E' giunto alla sesta edizione il master universitario di primo livello "Vini italiani e mercati mondiali", organizzato dalla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, in maniera congiunta con l'Università di Pisa, l'Università per stranieri di Siena, l'Università di Siena, in collaborazione con l'Associazione italiana sommelier, Ais.
La partecipazione degli atenei rafforza la qualità e l'ampiezza della proposta formativa e conferma l'interesse delle istituzioni universitarie toscane al percorso professionale del master, focalizzato sulle produzioni enologiche nazionali. Le iscrizioni sono aperte fino al 5 ottobre 2020.
 

Il master e il mondo del lavoro

Il successo del master è testimoniato dal livello occupazionale di chi ha conseguito il titolo, grazie all'attivazione di rapporti professionali con aziende, distribuite nelle diverse regioni italiane, che collaborano alle attività formative anche attraverso gli stage. Il consorzio universitario AlmaLaurea riporta un tasso di occupazione compreso fra il 65 e 85.7 %, entro un anno dal conseguimento del titolo, tra chi concluso il master nelle prime edizioni.
Gli sbocchi professionali sono molteplici e riguardano, in particolare, attività di promozione nazionale e internazionale sia per singole aziende sia per marchi collettivi, gestione e responsabilità del marketing, organizzazione di eventi, attività e strategie di comunicazione.

Grazie alle conoscenze sui meccanismi e sugli strumenti della comunicazione e sulle tecniche di degustazione, la figura professionale che esce dal master sarà in grado di operare nei settori finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all'estero, nonché alla loro promozione e all'affermazione sui mercati mondiali, considerando sia quelli consolidati (come Stati Uniti, Germania, Regno Unito) sia quelli in espansione (quali Cina, Corea, Russia, Brasile), con un particolare focus su paesi "emergenti" (ad esempio India, Africa, Sud-Est asiatico).

Gli "ambasciatori del vino italiano" sono specialisti in temi riguardanti la conoscenza dei vini italiani, anche grazie alle competenze in degustazione attraverso il conseguimento, all'interno del master, del diploma di sommelier Ais, dei territori che li producono e dei risvolti qualitativi, culturali, socio-economici e commerciali, delle tecniche e delle modalità di comunicazione specifiche per i prodotti enologici. Particolare attenzione anche alle caratteristiche e alle tendenze dei diversi mercati mondiali e dei consumatori internazionali.
 

Chi può partecipare

Il master è diretto a diretto a laureati di primo livello in viticoltura ed enologia, in discipline agrarie-alimentari, economiche, di comunicazione e di marketing o a laureati di primo o secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale da formare, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. La richiesta di ammissione è aperta anche a laureandi, i quali abbiano terminato gli esami di profitto prima dell'inizio delle lezioni e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nel corso delle attività didattiche del Master.
E' possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o come uditori.
Alcune lezioni si terranno in lingua inglese per favorire l'approccio ai mercati internazionali.

"L'export del vino rappresenta - commenta il direttore del master, Pietro Tonutti, docente di viticoltura alla Scuola superiore Sant'Anna - un fattore di assoluta importanza  per il settore enologico nazionale con positive ripercussioni anche su altri ambiti ad esso collegati (esempio turismo, promozione più generale del made in Italy). Da qui la necessità di formare figure professionali in grado di creare opportunità e diffondere la conoscenza dei vini italiani, delle numerose Dop e della cultura legata alle tradizioni enologiche e ai territori italiani. Per raggiungere questo scopo è necessaria una forte complementazione delle competenze viticolo-enologiche e di marketing con quelle più squisitamente di tipo socio-culturale e di comunicazione da integrare con quelle relative allo studio delle caratteristiche dei mercati e delle tipologie dei consumi e dei consumatori internazionali".

"Una particolare attenzione - conclude Tonutti - sarà dedicata alle problematiche innescate dall'emergenza Covid-19, che ha colpito il mondo della post-produzione e commercializzazione del vino. Gli scenari aperti a seguito della pandemia e le relative conseguenze obbligano a ideare, sviluppare e mettere a punto strategie innovative anche nel settore specifico del marketing dei prodotti enologici".

Per maggiori informazioni sul master https://bit.ly/3f5dTZ3