Il decreto Donne in campo è stato approvato ieri in Conferenza Stato Regioni, attuando la misura presente nella legge di Bilancio 2020. L'obiettivo è valorizzare e potenziare il ruolo delle donne in agricoltura, uno dei comparti con la più alta percentuale di occupazione femminile.

Definiti dal testo i criteri e le modalità per la concessione di mutui agevolati a tasso zero per sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo, o al consolidamento, di aziende agricole condotte da imprenditrici, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti relativi.

I mutui sono concessi fino a un massimo di 300mila euro, da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, comprensivi del periodo di preammortamento. 15 milioni di euro la dotazione finanziaria inziale per il 2020, grazie all'istituzione di un fondo rotativo. Soggetto attuatore sarà l'Ismea. Prevista inoltre la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari.

Una misura fortemente voluta dalla ministra Teresa Bellanova che ha sottolineato come "donne e nuove generazioni costituiscano la più straordinaria leva di cambiamento e di innovazione su cui il paese possa contare". Oltre ad essere "il dovuto riconoscimento al ruolo fondamentale che le donne svolgono da sempre nel settore agricolo, e che oggi proprio in questa misura trova un sostegno adeguato".

"Sulle oltre 200mila aziende agricole presenti in Italia", prosegue Bellanova, "una su tre è guidata da donne, e di queste il 25% gestito da under 35. Per non parlare di alcuni settori, come l'ortofrutta, dove l'occupazione femminile sfiora addirittura il 70%. Numeri significativi, che indicano anche una direzione da perseguire con determinazione".