L'età media è inferiore ai cinquanta anni, quattro sono le donne e otto assessori su dieci sono nuovi.
Questi i numeri della nuova Giunta dell'Emilia Romagna, presentata nei giorni scorsi dal presidente Stefano Bonaccini.

Come assessore regionale all'Agricoltura è stato nominato Alessio Mammi che succede a Simona Caselli.
Trentanove anni, laureato in Giurisprudenza, in precedenza consigliere provinciale con delega all'agricoltura e per dieci anni sindaco di Scandiano (Re).

Oltre a Mammi fanno parte della rinnovata Giunta regionale Raffaele Donini (Salute), Vincenzo Colla (Sviluppo economico, lavoro), Irene Priolo (Ambiente), Andrea Corsini (Trasporti, infrastrutture, turismo, commercio), Barbara Loro (Montagna, aree interne, programmazione territoriale), Paola Salomoni (Scuola e università), Mauro Felicori (Cultura) e Paolo Calvano (Bilancio e personale).
La vicepresidente è Elly Schlein e Davide Baruffi il sottosegretario alla presidenza.

Il presidente ha tenuto per sé varie deleghe tra cui la programmazione dei fondi europei, la sicurezza e la ricostruzione post sisma.

Le organizzazioni agricole fanno i migliori auguri al nuovo assessore regionale all'Agricoltura e a tutta la Giunta.

Alessio Mammi, assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna
Alessio Mammi, assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna
(Fonte foto: Alessio Mammi - profilo Facebook)


Fondi europei e aiuti agli agricoltori in primo piano

Nel presentare la nuova Giunta Stefano Bonaccini ha parlato anche di fondi europei e di agricoltura.

Sul tema decisivo dei fondi europei 2021-27 chiederà "un impegno ancora più forte per la nuova programmazione delle risorse, compresa la novità straordinaria rappresentata dal Green new deal. E poi gli aiuti agli agricoltori per far fronte alla drammatica situazione generata dalla cimice asiatica e per ribadire ancora una volta il nostro pieno e convinto no ai dazi a difesa delle nostre eccellenze agroalimentari".


Il commento dell'assessore regionale all'Agricoltura uscente

"Le elezioni regionali sono andate bene per la regione ma non per me". Così Simona Caselli, assessore all'Agricoltura della Giunta uscente, commenta le elezioni sul suo profilo Facebook.

"Dopo cinque anni di impegno di dedizione totale, sette giorni su sette e con risultati tangibili per il nostro agroalimentare, confidavo che tanto lavoro potesse trovare un riconoscimento, ma dagli elettori parmensi non è arrivato e non posso che prenderne atto. In coscienza credo di averci messo tutta la passione politica e l'energia intellettuale e fisica umanamente possibile; di più non avrei potuto né saputo fare", aggiunge Simona Caselli, rivendicando i risultati raggiunti, ringraziando per questo anche "lo squadrone formidabile dell'assessorato Agricoltura caccia e pesca, della sede centrale, di quelle territoriali, di Roma e Bruxelles".

"In questi anni - conclude - l'agricoltura ed il nostro agroalimentare sono cresciuti per valore della produzione, occupazione ed export, presenza giovanile e femminile. Certo ci sono problemi che si alternano in vari comparti, tra instabilità sui mercati globali, dazi assurdi, nuove fitopatie ed insetti alieni, ma soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici che questo settore subisce più di ogni altro. Ma lascio un agroalimentare molto più forte di quello che ho trovato e con un grande potenziale, visto il grande investimento fatto su ricerca ed innovazione e sui mercati internazionali".