Nella notte tra l’11 ed 12 novembre una vasta e profonda saccatura insistente sull'Italia ha accentuato il tempo perturbato, specie al Sud, con il contributo di correnti sciroccali. Il centro di questa importante depressione si è portata  prima sul Tirreno centro-meridionale ed ha esteso poi i fenomeni su gran parte del territorio, intensificando ulteriormente la ventilazione e incrementando le precipitazioni, con quantitativi cumulati anche rilevanti, abbattutisi con estrema durezza su tutto l’arco ionico e lungo il basso Adriatico.
Piogge intense e forti venti hanno infatti colpito tra il primo mattino ed il pomeriggio di ieri i territori di Puglia, Basilicata e Calabria, provocando in alcuni casi – come lungo la costa di Metaponto (Matera) ed a Cariati (Cosenza) -  vere e proprie trombe d’aria.

Ingentissimi i danni segnalati nelle ultime ore dalle organizzazioni agricole e dalle Op:  serre scoperchiate, coltivazioni ortive allagate, agrumeti ed oliveti, ancora in fase di raccolta, devastati dalla furia dell’acqua e del vento. Una sequela di informazioni che hanno costruito e stanno costruendo, col passar delle ore, un quadro via via sempre più disastroso. E la sommatoria dei danni è destinata ad incrementarsi non appena la perturbazione - ancora attiva nella giornata di oggi – avrà lasciato i territori colpiti.
 

Le dichiarazioni della ministra Bellanova

Alle ore 19 di ieri nelle redazioni giunge una prima dichiarazione della ministra alle Politiche agricole, Teresa Bellanova: "Sto seguendo con grande apprensione le notizie sul maltempo che arrivano dalle regioni meridionali. Leggo di coltivazioni distrutte, di danni ingenti nel metapontino, dei Sassi e del centro storico di Matera letteralmente invasi dall’acqua e sono vicina alle popolazioni, alle imprese, alle istituzioni locali, ai vigili del fuoco e alla Protezione civile che in queste ore si trovano a fronteggiare l’emergenza”.

“Ho già chiesto ai miei uffici di mettersi in contatto con le istituzioni regionali e a loro rinnovo la nostra disponibilità e collaborazione nella fase di stima dei danni al settore agricolo e di attivazione dei necessari strumenti di intervento" ha aggiunto la ministra.

“Ancora una volta verifichiamo la fragilità dei nostri patrimoni territoriali, urbani, storici, e quanto sia urgente intervenire con forza, a tutti i livelli – ha commentato la Bellanova - e chiamando a raccolta competenze e saperi, perché il contrasto al dissesto idrogeologico si realizza soltanto attraverso una gestione attiva e sostenibile del territorio, come quella – tra le altre - che può essere assicurata dall’impresa agricola”.
 

Basilicata, un disastro per la costa di Metaponto

La giornata di ieri è iniziata presto per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che si è recato in mattinata a Policoro, la cittadina rivierasca della provincia di Matera colpita da mal tempo e piogge intense. Il governatore, insieme ai sindaci di Policoro, Enrico Mascia e di Scanzano Jonico, Raffaello Ripoli ha voluto visitare le zone del disastro dopo aver tenuto presso il Comune una riunione operativa con i vertici della Prefettura e delle forze dell'ordine. Il presidente Bardi ha constatato di persona i danni e si è intrattenuto a lungo a parlare con gli imprenditori e con gli agricoltori colpiti dal maltempo.

L’assessore alle Politiche agricole della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, sin dal primissimo pomeriggi di ieri, ha predisposto con i rappresentanti dei diversi uffici del Dipartimento Agricoltura l’avvio di puntuali e immediati sopralluoghi nelle aree maggiormente colpite, che proseguiranno anche nei prossimi giorni.
“Compatibilmente con la situazione di allerta ancora in corso - ha evidenziato ieri pomeriggio l’assessore - si sta infatti procedendo con una prima analisi dei danni che si sono verificati e si incontreranno e ascolteranno gli imprenditori e gli operatori del comparto agricolo fortemente interessato dalla calamità naturale nell’area coinvolta, unitamente alle organizzazioni professionali agricole, al fine di procedere celermente nei prossimi giorni con l’avvio delle procedure per l’attivazione degli adeguati provvedimenti di sostegno”.

“Rimane alta l’attenzione mia e quella del presidente Bardi, che stamattina si è recato sul posto per seguire direttamente le iniziative da mettere in campo - ha aggiunto Fanelli - su quanto sta ancora interessando in queste ore i nostri distretti rurali, già precedentemente colpiti da fenomeni di questa intensità”.

“Il comparto agricolo del metapontino è stato piegato dal vento e dalla pioggia, danni ingenti alle strutture e alle produzioni. E’ necessario procedere in tempi strettissimi alla rendicontazione dei danni e predisporre tutti gli atti amministrativi necessari - tanto a livello periferico, quanto a livello governativo - per adottare le misure necessarie a sostegno del settore”. Così Andrea Badursi, direttore generale dell’Organizzazione di produttori, Assofruit Italia, con sede a Scanzano Ionico, a poche ore dalla tromba d’aria che ha praticamente messo in stato di massima allerta il metapontino.

Impianti interi sono stati abbattuti dal vento, rase al suolo le serre che ospitano frutta e ortaggi - ha dichiarato Badursi, sottolineando come - Il duro colpo inferto al cuore produttivo della Basilicata avrà ripercussioni forti perché dalle prime stime possibili è evidente che ad essere pregiudicato è il futuro produttivo di interi lotti che accolgono produzioni molto pregiate e rappresentative dell’area come le fragole. E gli agrumi che in questa fase sono in produzione”.
 

Puglia, Coldiretti: “Chiederemo stato di calamità”

“Una violentissima ondata di maltempo ha investito la Puglia con trombe d’aria e nubifragi con campi allagati da oltre 2 metri d acqua, alberi sferzati dalle forti raffiche di vento, spezzati e sradicati, olive a terra, canali esondati, serre e tendoni distrutti, fiumi di fango che stanno coprendo campi e strade rurali, circolazione stradale interrotta e scuole chiuse”. Così ieri Coldiretti Puglia sintetizza gli effetti del maltempo sulla regione e chiede “di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone colpite dal maltempo che ha danneggiato duramente i raccolti autunnali a macchia di leopardo e provocato frane e smottamenti”.

“Raffiche di vento fino ad oltre 100 chilometri orari stanno sferzando la Puglia, distruggendo serre, tendoni, teli, strutture, abbattendo gli alberi,  sono solo l’ultimo effetto della tropicalizzazione del clima che si abbatte su un territorio fragile, per cui chiederemo la dichiarazione di stato di calamità naturale. Nessuna provincia si sta salvando dal clima impazzito, dove improvvisamente la Puglia è passata da scenari primaverili a panorami da inverno pieno con fenomeni estremi, come ad Altamura, Putignano, Gioia del Colle, Santeramo, Mesagne, Francavilla, Fasano, Taurisano, Gallipoli, Maglie, Poggiardo, Nociglia, Spongano, Veglie, Manduria, Martina Franca" afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Gli agricoltori si sono ritrovati con cascate d’acqua e canali esondati, oltre a campi di ortaggi invernali come cavoli, cime di rape, finocchi, broccoli, piantine di fragole distrutti e uliveti spazzati dalla violenza. Un caos nel quale occorreranno giorni per mettere a fuoco la reale portata dei danni.
 

Calabria, tromba d’aria a Cariati

“Una tromba d’aria che si è abbattuta nel primo pomeriggio di ieri nel comune ionico di Cariati (Cosenza) - comunica Coldiretti Calabria - ha scoperchiato e distrutto 6 ettari di serre coltivate ad ortaggi, in particolare piantine di fragole. Un danno rilevante per l’azienda agricola che è stata colpita. Coldiretti esprime forti preoccupazioni anche per i violenti nubifragi che hanno interessato la Calabria in particolare la fascia jonica che secondo alcune prime stime potrebbero aver causato danni all’olivicoltura proprio nel periodo di raccolta".