"Un sistema globale di gestione dell'azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull'interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l'applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall'altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell'ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale".

Così, l'agricoltura biologica è definita dal regolamento CE n. 834/2007, che stabilisce le norme sulla produzione biologica valide per tutta l'Unione europea.


FiBL, l'alleato del biologico

A sostegno dell'agricoltura biologica c'è FiBL, uno dei principali istituti di ricerca al mondo con sedi in Svizzera, Germania, Austria, Francia e Belgio.
"Il FiBL Svizzera ha la sua sede principale a Frick (cantone Argovia ed è stato creato nel 1973 e impiega attualmente circa 200 collaboratrici e collaboratori. Nell'ambito della valutazione di mezzi tecnici, il FiBL è attivo già dal 1992 – afferma lo scienziato Dr. Speiser Bernhard, che assieme alla sua collega Pia Pedross è responsabile per la coordinazione del progetto internazionale dell'European Input List - La collaborazione con i suoi partner principali FiBL De, InfoXgen e FiBL Europe ha permesso all'istituto di espandere le sue attività nel corso degli anni".
 
Tabella input list
Nascita delle Input List in Europa
(Fonte foto: © FiBL)

 
"I punti di forza del FiBL – continua Bernhard - sono la ricerca interdisciplinare, l'innovazione in collaborazione con gli agricoltori e il settore alimentare, i progetti di sviluppo orientati alle soluzioni nonché la rapidità di trasferimento delle conoscenze, dalla ricerca all'applicazione pratica".
Il FiBL dispone quindi di competenze in tutti i campi dell'agricoltura biologica: gestione del suolo, produzione vegetale, salute e benessere degli animali d'allevamento, aspetti socioeconomici, trasformazione degli alimenti biologici e analisi approfondite del mercato biologico.

Accanto alla ricerca applicata, la divulgazione delle conoscenze occupa una posizione centrale nelle attività del FiBL.
L'istituto offre infatti un servizio di consulenza su misura, organizza corsi di formazione e perfezionamento, e offre una vasta documentazione specializzata che include studi, schede tecniche, libri e portali internet.


Mezzi tecnici, quanti e quali utilizzare

Per sapere quali sono i mezzi tecnici che possono essere utilizzati dagli agricoltori biologici nei rispettivi paesi, esistono degli elenchi pubblici nazionali chiamati Input List.

"Sono il risultato di una valutazione approfondita di prodotti commerciali rispetto alla loro conformità alla legislazione Ue e nazionale cogente e ad ulteriori requisiti richiesti – specifica Bernhard - Con il costante sviluppo dell'agricoltura biologica e l'aumento delle superfici investite ad agricoltura biologica si incrementano anche i rischi di un utilizzo improprio dei mezzi tecnici, in taluni casi anche di quelli non previsti dal regolamento comunitario. Cresce la necessità di disporre di mezzi tecnici non solo autorizzati in base alle normative vigenti, ma anche conformi e validati e che tengano conto delle peculiarità nazionali e delle esigenze dell'agricoltura biologica in generale. Gli Input List aumentano la trasparenza del settore assieme al livello di sicurezza dei mezzi tecnici che possano essere legalmente utilizzati nella produzione biologica, e quindi offre un sostegno importante ai diversi attori del settore".

Il totale dei prodotti registrati è 8.413 e ad oggi gli Input List nazionali, riuniti sotto il cappello dell'European Input List, sono Germania, Svizzera, Austria, Croazia, Olanda e Italia.


Input List, anche made in Italy

L'Italian Input List nasce dalla collaborazione tra FiBL e FederBio ed è il risultato di una valutazione approfondita dei prodotti commerciali rispetto alla loro conformità, alla legislazione cogente e ad ulteriori requisiti richiesti.
A questo proposito, Federbio ha costituito l'Advisory Board composto da rappresentanti di istituti di ricerca (Ibe-Cnr, Crea, Fondazione Mach, Iamb, Università di Cagliari, Laimburg, Bioland, QCertificazioni). Il compito di questo organo è quello di definire e approvare, in sintonia con FiBL, criteri di valutazione specifici per la pubblicazione nell'Italian Input List, che tengano conto delle peculiarità e delle esigenze dell'agricoltura biologica italiana.

Il registro pubblico online offre quindi un sostegno importante ai diversi attori del settore come autorità e istituzioni, fabbricanti e distributori di mezzi tecnici, organismi di controllo e, soprattutto, agli agricoltori biologici italiani.


Come avviene la valutazione

Prima di inviare la domanda di valutazione all'elenco italiano, le aziende devono iscriversi presso FiBL. Una volta completata l'iscrizione e la domanda di registrazione si procederà alla valutazione del prodotto. FiBL valuta la composizione completa e le altre informazioni rilevanti relative al prodotto. Successivamente si procede alla garanzia della qualità e alla decisione sull'inserimento nell'Italian Input List del prodotto.

I prodotti inseriti nell'Italian Input List sono già disponibili anche sulla European Input List.
Il prossimo update dell'Italian Input List è previsto per fine luglio. Per avere garanzia di essere pubblicate le aziende possono fare richiesta entro i primi giorni di luglio, mandando i moduli alla responsabile valutazione dell'Italian Input List, Pia Pedross: pia.pedross@fibl.org.
Ulteriori informazioni sono riportati a questo sito www.mezzi-tecnici-bio.it.

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