Prime risorse in campo a livello regionale per contrastare i danni da cimice asiatica, in attesa che il Governo concretizzi l'annuncio di fondi per 80 milioni di euro. In Veneto sono circa 3 i milioni di euro in favore dei primi indennizzi ai frutticoltori colpiti, mentre in Friuli ha avuto il 100% di copertura delle domande il bando da 1,8 milioni di euro per sostenere l'acquisto di reti antinsetto.
Infine, preoccupazione in Lombardia per i tagli alla Pac che ricadranno a livello regionale se l'Europarlamento non modificherà la proposta della Commissione europea.


Veneto

Cimice asiatica, definiti i criteri per l'assegnazione dei risarcimenti
La Regione Veneto ha messo a punto le nuove modalità di calcolo per l'erogazione degli indennizzi di emergenze alle aziende agricole colpite. Lo stanziamento in bilancio per il 2019 è di 3 milioni di euro.

"I danni denunciati dagli agricoltori veneti sono stimati tra gli 80 e i 100 milioni di euro per l'intero comparto frutticolo – sottolinea l'assessore Giuseppe Pansiamo in presenza di una vera e propria calamità, diffusa in tutta la pianura veneta, che richiederebbe un piano di contenimento e prevenzione di carattere nazionale con finanziamenti adeguati. Questi primi fondi sono di carattere emergenziale per dare un primo aiuto ai frutticoltori che hanno subito danni superiori al 30% della loro produzione lorda vendibile aziendale. I risarcimenti saranno infatti ripartiti in misura proporzionale tra tutti gli aventi diritti, sino a un massimo dell'80% del danno subito".

La definizione del valore del parametro risarcitorio per le singole colture sarà individuata con prossimo decreto della Direzione regionale agroalimentare, in collaborazione con il servizio fitosanitario e Avepa.

"Continuiamo inoltre a fare pressione al Mipaaf perché questa emergenza venga trattata su scala nazionale, con un piano di investimenti adeguati per fare ricerca e prevenzione, oltre che per un congruo intervento risarcitorio" ha concluso Pan.


Friuli

Friuli, coperte tutte le domande con il bando da 1,8 milioni di euro per le reti protettive
La Regione Friuli, con l'ultima legge di Stabilità regionale, ha programmato fondi per 1,8 milioni di euro per l'acquisto di reti anti-insetto per le colture soggette a danni da cimice asiatica.

"Con questo stanziamento abbiamo coperto il 100% delle domande pervenute – sottolinea l'assessore all'agricoltura Stefano Zannier a questo si aggiunge l'apertura del fondo di rotazione per l'agricoltura per offrire alle aziende una formula finanziaria di sostegno a supporto della produzione".
Dal punto di vista strutturale Zannier spiega come "l'introduzione di un insetto antagonista che distrugga le uova della cimice è l'opzione più promettente. Per questo, in modo unitario con le altre regioni, abbiamo chiesto di accelerare il percorso autorizzativo. Quello per il contenimento del fenomeno sarà un percorso lungo e difficile, che si articolerà su numerose azioni, con la necessità di una forte collaborazione fra tutti".
Infine, conclude Zannier, "ci aspettano anche i contributi che il Governo ha annunciato di stanziare (80 milioni di euro) per le aziende colpite".


Lombardia

Tagli Pac, la Regione rischia 20 milioni di euro
I regolamenti transitori della Commissione Ue sulla Pac post 2020 parlano chiaro.
La proposta della Commissione di un taglio lineare del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che per l'Italia equivarrebbe a 370 milioni di euro l'anno (2,5 miliardi negli interi sette anni) destano grande preoccupazione. L'Italia ha promesso battaglia all'Europarlamento, ma intanto le stime vedono tante risorse in meno per la prossima programmazione. In Lombardia insorge l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi.

"L'Europa ancora una volta ha massacrato l'agricoltura italiana – sottolinea l'assessore– con il nuovo regolamento nel 2021 l'agricoltura italiana subirà forti tagli, e la Lombardia, dalle prime stime, potrebbe perdere 20 milioni di euro all'anno. Abbiamo l'agricoltura più controllata d'Europa, con garanzie sotto il profilo della sicurezza alimentare. Il Governo faccia sentire la propria voce – conclude Rolfi – E' necessario un impegno concreto per garantire alle imprese agricole le risorse che meritano".