Nell'ultima seduta del Comitato fitosanitario permanente dell'Unione europea, tenutosi a Bruxelles il 14 ed il 15 luglio, si è giunti ad un accordo informale su un testo condiviso del nuovo Regolamento comunitario per il contrasto alla Xylella fastidiosa che soppianterà la Decisione di esecuzione (Ue) 2015/789. Non potendo procedere alla votazione in presenza, infatti, i voti verranno raccolti entro la prossima settimana per iscritto da parte di ogni Stato membro. La valutazione sarà così formalizzata e recepita dalla Commissione Ue. Il nuovo regolamento non sarà in vigore, presumibilmente, prima del prossimo anno.

"L'Italia ha ovviamente votato favorevolmente un testo che recepisce gran parte delle nostre richieste e su cui vi è stata la convergenza dapprima degli Stati colpiti da Xylella fastidiosa, sebbene da ceppi differenti, e poi degli altri Paesi – dichiara il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'AbbateA fronte di una attività di monitoraggio e controllo che ha lasciato purtroppo spesso a desiderare da parte della Regione Puglia, si è optato a livello comunitario per un restringimento delle zone cuscinetto e contenimento così da concentrare gli sforzi futuri e diminuire gli impatti ambientali".

Fermo restando l'abbattimento immediato delle piante riscontrate infette per sottrarle all'azione di diffusione degli insetti vettori, come la cicalina sputacchina, viene ridotta a 50 metri dagli attuali 100 l'area buffer soggetta a taglio obbligatorio intorno alle piante infette, viene dimezzata l'ampiezza della zona cuscinetto che passa da 10 a 5 km nel caso delle aree gestite con misure di contenimento come la Puglia e, infine, viene ridotta dagli attuali 20 a 5 km anche la zona di contenimento.

"Siamo riusciti ad ottenere, poi, importanti risultati per il comparto vivaistico – prosegue il sottosegretario Giuseppe L'Abbate – costretto a subire, negli anni, le ripercussioni del diffondersi del batterio da quarantena nonostante non avesse alcuna colpa. Dopo aver permesso la commercializzazione di molti prodotti grazie al vincolo legato solamente alle piante potenzialmente ospiti solo della subspecie presente nel singolo territorio – continua L'Abbate – si è risolta anche la diatriba sui passaporti. Per i prodotti che potranno circolare solo nell'area demarcata vi sarà, infatti, un differente passaporto dedicato che li distinguerà dagli altri".

Con il parere favorevole della maggioranza dei Paesi membri, il testo del Regolamento verrà adottato e, dopo alcune procedure burocratiche ivi incluse le diverse traduzioni, giungerà finalmente a pubblicazione, presumibilmente nel mese di settembre, per poi entrare in vigore nel 2021.