I prezzi all'ingrosso del grano duro fino nazionale al Sud in standby ieri - 6 novembre 2019 – sui 290 euro alla tonnellata sui massimi alla Borsa merci di Foggia, stessa quotazione del 30 ottobre, quando si era invece verificato un balzo di 10 euro sulla seduta del 23 ottobre pure a prezzi invariati, che seguiva però altre quattro di fila tutte al rialzo. Resta il fatto che i prezzi di Foggia nelle ultime sette sedute sono cresciti di ben 30 euro alla tonnellata e che per rintracciare quota 290 euro alla tonnellata bisogna risalire alla seduta del 21 ottobre 2015.

Ismea al contempo registra sui mercati all'origine prezzi al rialzo su tutte le piazze del Sud monitorate più di recente: Bari (+10 euro in due settimane), Matera (+5 euro solo sui massimi), Catania e Palermo (+2 euro) e Campobasso (+0,20 euro solo sui massimi). Mentre Foggia e Napoli non presentano una nuova rilevazione sulla settimana precedente. In questa fase di mercato si tengono su valori superiori alla Borsa merci di Foggia i prezzi in campagna di Bari e Napoli.

La Borsa merci di Bari, il 4 novembre, vede prezzi in aumento di 6 euro alla tonnellata per il cereale pastificabile nazionale sull'ultima seduta del 29 ottobre . Stesso incremento di prezzo la piazza barese accorda ai grani duri Spagnolo e Canadese di prima qualità, con quest'ultimo che rinnova la massima quotazione di stagione con ben 302 euro alla tonnellata.
 

Prezzi all'ingrosso a Foggia

Il grano duro fino nazionale mietitura 2019, proteine minime 12% e peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, ha visto ieri, 6 novembre 2019, la sua diciottesima seduta di stagione alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia. E l'Osservatorio prezzi ha riscontrato la stabilità delle quotazioni di questo raccolto sulla seduta dello scorso 30 ottobre, pervenendo a 285 euro alla tonnellata di prezzo minimo e 290 di massimo alle condizioni "franco partenza luogo di stoccaggio".
Tali prezzi restano maggiori di 18 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 9 ottobre e di 35 euro sovrastanti quella del 31 luglio 2019. Ma i 290 euro spuntati ieri superano di ben 68 euro i valori del 7 novembre 2018, attestati a 222 euro sui massimi, il 30,64% in più.

Il cereale pastificabile raggiunge così la sua maggiore quotazione degli ultimi quattro anni e tre settimane. Infatti, per avere un prezzo massimo a Foggia identico alla quotazione attuale, occorre tornare alla seduta del 14 ottobre 2015, quando, in fase discendente, il cereale toccò per l'ultima volta i 290 euro sui massimi e i 285 euro sui minimi.

I valori conseguiti con i rialzi di stagione compresi dal 26 giugno a ieri si attestano complessivamente a 60 euro sopra quelli del 19 giugno, data dell'esordio di stagione commerciale. E sono prezzi che superano di 42 euro quelli di fine campagna commerciale del 29 maggio 2019: attestati a 243,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248,00 sui massimi.

Rispetto alla diciassettesima seduta, si presenta ancora stabile, sia sui valori massimi che su quelli minimi, il grano duro biologico, che si conferma ieri a Foggia a 420,00 euro alla tonnellata sui minimi e 430,00 sui massimi. In questo caso valori superiori di 30 e 35 euro a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2018, che aveva chiuso il 29 maggio scorso con 390 euro a tonnellata sui minimi e 395 sui massimi. Curiosità: in un anno, dal 7 novembre 2018, il progresso del prezzo del grano duro bio è stato di ben 65 euro, il 17,80% in più.
 

Borsa merci di Bari

Il 4 novembre 2019 alla Borsa merci di Bari, il prezzo del grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime 13% - si è attestato a 286 euro alla tonnellata sui minimi ed a 291 euro sui massimi, in rialzo di 6 euro sulla seduta precedente del 29 ottobre e di 25 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 27 agosto scorso. Dal 30 luglio 2019 l'aumento registrato su questa piazza è di 26 euro.

Cereali esteri: il grano duro Spagnolo, con proteine al 13%, è alla sua quindicesima quotazione e si porta a 296 euro alla tonnellata sui minimi e 301 sui massimi, crescendo di altri 6 euro alla tonnellata sulla quotazione del 29 ottobre. Rispetto al 3 settembre scorso, il cereale iberico ha guadagnato 33 euro alla tonnellata.

Intanto, il grano duro Canadese di prima qualità, con proteine minime al 15% - che cresce di altri 6 euro alla tonnellata, portandosi a 300 euro alla tonnellata sui minimi ed a 302 euro sui massimi - resta insidiato sui massimi da quello iberico. Il Canadese, giunto alla sua ottava seduta al rialzo, cresce complessivamente di 48 euro alla tonnellata dall'ultimo ribasso, rinnovando ulteriormente la sua massima quotazione del 2019.
 

Prezzi all'origine: tutte le piazze del Mezzogiorno d'Italia

Bari
All'origine Ismea rileva a Bari il 4 novembre 2019 il frumento duro fino nazionale alle condizioni "franco azienda" a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro di prezzo massimo, in crescita sulla rilevazione precedente del 21 ottobre di 10 euro sia sui minimi che sui massimi. Tali valori sono superiori a quelli rilevati dall'istituto il 26 agosto 2019 di 30 euro - sia sui minimi che sui massimi - quando il cereale stazionava a 257-262 euro a tonnellata.

Matera
A Matera, alle condizioni di "franco azienda" Ismea rileva il grano duro fino nazionale il 4 novembre 2019 a 265 euro alla tonnellata sui valori minimi e 280 sui massimi. Tali valori risultano in crescita rispetto a quelli registrati dall'Istituto il 28 ottobre di 5 euro solo sui massimi. Il 29 luglio scorso il cereale pastificabile era attestato a 243 euro alla tonnellata sui minimi e 246 sui massimi; da allora l'incremento del prezzo è stato di 34 euro alla tonnellata sui massimi e di 22 euro a tonnellata sui minimi.

Foggia
A Foggia alle condizioni di "franco azienda", Ismea ha rilevato il 30 ottobre 2019 il grano duro fino nazionale a 283 euro alla tonnellata sui valori minimi e 288 sui massimi, prezzi in crescita di 15 euro a tonnellata sul 16 ottobre 2019, ma in rialzo rispetto al 28 agosto di 33 euro a tonnellata. Il cereale pastificabile su questa piazza secondo Ismea ha guadagnato ben 43 euro a tonnellata sui prezzi del 31 luglio 2019.

Sicilia
Sulle piazze di Palermo e Catania i prezzi del grano duro fino rilevati da Ismea il 29 ottobre scorso alle condizioni "franco azienda" hanno raggiunto i 255 euro sui minimi ed i 260 sui massimi ed in entrambi i casi risultano in crescita di 2 euro alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni dell'Istituto effettuate il 22 ottobre. Con questi valori le due piazze siciliane presentano prezzi maggiori di 45 euro a tonnellata sulle rilevazioni dell'Istituto effettuate il 20 agosto. Si tratta del più vistoso recupero tra i prezzi all'origine attuali su quelli dell'estate scorsa.

Napoli
A Napoli i prezzi del grano duro pastificabile alle condizioni "franco magazzino arrivo" rilevati da Ismea il 29 ottobre risultano in crescita sui valori registrati il 15 ottobre 2019 dall'Istituto di 12 euro sui minimi e di 5 euro sui massimi, raggiungono rispettivamente i 297 euro sui minimi ed i 300 sui massimi. A Napoli la crescita dei prezzi dal 20 agosto al 15 ottobre è pari a 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi.

Campobasso
A Campobasso il 28 ottobre 2019 Ismea ha rilevato il prezzo del grano duro fino alle condizioni "franco azienda" a 236,20 euro alla tonnellata sui minimi e 242,50 sui massimi, valori stabili sui minimi ed in crescita di 0,20 euro alla tonnellata sui massimi rispetto alla precedente rilevazione del 21 ottobre scorso. I prezzi del 28 ottobre appaiono in calo di euro 0,20 sui minimi rispetto al 29 luglio - quando Ismea rilevava 236,50 euro la tonnellata - ed in rialzo di euro 1,00 sui massimi raggiunti in quella data, pari a 241,50 euro.