In Sardegna si risparmieranno oltre 7 milioni di metri cubi di acqua all'anno grazie al rifacimento e risanamento del canale adduttore alimentato dalla diga che a Luras sbarra il fiume Liscia. Il canale serve i distretti di Arzachena e Olbia. I lavori, del valore di 19,5 milioni di euro, saranno appaltati dal Consorzio di bonifica della Gallura. La diga, di proprietà della Regione Sardegna e gestita dall'Ente acque della Sardegna, ha una potenzialità di 108 milioni di metri cubi d'acqua ed un volume di regolazione autorizzato per 104 milioni di metri cubi: l'infrastruttura viene utilizzata per scopi civili, irrigui ed idroelettrici.

L'opera impegna risorse provenienti dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che, di concerto con il ministero delle Politiche agricole, ha inserito il progetto del Consorzio di bonifica della Gallura all'interno di un piano di interventi urgenti.

Si tratta del rifacimento di 28 chilometri di canale adduttore che trasporta un volume annuo medio per uso irriguo pari ad oltre 23,5 milioni di metri cubi d'acqua. Un lavoro questo che arriva dopo lunghi studi e rilevazioni che hanno permesso di quantificare lo spreco dovuto alla vetustà degli impianti e agire di conseguenza, programmando e gestendo le risorse messe a disposizione con interventi mirati.

"E' uno dei progetti del settore più importanti d'Italia che consentirà un notevole risparmio della risorsa idrica e l'efficientamento del servizio per i consorziati" spiega il presidente del Consorzio di bonifica Gallura Marco Marrone. "Il canale fu realizzato negli anni '60 e dopo sessanta anni presenta numerose crepe in cui ogni anno perdiamo circa il 30% degli oltre 23 milioni di metri cubi di acqua che vi scorrono. Questo intervento consentirà di recuperare tutte le perdite e far giungere a destinazione anche quei 7 milioni di metri cubi che oggi si perdono per strada". Entro questo mese sarà stipulato il contratto con l'impresa aggiudicataria dei lavori.

L'intervento è importante non solo per le risorse stanziate, ma anche per la complessità tecnica: si tratta infatti di procedere su 28 chilometri totali di canale che si dipanano in 22 chilometri di canale principale, di cui 15 chilometri in galleria e 7 chilometri a cielo aperto. Fanno quindi parte dell'opera: 0,60 chilometri di canale derivatore per Arzachena, 4,6 chilometri di canale a cielo aperto denominato canale derivatore Est e 1,8 chilometri di canale a cielo aperto denominato derivatore Ovest.

"Si punta a completare in questo modo un ciclo di interventi avviati dall'ente - dice il direttore del Consorzio Gallura Giosuè Brundu - che hanno già visto a lavoro gli operai e le ditte nel risanamento e riassetto funzionale del canale adduttore alimentato dal serbatoio di Punta Calamaiu. E in un primo lotto per l'individuazione ed eliminazione delle perdite lungo il canale derivatore Ovest".

"Gli interventi sono programmati e progettati dopo serie e attente analisi - continua il presidente Marco Marrone -, attraverso le quali abbiamo constatato che si tratta di azioni non più procrastinabili perché la situazione negli anni è andata via via peggiorando, facendoci perdere negli ultimi sette anni circa 50 milioni di metri cubi di acqua".