Terzo pacchetto di aiuti Ue ad aziende e agricoltori europei. Possibile utilizzare i fondi dello sviluppo rurale non ancora usati per il sostegno economico. Aiuti all'ammasso privato di prodotti lattiero-caseari e carni. Sostegno economico e flessibilità per i produttori di vino. Ok a misure di regolamentazione del mercato di latte, fiori e patate come il ritiro del prodotto dal mercato, la distribuzione gratuita, la promozione congiunta. Ok a 30 milioni di aiuti di Stato italiani.

La Commissione europea ha lanciato un terzo pacchetto di misure per sostenere gli agricoltori e le aziende in difficoltà che riguarda i fondi europei di sviluppo rurale non ancora utilizzati. Questa proposta si inserisce in un pacchetto di misure eccezionali già annunciato il 22 aprile scorso e adesso ufficialmente in vigore, che comprende aiuti all'ammasso privato per i settori lattiero-caseario e delle carni, una deroga eccezionale alle norme dell'Unione europea in materia di concorrenza e l'introduzione di flessibilità nei programmi di sostegno al mercato.


I fondi degli Stati per fornire sostegno

Il nuovo pacchetto di misure proposte dalla Commissione europea offre agli Stati membri la possibilità di utilizzare i fondi europei di sviluppo rurale non ancora utilizzati per fornire sostegno agli agricoltori e alle piccole imprese agroalimentari in difficoltà nel 2020. Gli Stati membri potranno stanziare fino a 5mila euro per agricoltore e 50mila euro per piccola impresa.


Aiuti all'ammasso privato

Via libera agli aiuti all'ammasso privato di prodotti lattiero-caseari (latte scremato in polvere, burro, formaggio) e carne (carne bovina, ovina e caprina). Questa misura consente il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un minimo di due-tre mesi e un periodo massimo di cinque-sei mesi, mentre le domande di partecipazione al regime si apriranno dal 7 maggio 2020.

L'obiettivo di questa misura è quello di stabilizzare il mercato riducendo temporaneamente l'offerta disponibile.

Tabella terzo pacchetto misure Ue


Misure in sostegno dei produttori di vino

I produttori potranno sfruttare una maggiore flessibilità degli strumenti per controllare la produzione, come il cosiddetto 'strumento di vendemmia verde' - ovvero la distruzione totale o l'eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, pratica che riduce a zero la resa della relativa superficie viticola. Aumenterà anche il contributo dell'Unione europea - dal 50% al 60% - per la ristrutturazione e la conversione di vigneti, la vendemmia verde, l'assicurazione del raccolto, gli investimenti e le misure di innovazione.

Infine, ci sarà la possibilità di includere nuove misure temporanee per i programmi di sostegno nazionali, ma anche un aiuto allo stoccaggio in crisi del vino. Quest'ultimo punto servirà a facilitare la gestione di grandi volumi senza un'immediata commercializzazione.


Deroga eccezionale alle norme dell'Ue in materia di concorrenza

La Commissione europea ha adottato deroghe per i settori del latte, dei fiori e delle patate, che consentono agli operatori di organizzarsi autonomamente per stabilizzare il settore per un periodo massimo di sei mesi. Agricoltori, allevatori e associazioni possono intraprendere varie azioni collettive, come il ritiro del prodotto dal mercato, la distribuzione gratuita, la promozione congiunta e la pianificazione della produzione.

Il periodo di deroga di sei mesi è iniziato il 5 maggio per il settore delle patate, delle piante vive e dei fiori, mentre si applica retroattivamente per il settore lattiero-caseario, a partire dal primo aprile 2020. In riferimento a quest'ultimo settore, la Commissione ha deciso di concedere un aiuto all'ammasso privato di latte scremato in polvere, burro e formaggio, che potrà essere conservato per un periodo minimo di due o tre mesi e un periodo massimo di cinque o sei mesi, con l'obiettivo di riequilibrare i mercati riducendo l'offerta disponibile.


Flessibilità nei programmi di sostegno ai mercati

Flessibilità nell'attuazione dei programmi di sostegno per i mercati di vino, frutta e verdura, olive da tavola e olio d'oliva, apicoltura e il programma dell'Unione europea destinato alle scuole (che copre latte, frutta e verdura). Ciò consentirà di evitare che il prezzo dei prodotti crolli sui mercati e permetterà inoltre di investire nella gestione della crisi.

Ad esempio, il settore ortofrutticolo beneficerà di una maggiore flessibilità per le Organizzazioni di produttori e per l'attuazione dei loro programmi operativi per il 2020. Inoltre, alcune sanzioni amministrative saranno ammorbidite.


Ok a 30 milioni di aiuti di Stato italiani

La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti per 30 milioni di euro concessi dallo Stato italiano a sostegno delle Piccole e medie imprese (Pmi) nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca. Di solito questi aiuti di Stato sono proibiti dalla legislatura comunitaria sulla concorrenza per evitare distorsioni del mercato.

"La misura aiuterà le aziende a coprire le loro immediate esigenze di liquidità e a continuare le loro attività cruciali nella catena alimentare durante questi periodi difficili", ha spiegato Margrethe Vestager, commissaria Ue alla Concorrenza.


Le parole del commissario per l'Agricoltura

"Abbiamo agito rapidamente per disporre di tutte le misure necessarie per sostenere gli agricoltori duramente colpiti dalla crisi" ha dichiarato Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l'Agricoltura. "Ora sono fiducioso che l'adozione di queste misure fornirà un nuovo supporto tangibile, invierà il giusto segnale ai mercati e presto fornirà una certa stabilità".
 
In collaborazione con Andrea Bonso