Gli olivicoltori della Puglia che vivono il dramma della zona infetta da Xylella fastidiosa, al di sotto della fascia di contenimento, potranno finalmente dare il via ai reimpianti di cultivar resilienti al batterio: Favolosa e Leccino, grazie ad un protocollo d’intesa tra i ministeri delle Politiche agricole e ai Beni culturali, firmato l’8 novembre dai rispettivi ministri - Teresa Bellanova e Dario Franceschini – e ratificato ieri pomeriggio a Bari dal voto della Giunta regionale della Puglia.

Cade così l’ultimo diaframma che separa dall’impiego nelle campagne del Salento ben 328 milioni di euro di aiuti del Fondo sviluppo e coesione, oltre quelli già previsti dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Puglia, soldi che erano stati stanziati per ripiantare oliveti in zona infetta, come per altro ampiamente consentito dalle modifiche alla decisione di esecuzione (UE) 2015/789 ottenute ormai più di due anni fa, e che fino a ieri erano rimasti intrappolati tra le fitte maglie della burocrazia.

Grazie all’intesa sarà possibile il reimpianto di olivi nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico nazionale senza dover ottenere un’autorizzazione preventiva da parte delle Commissioni paesaggistiche dei Comuni e della Soprintendenza. Con questo provvedimento tutti coloro che gestiscono a vario titolo terreni nelle zone infette da Xylella possono procedere al ripristino dell’oliveto danneggiato in maniera più semplice e senza ulteriore aggravio burocratico. Si tratta del completamente della legge 44/2019 per le emergenze in agricoltura, che aveva previsto la possibilità di abbattere gli olivi malati in deroga alla legislazione vigente, anche quella paesaggistica, ma che non aveva previsto la possibilità di ripiantare gli olivi in deroga.
 

L'annuncio della Bellanova a Leverano

La notizia della firma del protocollo d’intesa tra i ministeri era stata data il 9 novembre dalla ministra Bellanova nel corso del Convegno di Leverano (Le) su "Nuova agricoltura, identità territoriale, tutela del paesaggio e dell'ambiente".

"Voglio condividere con voi qui oggi una novità importante - aveve detto la Bellanova - proprio ieri abbiamo definito un protocollo d'intesa per semplificare e sbloccare i reimpianti degli ulivi. Rimuoviamo il vincolo paesaggistico e consentiamo ai proprietari dei terreni di impiantare di nuovo gli ulivi".

"Ci siamo riusciti - aveva detto ancora la ministra, - grazie al dialogo e all'attenzione del ministero dei Beni culturali e del ministro Franceschini che voglio qui ringraziare. Sembrava un risultato lontano, sembrava ci volesse una norma, è bastato il buon senso e la voglia di governare affrontando e risolvendo i problemi”.

Ed era stata la stessa ministra Bellanova ad avvertire che a questo punto a mancare era solo il sì di Regione Puglia, previsto per l'11 novembre.

“Nelle prossime settimane presenteremo il piano e il bando per il contratto di distretto della Xylella, che potrà essere utile a una nuova progettazione territoriale, partendo proprio dall'olivicoltura e costruendo basi solide per il futuro agricolo della nostra terra" aveva infine concluso la ministra alle Politiche agricole il suo intervento al convegno nel comune del leccese.
 

L'approvazione del protocollo dalla Giunta regionale pugliese

La Giunta della regione Puglia ha infine approvato ieri, 11 novembre 2019, il protocollo di intesa con il ministero per i Beni culturali ed il ministero delle Politiche agricole, con voto annunciato con una lunga nota stampa, dove, tra l’altro è scritto: “La soluzione ottenuta sancisce la posizione del ministero dei Beni culturali, deputato a vigilare sul rispetto dei vincoli paesaggistici, che consente a tutti gli interessati di reimpiantare olivi resistenti o tolleranti al batterio in luogo di quelli danneggiati senza dover ricorrere necessariamente al rilascio di un’autorizzazione paesaggistica. Gli agricoltori dovranno richiedere la necessaria autorizzazione solo nel caso in cui gli interventi di reimpianto possano minare la salvaguardia dei beni diffusi caratterizzanti il paesaggio rurale quali: muretti a secco, lamie, specchie, trulli, cisterne pozzi, canalizzazioni delle acque piovane”.
 

Emiliano: "Sarebbe stato meglio prevedere la deroga per legge"

"Si tratta di un provvedimento molto atteso che colma un vuoto normativo - ha dichiarato il presidente e assessore alle Politiche agroalimentari della eegione Puglia, Michele Emiliano. “Ringrazio il ministro Franceschini per la sensibilità dimostrata e il suo ministero per l'impegno profuso – ha aggiunto - ci auguriamo che si possa dare un impulso decisivo all'opera di reimpianto di specie resistenti per avviare il rilancio del comparto olivicolo salentino e per ripristinare il paesaggio così duramente colpito dal batterio. Avremmo preferito un intervento di natura legislativa, che peraltro avrebbe consentito di definire anche la questione di quali specie arboree piantare. Le incertezze sui tempi di questo provvedimento ci hanno spinto a definire questo protocollo".