In breve

  • Il decreto "Rilancio" prevede per il settore agricolo interventi per oltre un miliardo di euro. Ma come verrà speso?
  • La carenza di manodopera per il lavoro sui campi si è tramutata in una disfida politica sul nodo migranti. Raggiunto infine un compromesso. Che non piace a tutti.
  • L'appello degli agricoltori alla ricerca di manodopera è stato raccolto anche da chi il lavoro lo ha perso.
  • Il blocco dei commerci fa sentire i suoi effetti sull'alimentare italiano, che guarda con preoccupazione all'andamento futuro dell'export.
  • Doccia fredda sul mercato dei suini, che in poche settimane ha perso tutti gli aumenti di prezzo conquistati nel 2019. E' débâcle anche per i conigli.
  • La chiusura dei servizi collettivi di ristorazione non ha causato troppi danni allo zucchero, grazie al contemporaneo aumento dei consumi domestici.
  • Nell'affrontare il nodo delle politiche agricole Bruxelles è troppo prudente e c'è chi la invita ad avere più coraggio.
  • Il timore in Sardegna per l'invasione delle cavallette e i primi lanci in Emilia Romagna della vespa samurai nella lotta alla cimice asiatica.
  • Ancora un rinvio per gli appuntamenti fieristici. Questa volta è il turno di Macfrut, che passa al 2021. Ma ci sarà in cambio una versione "digital".

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Il nodo braccianti

Quanta "confusione" sul lavoro agricolo. Prima il dibattito sui voucher, sul richiamo ai campi dei percettori di reddito di cittadinanza o il coinvolgimento dei cassintegrati.
Tutto per supplire alla carenza di manodopera conseguente al blocco causato dall'emergenza sanitaria. Infine il progetto di impegnare sui campi almeno parte dei migranti presenti in Italia, da regolarizzare. Da quel momento la carenza di manodopera ha cessato di essere un problema pratico, per diventare terreno di scontro politico.

Intanto sui campi sono rimasti i problemi concreti, come la difficoltà nella raccolta delle fragole, della quale parla “L'Arena” dell'8 maggio. Con studenti e lavoratori di altri settori che si presentano al lavoro, ma che non sempre reggono la fatica di un lavoro manuale.
Nessun ostacolo alla proroga dei permessi di soggiorno da parte delle organizzazioni agricole, come scrive “Il Dubbio”, chiedendo al contempo procedure semplificate per un rapido reclutamento dei lavoratori già disponibili.

Mentre proseguono le discussioni per trovare una soluzione, gli agricoltori sono alle prese con la difficile scelta su cosa raccogliere e cosa lasciare sul campo.
Lo racconta il 9 maggio il “Corriere della Sera”, riportando le testimonianze di alcuni agricoltori che non hanno potuto procedere con il raccolto di fragole e legumi venuti a maturazione nello stesso periodo.

Mentre “Avvenire” del 10 maggio spiega che sui campi c'è necessità di lavoratori stranieri, nello stesso giorno “Libero” afferma che ci sono lunghe file di italiani che si propongono per raccogliere la frutta.
Due giornali, due posizioni opposte, una conferma di quanto sia difficile trovare un punto di incontro.
Non stupiscono allora le divisioni che su questo tema agitano il mondo della politica e delle quali parla “La Stampa” del 12 maggio illustrando alcuni retroscena.

Mentre le discussioni continuano, “Il Sole 24 Ore” del 13 maggio anticipa che una risposta arriverà con le scelte del Consiglio dei ministri, attese per la sera dello stesso giorno.

Infine la conclusione, con la decisione di riconoscere un permesso di soggiorno straordinario di sei mesi, che nelle intenzioni dovrebbe tarpare le ali al fenomeno del caporalato, oltre a far emergere altre situazioni di lavoro irregolare in settori agricoli e non.
Se ne parla diffusamente il 14 maggio su molti quotidiani e fra questi "Repubblica" e "Il Fatto" per citarne alcuni.
In qualche caso, come "Avvenire", con toni critici. "Troppo poco e troppo tardi", riassume nelle prime righe l'articolo dedicato a questo argomento.


Chi soffre...

Mentre si discute di lavoro, il blocco delle attività contribuisce a mettere in affanno i mercati, coinvolgendo anche il settore agroalimentare.
È una delle conseguenze del rallentamento dei consumi, come spiega il “Corriere della Sera” dell'11 maggio.

In sofferenza, e non potrebbe essere diversamente, ci sono anche le nostre esportazioni, che in questo comparto valgono circa 40 miliardi di euro, il 25% del fatturato totale dell'alimentare italiano.
Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, anticipa nell'intervista rilasciata ad “Avvenire” del 12 maggio, che il settore potrebbe perdere il 30% del fatturato.
Di qui la necessità di trovare nuovi sbocchi per il made in Italy, puntando su paesi come il Vietnam, il Sud America e l'Est Europa.

Di un vero e proprio crollo del mercato si parla per il comparto suinicolo, del quale dà una breve anticipazione “Il Giorno” del 9 maggio.
Un'analisi più approfondita di quanto sta avvenendo nel comparto dell'allevamento del suino la offre il quotidiano cremonese “La Provincia” del 12 maggio.
La situazione più difficile si incontra per le produzioni denominazione di origine e dalla Lombardia arriva l'invito a sbloccare i fondi destinati a questo comparto.

Situazione analoga è quella vissuta dagli allevatori di conigli, con i prezzi che nelle ultime settimane sono precipitati.
Quanto sia profonda la crisi di questo settore lo si apprende dal “Corriere del Veneto” del 13 maggio, dove si anticipa che gli allevatori sono pronti a liberare nei campi della Marca due milioni di conigli.
Minaccia che se attuata avrebbe effetti devastanti.

Prezzi in ribasso si registrano poi per il latte.
Un tema del quale si occupa “La Stampa “del 13 maggio, che riferendosi alla situazione della provincia di Cuneo, parla di un prezzo del latte ridotto dell'8%.
 

..e chi no

In controtendenza il mercato dello zucchero, che sta affrontando le conseguenze economiche dell'emergenza sanitaria senza particolari sofferenze.
Il calo dei consumi, conseguente alla chiusura degli esercizi di ristorazione, è infatti stato assorbito dal contemporaneo aumento dei consumi domestici, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 9 maggio.

Per il vino, alle prese con un forte calo delle vendite, un aiuto arriva dagli acquisti online.
Lo scrive “Italia Oggi” del 13 maggio, ricordando che nel primo quadrimestre di quest'anno il numero di bottiglie vendute in questo canale sono aumentate del 700%.
 

E i soldi per l'agricoltura?

In soccorso dei produttori arriva il via libera dalla Conferenza Stato Regioni agli aiuti sui mutui e sul credito.
I dettagli sono riportati da “Italia Oggi” dell'8 maggio, ricordando che il budget a disposizione è di 20 milioni di euro, finalizzati alla copertura degli interessi sui finanziamenti bancari.

Ancora su “Italia Oggi”, del 13 maggio in questo caso, si anticipano le misure previste dal decreto Rilancio per il comparto agricolo, che prevede fra l'altro una corsia preferenziale per l'anticipo delle risorse Pac.

I dettagli del nuovo decreto si possono leggere il 14 maggio su molti quotidiani, fra questi il "Corriere della Sera" e "Il Sole 24 Ore".
Nulla viene però detto sul destino delle risorse destinate al settore agricolo. Eppure si tratta di una cifra ingente, 1,15 miliardi di euro, cifra annunciata dalla stessa ministra Teresa Bellanova in occasione della conferenza stampa di presentazione del decreto.
 

Cosa si dice a Bruxelles

Da Roma a Bruxelles con alcune iniziative tese a ridare sostegno ai mercati più in difficoltà.
Fra questi gli incentivi all'ammasso privato per formaggi e burro, dei quali si parla su “La Provincia” del 10 maggio.

Dalle scelte di politica agricola dell'Unione ci si aspetta però assai di più.
Critica a questo proposito la voce di Paolo De Castro, noto europarlamentare da sempre vicino al mondo agricolo, che dalle pagine del “Corriere della Sera” del 10 maggio denuncia come insufficienti gli sforzi fatti sin qui dall'Unione europea.
 

Insetti buoni e cattivi

Al legislatore europeo si chiede attenzione per il rinnovo all'impiego del Mancozeb, fungicida ad ampio spettro di azione che agisce per contatto fogliare, come specificato da Fitogest.
Senza questo principio attivo, si legge su la “Nuova Ferrara” del 10 maggio, molti frutteti potrebbero essere a rischio.

Il “Quotidiano di Puglia” del 12 maggio aggiorna sulle attività di controllo della Xylella, contro la quale sono state definite le azioni da attuare sino al prossimo ottobre.

In Sardegna si teme una nuova invasione di cavallette che potrebbe compromettere, questo il timore de “L'Unione Sarda” del 12 maggio, le produzioni dei pascoli e la raccolta del foraggio.

Nella lotta contro la cimice asiatica sono al via i primi lanci della vespa samurai, suo nemico naturale.
Stando alle anticipazioni del quotidiano piacentino “La Libertà” del 13 maggio, le prime esperienze avrebbero già raccolto esiti positivi.
 

Curiosando

Infine le conseguenze inaspettate dell'emergenza sanitaria, che finisce con il colpire anche gli incontri fieristici.
E dopo il Vinitaly, l'Eima e Cibus, anche Macfrut si arrende e dà appuntamento al 2021.
Quest'anno, come ricorda “Italia Oggi” del 14 maggio, si terrà comunque un evento, ma solo in forma "virtuale": Macfrut digital.

Merita poi un cenno l'articolo pubblicato il 13 maggio da “Il Fatto” sul tema Federconsorzi.
Pur se con una visione a volte polemica, l'articolo consente in poche righe di avere un interessante spaccato di questa vicenda assai complessa, che fa parte della stessa storia dell'agricoltura italiana.

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