Nelle calde giornate e serate estive, quando il solleone non fa sconti né a chi sta per partire per le vacanze, né a chi continua a lavorare, per cercare un po' di sollievo cosa c'è di meglio di una birra fredda? Ed è proprio in questo periodo che viene celebrata la Giornata internazionale della birra, per la precisione il primo venerdì di agosto.

La birra piace a tutti? Forse non proprio a tutti, ma di certo piace a molti a giudicare dal vero e proprio boom che negli ultimi anni hanno avuto beershop, birrerie e birrifici, anche artigianali, nati un po' in tutta Italia. Ma il favore che incontra questa bevanda nel Belpaese è testimoniato soprattutto dai dati diffusi da Assobirra con il report annuale del 2019: record storico lo scorso anno per quanto riguarda i consumi interni, che hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri, con una crescita del 2,6% rispetto al 2018. Ma le birre made in Italy piacciono anche all'estero: i volumi esportati nel 2019 si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, +13% rispetto all'anno precedente.
 
Antiche sono le origini della birra: secondo una nota di Assobirra, infatti, risalgono al 4500 a.C. in Mesopotamia, in un villaggio tra il Tigri e l'Eufrate. Per la nascita di questa bevanda a quanto pare dobbiamo ringraziare una donna che, per offrire un dono agli dei, lasciò una ciotola piena d'orzo: il cereale dopo essere stato bagnato da una forte pioggia venne riscaldato dal sole e iniziò a fermentare… et voilà, nasce così la birra, un vero dono, soprattutto per noi.

Certo quelli erano soltanto gli albori. Oggi la birra colora le nostre tavole con mille sfumature, dalla chiara lager alla scura stout, passando per le rosse, tanti sono gli stili e ognuno può trovare il suo preferito. Perché non sono solo i colori che distinguono le birre, ma anche i sapori e i profumi sempre diversi che vengono conferiti attraverso vari metodi di produzione e con ingredienti particolari, che si vanno ad aggiungere a quelli base: acqua, malto, lievito e luppolo.
 
E allora non resta che provarle, o meglio degustarle, in compagnia o da soli, sulla spiaggia o sul divano, staccando la spina e godendosi il momento. Ora si stappa.