Addio odiatissima Politica agricola comune. Senza rimpianti (per ora). La più significativa conseguenza dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, relativamente all'agricoltura, ovviamente, sta nel fatto che gli imprenditori agricoli britannici non potranno più beneficiare dei contributi Pac.

Ad oggi in Parlamento si sta discutendo di una proposta di legge sull'Agricoltura (l'Agriculture Bill), chiamata a fornire un quadro giuridico per l'istituzione di un nuovo sistema di assistenza agricola per gli agricoltori e i gestori del territorio.
Il disegno di legge - secondo il commento degli analisti del settore - sta essenzialmente "abilitando" la legislazione, fornendo poteri abbastanza ampi ai governi attuali e a quelli futuri di fornire assistenza finanziaria e fare altri interventi politici.

L'Agriculture Bill, secondo il disegno di legge proposto recentemente, ha cercato di dare risposte alle molte incertezze sollevate dalla Nfu (National farmers union, il sindacato agricolo britannico) quando il documento venne presentato per la prima volta nel 2018.
I miglioramenti più significativi introdotti con la proposta 2020 riguardano l'introduzione delle disposizioni sulla sicurezza alimentare. Il governo sarà pertanto tenuto a riferire sullo stato della sicurezza alimentare della nazione ogni cinque anni.
Un aspetto ritenuto cruciale per la Nfu, in particolare quando entreranno in vigore le nuove politiche interne e potrebbe essere aumentata la liberalizzazione del mercato alimentare del Regno Unito attraverso accordi commerciali con nuovi partner internazionali.

Il disegno di legge, inoltre, richiede che il governo istituisca programmi finanziari pluriennali. Ma non in termini di fissità e inamovibilità, come avviene nell'ambito della Pac, ma accompagnato all'impegno del governo di mantenere il bilancio di sostegno all'agricoltura per la durata della legislatura parlamentare (che dovrebbe essere fino al 2024), è un approccio accolto favorevolmente dal mondo agricolo, in quanto garantirebbe maggiore flessibilità.
Nello sviluppo di nuove forme di assistenza finanziaria, il governo sarà ora obbligato, secondo la proposta dell'Agriculture Bill, a "tener conto della necessità di incoraggiare la produzione di cibo in Inghilterra e secondo modalità ecologicamente sostenibili".

Si tratta di un'aggiunta significativa, che fornirà un solido punto di partenza e un punto di riferimento continuo durante lo sviluppo di schemi come i piani di gestione del territorio ambientale. Questi dovrebbero essere al centro del futuro sistema di "denaro pubblico per la consegna di beni pubblici".
Il disegno di legge non fa alcun riferimento ai "Public goods", quei "beni pubblici" di cui era intrisa l'ossatura della Pac, ma riconoscere l'importanza di incoraggiare la produzione di cibo, nuovo approccio rispetto alla versione dell'Agriculture Bill presentato in prima bozza nel 2018.

Il disegno di legge istituisce un nuovo sistema basato sul pagamento di denaro pubblico per beni pubblici in Inghilterra (sebbene appunto il termine beni pubblici non sia un termine usato nel disegno di legge stesso) nonché un quadro per l'eliminazione graduale dei pagamenti diretti in Inghilterra (e non in altre parti di Regno Unito) per un periodo di transizione di sette anni.

Non ci sono ad oggi dettagli nel disegno di legge del nuovo regime di gestione del territorio ambientale, che dovrebbe in ogni caso costituire il fulcro del nuovo sistema. Il disegno di legge nemmeno stabilisce le modalità con cui verranno gradualmente eliminati i pagamenti diretti per i quali nuovi dettagli verranno introdotti nelle prossime settimane.

Il disegno di legge include disposizioni a sostegno del miglioramento della produttività, equità nella catena di approvvigionamento, assistenza durante i periodi di eccezionale volatilità del mercato, incoraggiamento della collaborazione tramite Organizzazioni di produttori, raccolta e condivisione di dati, istituzione di un nuovo organismo per fornire un programma di informazione sul bestiame, agricoltura biologica e provvedimenti per il comparto degli allevamenti a carne rossa. Il disegno di legge, secondo quanto comunicato dalla Nfu, include anche una serie di elementi di riforma della locazione.

Secondo il sindacato degli agricoltori britannici, tuttavia, la proposta di legge sarebbe ad oggi incompleta. La carenza più significativa del disegno di legge è l'assenza, infatti, di alcun impegno o mezzo per sostenere gli standard di produzione agricola britannici nel contesto dei negoziati commerciali internazionali.
L'Nfu ritiene che sarebbe inutile sviluppare una politica di sostegno interno completa e ambiziosa, senza prevedere allo stesso tempo medesimi livelli standard ambientali o di salute/benessere degli animali previsti a livello nazionale. Equivarrebbe a svilire gli sforzi degli agricoltori del Regno Unito. Per questo è essenziale "che la politica del governo sia coerente e che la politica commerciale e quella agricola vadano di pari passo".