell'attività di allevamento, sotto il profilo economico, ambientale, del benessere animale. Aia continuerà a mettere a disposizione degli allevatori, delle istituzioni e della società le proprie competenze tecniche per migliorare l'efficienza delle imprese e per garantire la sicurezza alimentare e cibi di provenienza dell'allevamento nazionale sani e tracciati, oltre al nostro ricco patrimonio di biodiversità animale".

"Accogliamo Mauro Donda - ha dichiarato il presidente dell'Aia Roberto Nocentini - con la certezza che saprà dare un fattivo e propositivo contributo nel portare avanti gli impegni che ci attendono: dalla prosecuzione del progetto 'Leo' e delle altre attività portate avanti dall'associazione, al tema della formazione continua per i nostri tecnici. Un caloroso ringraziamento va anche da parte mia e degli organi sociali a Roberto Maddé, per l'impegno ed il supporto continuo assicurato in questi anni".


Il nuovo direttore generale in pillole

Mauro Donda, friulano di Aquileia, in provincia di Udine ha cinquantasei anni ed è laureato in Scienze agrarie.

Proviene da una consolidata esperienza in seno all'organizzazione professionale agricola della Coldiretti, di cui ha diretto la Federazione provinciale di Cremona negli ultimi tre anni e mezzo oltre ad aver ricoperto vari incarichi dirigenziali in diverse regioni italiane, dal Veneto alla Sicilia, dal Friuli Venezia Giulia alla Lombardia.