Dal 18 maggio scorso gli agriturismi possono finalmente riaprire le porte, come si legge nel Dpcm del 17 maggio 2020 stilato dal Governo Conte, anche se alcune Regioni l'hanno posticipata al 25 maggio. Le Linee guida della Conferenza Stato Regioni mettono nero su bianco le indicazioni che le strutture devono adottare per prevenire o ridurre il rischio di contagio da Covid-19, in alcuni casi sono state poi emanate ordinanze regionali per adottare specifiche misure di sicurezza. Tutto questo comporta però dei costi aggiuntivi a carico delle strutture agrituristiche, che già hanno risentito delle perdite dovute al lockdown.
 

Ismea: quasi un miliardo di euro la perdita per il 2020

Si tratta di una crisi di fatturato senza precedenti per il comparto agrituristico secondo Ismea. L'istituto prevede per il 2020 una perdita complessiva per il settore di circa 970 milioni di euro, pari al 65% del fatturato, si legge nella nota del 5 maggio scorso. Questo è dovuto al tracollo della domanda internazionale, prima voce di fatturato per gli agriturismi con un 59% dei pernottamenti complessivi, che si traduce in mancati incassi stimabili in circa 700 milioni di euro. A ciò si aggiunge la caduta della domanda interna a seguito delle restrizioni dei mesi scorsi, con una perdita di circa 200 milioni di euro, pari al 40-50% della quota annua derivante da ospiti italiani, e altri 70milioni di euro di mancati incassi, derivanti dalla cancellazione delle visite nei 1.500 agriturismi che sono anche fattorie didattiche.
 

L'Italia degli agriturismi

Un duro colpo per il settore che conta in Italia 23.615 aziende agrituristiche autorizzate, secondo i dati Istat 2018, di queste 10.645 si trovano al Nord, 8.382 al Centro e 4.588 al Sud.
 

E il turismo in Italia…

Per quanto riguarda i dati del turismo, (in generale non specifici per il settore dell'agriturismo), gli italiani quest'anno preferiranno i viaggi domestici ai viaggi all'estero, secondo Enit. Il 40% dei viaggiatori italiani, infatti preferiva viaggi outgoing ma quest'anno resterà in patria per vacanze tricolore. Secondo il Bollettino n 2 Mibact-Enit del 19 maggio 2020, per quanto riguarda il trend del mercato straniero si confermano gli impatti negativi sugli arrivi con pernottamenti internazionali nel 2020, con un calo che si attesta al -49%, pari a 31 milioni di visitatori; i pernottamenti internazionali saranno inferiori di 108 milioni nel 2020 rispetto al 2019. Si attende una maggiore penetrazione sul 56% dei viaggiatori stranieri che provengono dai mercati di prossimità.
Anche sul mercato italiano è confermato il trend discendente del -31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. Si conta una ripresa sulle vacanze domestiche del 40% di italiani che prima faceva outgoing.
 

Agriturist

E' ancora troppo presto per avere dati certi sulle riaperture, ma abbiamo chiesto al presidente di Agriturist, l'associazione nazionale degli agriturismi costituita da Confagricoltura, Augusto Congionti, una prima analisi alla vigilia del ponte del 2 giugno. Altri step fondamentali per la ripartenza del turismo saranno la data del 3 giugno, quando ci si potrà spostare regioni, e la riapertura delle frontiere.
Il clou, per quanto riguarda le vacanze degli italiani, sarà in agosto. Mentre il bilancio di settembre dipenderà da un altro aspetto da tenere in considerazione, che sottolinea Congionti: "Se a settembre le scuole riapriranno nei primi giorni del mese, le famiglie italiane non potranno spostarsi e si perderà così un notevole flusso turistico".
"La situazione è difficile, ne siamo consapevoli, ma rappresentiamo un segmento importante del turismo, ancor di più in questa fase - precisa il presidente di Agriturist-. In questo periodo di post-emergenza sanitaria, le persone, dopo il lungo tempo trascorso in casa, ricercano ancora di più il contatto con la natura, in spazi aperti. Potranno passeggiare nei boschi e nella natura, partecipare a iniziative didattiche, sportive, culturali, sempre nel rispetto del distanziamento sociale e delle varie disposizioni che escono. Circondati da elementi naturali che consentono un riequilibrio psicofisico della persona, gli agriturismi saranno la meta ideale per questo periodo di ripartenza - afferma Congionti -, per favorire il riequilibrio psicofisico, il ‘benessere diffuso'".

Di seguito un primo sguardo alla situazione degli agriturismi afferenti ad Agriturist di alcune regioni:

Veneto
"Al momento ci sono solo clienti business" ovvero persone che si trovano sui territori per lavoro, spiega Congionti. Per giugno-luglio si aspettano ancora pochi turisti. Dato che si attende la presenza soprattutto di italiani si punta su agosto, mese classico delle ferie, che non dovrebbe serbare sorprese.

Liguria
"Attualmente sono poche le aziende che hanno riaperto e la maggior parte delle riaperture ci saranno nel periodo di metà giugno per quanto riguarda il solo alloggio o l'offerta di somministrazione di pasti e bevande solo per gli ospiti. Qualcuno non ha l'intenzione ad oggi di riaprire ristorazione per gli esterni". Il presidente precisa che, in generale, nel periodo aprile-maggio quest'anno sono saltate le attività legate a comunioni, matrimoni e alle altre cerimonie per il blocco avvenuto in tutta Italia, "un altro grave danno subito".
Anche qui si aspettano solamente turisti italiani, il calo sulle prenotazioni per luglio e agosto è di circa il 30%, mentre, per quanto riguarda la ristorazione nell'arco di un anno, si aspettano perdite di oltre il 50%.

Toscana
Per luglio e agosto, forse in parte anche a settembre, si aspettano turisti tedeschi e francesi dato che possono viaggiare anche in automobile, evitando possibili problematiche legate ai voli aerei.

Marche
La riapertura al momento è al 30-40% delle aziende agrituristiche. "In generale stanno arrivando - afferma Congionti - telefonate di prenotazione, o richieste di informazioni, soltanto da parte di italiani. Qualcosa timidamente si è mosso per chi offre appartamenti o camere con ingresso indipendente, oppure intere strutture" infatti, secondo il presidente, le soluzioni più ricercate ora sono quelle che permettono di stare in famiglia, in sicurezza sanitaria. "La stagione sarà essenzialmente agostana. Molte cose sono ancora da vedere, ma in generale non c'è un clima sereno, in questa fase c'è grande incertezza".

Abruzzo
E' aperto circa il 50% delle strutture, non ci sono turisti ad ora mentre se ne prevede l'arrivo nei mesi di luglio e agosto.

Puglia
Ha riaperto il 15-20% delle strutture. Sicuramente il mese della riapertura sarà giugno per molti, anche se le prenotazioni sono poche. Ci sono invece richieste per luglio, agosto e un po' di settembre. Si aspettano stranieri.
 

Terranostra

Elisabetta Montesissa, direttrice di Terranostra, l'associazione nazionale degli agriturismi fondata da Coldiretti, ha fornito ad AgroNotizie un quadro generale: "Alcuni agriturismi sono già aperti, altri si stanno preparando per aprire dall'inizio di giugno. Per quanto riguarda gli alloggi al momento stanno arrivando le prime prenotazioni per le vacanze estive, per weekend in campagna o per il trasferimento per i mesi estivi in alloggi in campagna da cui lavorare in smart working. Iniziano a tornare gli ospiti negli agriturismi che offrono ristorazione: gli agriturismi prediligono gli spazi esterni, come i pranzi sull'aia".

La presenza straniera in Italia rappresenta ancora un'incognita per Coldiretti ma, sottolinea: "Segnali incoraggianti si hanno sulla possibilità degli italiani di trascorrere le vacanze in patria. Il 40% dei viaggiatori italiani che preferiva viaggi all'estero quest'anno rimarrà all'intervento dei confini nazionali, secondo l'Enit". Si tratta di una significativa inversione di tendenza per sostenere il settore turistico nazionale.

Tra i punti di forza dell'agriturismo vi è la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, evitando l'affollamento, oltre alla possibilità di partecipare attivamente all'attività agricola dell'azienda con laboratori didattici, scuole di cucina e altre iniziative. "Anche nei mesi del lockdown - afferma Coldiretti - gli agriturismi hanno consegnato a domicilio pasti nel rispetto della tradizione, della stagionalità e del km zero".