La Manovra vale 600 milioni di euro per l'agricoltura. Risorse che soddisfano la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova che, oltre ad aver chiesto e ottenuto lo stop a nuove tasse (specie quelle sulle accise dei carburanti), mette in evidenza l'azzeramento dell'Irpef, e le misure in favore di giovani, donne e per la valorizzazione del made in Italy.

"L'agricoltura - ha osservato Teresa Bellanova - è tornata nell'agenda economica da protagonista e ha avuto l'attenzione che merita, pur in un contesto di risorse limitate. Nei tre anni (2020, 2021, 2022) investiremo 600 milioni di euro per il sostegno al settore, con risorse che si aggiungono a quelle già attive".
Inoltre la ministra, esponente di Italia viva, ha ricordato di aver "mantenuto l'impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori. Per questo sono soddisfatta dell'azzeramento dell'Irpef per chi vive di agricoltura", risorse che "lasciamo alle imprese per investire".


Il pacchetto delle principali misure

Azzeramento dell'Irpef per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La misura vale 200 milioni di euro all'anno; si tratta di un intervento che si aggiunge alla cancellazione stabile dell'Imu sui terreni agricoli e dell'Irap per un beneficio fiscale complessivo da un miliardo di euro.
Per la lotta alla cimice asiatica ci saranno 80 milioni di euro, destinati alla compensazione dei danni; risorse che entrano nel Fondo di solidarietà per intervenire a supporto delle imprese danneggiate dalla diffusione dell'insetto, in particolare nelle regioni del Nord.

Sul fronte della previdenza si apre uno spazio per chi vuole diventare imprenditore agricolo: ai giovani che aprono un'impresa agricola penserà lo Stato a pagare i contributi previdenziali per i primi 24 mesi; ci sono 44 milioni di euro per far nascere nuove imprese e per semplificare la burocrazia alle startup agricole degli under quaranta.

C'è anche un bonus definito 'donne in campo', con mutui a tasso zero per le imprenditrici in agricoltura. Si tratta di un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire questi mutui; una misura che punta a favorire gli investimenti delle donne in questo settore che ha oggi un'impresa su tre guidata da una donna.

Un capitolo è dedicato al made in Italy con 30 milioni di euro complessivi nel biennio 2020 e 2021 a sostegno dell'agroalimentare del nostro paese, con interventi per il rafforzamento della competitività delle filiere, a partire dalle produzioni d’'ccellenza e dai mercati più importanti. Per il grano e la pasta sono previsti 30 milioni di euro per i contratti di filiera, a cui si aggiungono 10 milioni del 2019.

Spazio anche alle nuove tecnologie con 30 milioni di euro per azzerare il costo delle garanzie per gli imprenditori agricoli e per facilitare l'accesso al credito per gli investimenti in innovazione, agricoltura di precisione e tracciabilità dei prodotti.

Viene poi confermata la copertura per garantire l'indennità del fermo pesca obbligatorio per i lavoratori dipendenti; la legge di Bilancio assicura la copertura ai lavoratori della pesca dell'indennità 2019, recuperando i ritardi precedenti dal momento che la misura non risultava coperta, e sarà così assicurato il riconoscimento dell'indennità giornaliera pari a 30 euro per il periodo di sospensione dell'attività lavorativa nel 2019.

Inoltre c'è il disegno di legge collegato alla Manovra dedicato al settore agricolo. Il primo obiettivo del provvedimento sarà quello di 'semplificare' il mondo agricolo; e dovrà poi dare una prospettiva alle imprese, e coordinare con il lavoro per il Piano strategico nazionale.

"Credo molto nelle energie che donne e giovani possono mettere al servizio dell'agricoltura italiana - ha rilevato Teresa Bellanova - per questo abbiamo dedicato due delle principali misure. Sono convinta che in Parlamento potremo ulteriormente rafforzare gli interventi per il settore con un confronto operativo e costruttivo con tutte le forze politiche".