Nel Mezzogiorno d’Italia la crisi dei mercati di sbocco per l’agricoltura e l’agroalimentare - legate alle misure di contenimento di Covid-19 - comporta una serie di reazioni da parte delle regioni e delle organizzazioni agricole in un inseguirsi di iniziative, tutte volte a tentare di limitare o riparare i danni. E scatta una forsennata corsa contro il tempo per evitare nelle campagne del Meridione una crisi sociale di dimensioni enormi e dagli esiti imprevedibili.
 

Campania, verso lo stato di calamità per tre comparti

In Campania ieri, l’assessorato all'Agricoltura ha comunicato alle organizzazioni agricole di aver avviato le procedure per chiedere lo stato di calamità per le filiere del latte bufalino, bovino e del comparto florovivaistico. Nel frattempo le organizzazioni agricole hanno risposto all’appello del presidente e assessore all’agricoltura, Vincenzo De Luca, presentando una lista di azioni possibili per limitare i danni e rilanciare il settore. Ieri regione Campania ha definito una piattaforma, un programma di aiuti che sarà sottoposta presumibilmente entro oggi al Governo. Tra i contributi si segnalano quelli delle organizzazioni agricole.

Coldiretti Campania ha chiesto in particolare lo sblocco di circa 70 milioni di euro di pagamenti sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che secondo il presidente regionale dell'organizzazione Gennaro Masiello sarebbero attivabili in 10 giorni, sbloccando la burocrazia.

Confagricoltura Campania ha indicato innanzitutto la riprogrammazione di tutti i fondi comunitari, drenando anche tra le risorse inutilizzate non imputabili al Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, in modo da ricondurre sotto il Psr denari non impegnati su altri fondi comunitari, sottolineando la necessità di costruire dei Progetti integrati di filiera per offrire possibilità di sbocchi di mercato anche alle aziende più piccole.

Cia Campania sostiene la necessità - per tutti i comparti agricoli – di misure a sostegno della vendita del prodotto e una iniezione di liquidità e per la prosecuzione dell’attività.
 

Campania, accordo con Parmalat per il latte vaccino

Intanto, in serata di ieri è stato firmato l’accordo tra Coldiretti Campania e Parmalat per il ritiro di latte vaccino alla stalla che dovrebbe mettere in sicurezza le produzioni degli allevamenti bovini in Campania. Secondo quanto si apprende Parmalat acquisterà 180.000 litri al giorno per i prossimi dodici mesi, al prezzo alla stalla di 0,43 euro al litro più Iva, per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro. Le principali aree produttive coinvolte sono le province di Caserta, Benevento, Salerno e il Basso Molise. Il latte sarà valorizzato allo stabilimento casertano di Piana di Monte Verna.
 

Calabria, riprogrammare i fondi

“Favorire una gestione compartecipata dell’emergenza Covid 19”. La decisione è giunta al termine di una riunione svoltasi nella serata di giovedì negli uffici del Dipartimento Agricoltura della regione Calabria su iniziativa dell’assessore regionale Gianluca Gallo. All’incontro, che si è tenuto il 29 marzo scorso, hanno preso parte il dirigente generale del Dipartimento, Giacomo Giovinazzo, e i presidenti delle organizzazioni regionali dei produttori: Franco Aceto per Coldiretti, Alberto Statti per Confagricoltura, Camillo Nola per Confcooperative, Damiano Sorace per Copagri, Nicodemo Podella per Cia e Giuseppe Mangone per Anpa, tutti accompagnati dai direttori delle stesse organizzazioni.

L’assessore Gallo, nel recepire le preoccupazioni delle organizzazioni agricole, invitate ad essere parte attiva nella predisposizione delle proposte, ha detto: “Per quanto mi riguarda ho già chiesto alla ministra Teresa Bellanova la massima sburocratizzazione, per alleviare i disagi derivanti dalla mancanza di liquidità delle imprese. Ho già dato mandato al Dipartimento di individuare tutte le somme che si possono recuperare. Contemporaneamente, dobbiamo pensare alla ristrutturazione finanziaria e, pur non avendo ancora il bilancio regionale, occorre individuare delle risorse e programmare anche un fondo rotativo".

Gallo ha inoltre sottolineato come "con il Governo centrale, invece, dobbiamo trovare fondi per il ristoro delle imprese e collaborare per colmare alcune delle gravi lacune del Decreto Cura Italia, come ad esempio quella relativa al settore florovivaistico. Nel frattempo, ho iniziato ad interloquire con Ismea, al fine di reperire finanziamenti immediati e bisogna capire anche se Fincalabra possa essere utilizzata”. In chiusura, l’assessore ha auspicato massima collaborazione, da parte delle organizzazioni dei produttori, nella definizione di un modello concertativo permanente, con un unico obiettivo: “restituire centralità alla Calabria attraverso la valorizzazione del suo comparto agroalimentare”.
 

Puglia, anticipato il 50% del carburante agricolo

In Puglia la Giunta regionale ha immediatamente varato la liquidazione del contributo in conto agevolazione sul carburante per uso agricolo; il tutto attuato mediante la semplificazione della procedura per l’assegnazione del carburante agricolo con un’anticipazione del 50% rispetto a quanto ricevuto l’anno precedente, consentendo il prelievo di carburante attraverso la presentazione di un’autodichiarazione, corredata di copia del documento di identità. Un primo provvedimento, verso il quale giunge il plauso di Coldiretti Puglia, che chiede anche lo snellimento di tutte le pratiche burocratiche, per velocizzare tutti i pagamenti.