Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da diffuso maltempo nelle regioni meridionali, che però ha assunto caratteri di eventi estremi lungo l'arco jonico tra la collina materana in Basilicata e la provincia di Taranto. Anche se ci sarebbero danni a colture in tutte le province della Puglia.
 

Basilicata, l'assessore Fanelli alla conta dei danni

Il 2 luglio tocca alla Lucania patire il meteo: "La violenta tromba d'aria abbattutasi sulla zona della collina materana ha causato ingenti danni alle strutture, scoperchiando capannoni, stalle e addirittura tetti di abitazioni, senza ovviamente risparmiare le tante coltivazioni in campo; tra le produzioni agricole più colpite risultano al momento i cereali, gli oliveti, i vigneti, le colture orticole, i frutteti e le serre, con perdite stimate nell'ordine del 40-60% della produzione". Lo sottolinea il presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, che ha subito allertato l'assessore regionale all'Agricoltura Francesco Fanelli.

"Abbiamo subito messo al lavoro i tecnici per raccogliere le segnalazioni dei nostri associati, così da poter quantificare le perdite e comunicarle alle istituzioni preposte e procedere celermente con i necessari adempimenti per valutare la possibilità di avviare iniziative a tutela dei produttori agricoli", spiega Minichino.

"Contestualmente, abbiamo chiesto alla Regione Basilicata di adoperarsi nell'immediato per una celere verifica dei danni; considerato, infatti, il grave stato di crisi in cui il comparto primario versava già prima dell'emergenza coronavirus, auspichiamo un rapido intervento affinché si possa valutare la possibile dichiarazione dello stato di calamità naturale e la conseguente attuazione di tutte le misure previste dalla normativa regionale e nazionale", conclude il presidente della Copagri Basilicata.

E con una nota di ieri, l'assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli ha comunicato che il dipartimento Agricoltura sta attentamente monitorando la situazione anche grazie al contributo delle organizzazioni professionali agricole.

"Gli uffici dipartimentali hanno avviato le procedure per acquisire le segnalazioni dei danni alle strutture ed alle produzioni che sono propedeutiche alla valutazione e verifica della presenza delle condizioni sufficienti per dichiarare lo stato di calamità" è scritto nella nota ufficiale di Regione Basilicata.
L'assessore Fanelli ha assicurato che i sopralluoghi avverranno nel minor tempo possibile al fine dell'attivazione dell'iter istruttorio previsto per legge.
 

Puglia, da Taranto a Bari colture danneggiate

È un'annata durissima per l'agricoltura pugliese. Nel pomeriggio del 4 luglio 2020, una forte grandinata, con chicchi del diametro di oltre 5 centimetri, ha colpito il territorio compreso tra Massafra, Palagiano, Palagianello e Castellaneta in provincia di Taranto. Ad affermarlo in una nota è Confagricoltura Puglia. Al momento le conseguenze sono in fase di quantificazione da parte degli agricoltori, ma si parla già di danni gravissimi ai vigneti da tavola e da vino, oliveti, ortaggi.

"Facciamo un appello al presidente Emiliano affinché attivi subito le procedure per il riconoscimento della calamità naturale" - dice il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro - "Purtroppo, l'assenza di adeguati ricavi sulla vendita delle produzioni agricole non permette agli imprenditori di stipulare con le assicurazioni delle polizze per la copertura economica dei danni. Questo fa sì che una grandinata come quella di oggi, se non indennizzata, distrugga un anno di lavoro e di investimenti".

Grandine, vento forte con trombe d'aria e nubifragi si sono abbattuti tra il 4 ed il 5 luglio - secondo Coldiretti Puglia - su tutta la regione, a partire dalla provincia di Taranto.

"Non si è salvata nessuna provincia - ha dichiarato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - da Nord a Sud della regione, con i fenomeni più violenti a Taranto, Brindisi, Lecce e nel Nord barese con nubifragi e chicchi di grandine grandi come albicocche. Il 2020 è certamente un anno orribile per l'agricoltura pugliese, dove alla grave crisi di liquidità delle aziende agricole causata dall'emergenza Covid, si aggiungono i danni delle improvvise e letali ondate di maltempo che con grandinate, bombe d'acqua, gelate e trombe d'aria al loro passaggio restituiscono campi allagati, smottamenti e raccolti gravemente compromessi".

Secondo Coldiretti Puglia le grandinate hanno colpito Massafra con particolare intensità, ma anche a Castellaneta, Martina Franca, Manduria e Avetrana in provincia di Taranto, tra Francavilla e Carosino a Brindisi e in provincia di Bari tra Gravina e Altamura e nel Nord barese tra Corato e Andria. E a Leverano sulla strada per Veglie la improvvisa ondata di maltempo ha allagato i campi e la violenta grandinata ha provocato gravi danni sui campi di grano e su vigneti di uva da tavola e da vino, sugli agrumi, mentre il vento forte ha spezzato i rami degli ulivi.