Green deal, budget europeo e piano strategico della Pac post 2020. Poi ancora un'agricoltura sostenibile sul profilo sociale, ambientale, economico e a tutela degli agricoltori. Questi i punti principali del Consiglio per l'Agricoltura di gennaio che ha visto i ministri europei fare il punto con il segretario dell'Agricoltura americano Sonny Perdue sui dazi americani e gli effetti sugli export europei.


Green deal europeo

La Commissione europea ha presentato ai ministri europei dell'Agricoltura la sua comunicazione sul Green deal dove si introducono le due strategie "From farm to fork" e la Politica agricola comune (Pac), identificate come i principali strumenti per aiutare gli agricoltori e i pescatori a combattere i cambiamenti climatici, proteggere l'ambiente e preservare la biodiversità.


From farm to fork

È una strategia che mira a far espandere a livello globale lo standard europeo di cibo sicuro, nutriente e di alta qualità. Intende ridurre l'uso e il rischio di agrofarmaci chimici, nonché l'uso di fertilizzanti e antibiotici. Diminuire l'impatto ambientale dei settori della trasformazione e della vendita al dettaglio agendo sui trasporti, lo stoccaggio, l'imballaggio e i rifiuti alimentari, e rafforzare gli sforzi di agricoltori e pescatori per affrontare i cambiamenti climatici, proteggere l'ambiente e preservare la biodiversità. Il tutto accompagnato da un'informazione sulla provenienza del cibo, il suo valore nutrizionale e il suo impatto ambientale.


Politica agricola comune e dazi americani

I ministri europei hanno discusso con il segretario dell'Agricoltura americano Sonny Perdue, con il quale hanno concordato che una nuova visione comune dell'agricoltura è necessaria da entrambi i lati dell'Atlantico. "Sulla Pac occorre fare scelte delicate per il piano strategico, salvaguardare la competenza delle regioni e affrontare il legame diretto tra il mancato raggiungimento delle performance ed il riconoscimento della spesa", ha dichiarato la ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, che ha invitato, inoltre, Perdue a riflettere sui dazi posti sui prodotti europei: "I dazi non sono la risposta che i cittadini si attendono da Stati Uniti ed Europa".


Nuova Pac, ci vuole sostenibilità ambientale, sociale ed economica

I ministri si sono detti d'accordo sulla necessità di migliorare la Pac post 2020 su diversi aspetti, prima di tutto un budget maggiore all'altezza del nuovo Green deal europeo - accordo di Germania, Spagna e Francia - e poi più attenzione ai bisogni degli agricoltori. "La riforma sulla Politica agricola comune deve dedicarsi alla sostenibilità nella sua totalità, non solo nel campo dell'ambiente e del clima, ma anche nella sua dimensione sociale ed economica", ha detto Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l'Agricoltura.

Sulla stessa linea anche la ministra Teresa Bellanova, la quale ha sottolineato che il Green deal "è un'occasione da non perdere" e "agricoltura di qualità, la produzione di cibo di qualità, sono parte della soluzione" ed è proprio per questo che chiediamo "una Pac ambiziosa e più coraggiosa per l'agricoltura del 2030, che sia realmente attenta al reddito degli agricoltori e delle imprese".


Le priorità italiane

"Economia circolare, lotta allo spreco alimentare, contrasto alle nuove fitopatie, equilibrio tra approvvigionamento e sostenibilità ambientale, trasparenza nei rapporti di filiera e bilanciamento nella catena del valore". Queste sono le priorità italiane sottolineate dalla ministra Bellanova, che precisa come "gli interventi a favore del clima e dell'ambiente devono essere affiancati da strumenti più incisivi per la resilienza delle imprese agricole" in quanto "il mondo agricolo, proprio perché fortemente soggetto agli effetti dei cambiamenti climatici più di altri settori produttivi, ha maggiore bisogno di sostegno per rimanere competitivo".