La stabilità su valori bassi regna sovrana sullo stagnante mercato dell'olio di oliva extravergine. I prezzi sulla piazza di Bari ieri si sono nuovamente attestati sui valori di 3 euro al chilogrammo sui minimi e 3,40 sui massimi. Il tutto nonostante l’avvio della diminuzione delle giacenze di olio registrato da Frantoio Italia il 15 marzo scorso.

Restano pertanto questi i prezzi fissati dalla Commissione olio il 31 marzo 2020 alla Borsa merci per l'extravergine con acidità massima 0,4% alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa. La Commissione segnala come siano stati fissati su “scambi ridotti”.

Questi stessi valori, fissati per la prima volta il 14 gennaio in fase calante, sono ormai alla undicesima successiva riconferma, essendo stati già ribaditi nelle sedute del 21 e 28 gennaio scorso ed in quelle del 4, 11, 18 e 25 febbraio e in quelle dei trascorsi 3, 10, 17 e 24 marzo. Stesso iter ha seguito l'olio di oliva extravergine in biologico, fermo sulla piazza di Bari a 3,40 euro al chilogrammo sui minimi e 3,80 euro sui valori massimi dal 14 gennaio, data dell'ultimo ribasso di 20 centesimi.

Il listino è stato redatto dalla Commissione olio, “a mezzo sistemi di messaggistica per telefonia mobile ex disposizione Dirigenziale della Camera di commercio di Bari n. 18966 del 9 marzo 2020" come recita la scritta in rosso in testa al mercuriale: una conseguenza questa dell’emergenza coronavirus.

Per l'extravergine di alta qualità, questa persistente fase di stabilità segue il calo di maggiori dimensioni degli ultimi tempi, succeduto a quello di 10 centesimi occorso il 17 dicembre 2019 e che era stato preceduto dalla diminuzione di altri 10 centesimi verificatasi il 3 dicembre.
 

I prezzi a Bari nell'ultimo anno

L'olio extravergine di alta qualità, a Bari, ha perso 40 centesimi in quasi quattro mesi tra il 3 dicembre 2019 ed il 31 marzo 2020. Un calo comunque minore rispetto alla scivolata occorsa tra il 5 e il 26 novembre 2019, quando i prezzi erano calati di 0,80 euro sui massimi e di 1,10 sui minimi.
Al 31 marzo 2020, tredicesima seduta di borsa del 2020 a Bari, rispetto allo scorso anno, l'extravergine di prima qualità sulla piazza pugliese ha perso complessivamente il 45,76% del suo valore. Infatti, il 2 aprile 2019 l'olio l'extravergine di oliva con acidità massima 0,4% era stato quotato a ben 5,80 euro al chilogrammo sui valori minimi e a 6,00 euro sui massimi.
 

I prezzi delle principali piazze del Mezzogiorno

Ismea, dal canto suo, sui mercati all’origine del Mezzogiorno d’Italia registra una totale stagnazione dei prezzi rilevati a partire dal 16 marzo, con l’unica eccezione di Ragusa, dove l’extravergine è in calo. Di seguito le rilevazioni Ismea per prezzi puntuali, pubblicate ieri, 31 marzo 2020 alla condizione di vendita di franco azienda, prezzo iva esclusa.

Sicilia
Ieri, 31 marzo 2020, sulle piazze siciliane di Palermo e Trapani, l’olio extravergine di oliva è stato rilevato da Ismea a 4,50 euro al chilogrammo sui valori minimi e 4,60 sui massimi, stabile sulla settimana precedente. Il 24 marzo in calo del 5% lo stesso prodotto sulla piazza di Ragusa, attestatosi così a 3,60 euro al chilogrammo sui minimi e 4 euro sui massimi.

Puglia
Sono tutti improntati alla stabilità sulla settimana precedente i prezzi della Puglia. Ismea ha rilevato il 26 marzo, sulle piazze salentine di Lecce, Brindisi e Taranto, l’olio extravergine di oliva ad un prezzo minimo di 2,80 euro al chilogrammo, e a 3,00 euro sui massimi. In pari data lo stesso prodotto è stato rilevato sulla piazza di Foggia a 2,80 euro sui minimi e 2,85 sui massimi. Il 23 marzo stabilità registrata anche a Bari dove per l’extravergine si registrano 3,00 euro al chilogrammo sui minimi e 3,20 euro sui massimi.

Calabria
Il 26 marzo Ismea rileva sulle quattro piazze calabresi di Rossano, Lamezia Terme, Catanzaro e Cosenza l’olio extravergine di olive attestato a 2,60 euro al chilogrammo sui minimi e 3,00 euro sui massimi, tutti valori stabili sulla settimana precedente.