Luci ed ombre per la filiera agricola e agroalimentare italiana nel secondo mese dell'emergenza Covid-19. I dati del mese aprile, rilevati nel secondo rapporto dell'Ismea sulla domanda e offerta di prodotti agroalimentari durante il Coronavirus, su alcuni fronti si sono aggravati, in particolare per l'accentuarsi del blocco totale del canale Horeca e l'azzeramento dei flussi turistici.

A questo si aggiunge un deterioramento della fiducia degli operatori del comparto, a causa delle preoccupazioni per la situazione corrente e per le prospettive future, oltre a un crollo della fiducia nell'industria alimentare. L'indice che misura infatti la fiducia nelle imprese di trasformazione del settore è sceso di 26,4 punti, ben 43 in meno rispetto al primo trimestre 2019 al di sotto del livello del quarto trimestre 2019.

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L'unico dato positivo è la spesa alimentare delle famiglie, alimentata dalle festività di Pasqua passate esclusivamente a casa, senza alcun consumo di prodotti fuori. L'incremento, su base annua, è ancora a doppia cifra (+18%).

Molte le tendenze in atto con questa crisi da Coronavirus. Si registra una fortissima crescita delle consegne a domicilio (+160%) con una forte componente legata all'ecommerce di prodotti e la crescita delle vendite per gli esercizi commerciali di prossimità, anch'essi organizzati per la consegna a domicilio.

Riprendono poi gli acquisti di vino, in particolare quelli con posizionamento di mercato medio-basso, mentre si evince un cambio delle preferenze di acquisto dei consumatori, che hanno cambiato il paniere di consumo, virando in particolare sui prodotti stoccabili all'ingredientistica (uova, farina, olio, mozzarella).

Sul fronte dell'analisi delle filiere, partendo dall'ortofrutta, si riscontra il problema dell'organizzazione della manodopera, in vista delle campagne di raccolta. A questo si aggiungono le gelate, che hanno fortemente compromesso le produzioni in alcune aree del Nord Italia.

Preoccupazione anche in ambito lattiero-caseario, dove i dubbi sull'export e l'azzeramento del canale Horeca fanno calare i prezzi sia dei prodotti finali che del latte alla stalla. Buona ripresa delle carni avicole in aprile, mentre hanno sofferto sia la carne ovina che quella bovina.

Qualche segnale di rialzo per olio extravergine di oliva, mentre sulla filiera vino come detto riprendono i consumi, con acquisti in crescita nei canali gdo e e-commerce, anche se preoccupa il protrarsi della chiusura dell'Horeca fino a fine maggio.