L'assessorato all'Agricoltura della Regione Campania con Decreto dirigenziale n. 175 dell'11 ottobre 2019, pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale n. 62 del 21 ottobre scorso, ha approvato la graduatoria unica regionale definitiva della Tipologia 4.1.4 "Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui nelle aziende agricole" del Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020.

Con questa operazione si avvia a conclusione l'iter del bando della tipologia 4.1.4 approvato con Decreto dirigenziale regionale n. 146 del 4 giugno 2018 e il numero di beneficiari ammessi a finanziamento è pari a 59 e per un contributo pubblico complessivo di oltre 8,6 milioni di euro. E sono nove i progetti non ammissibili a finanziamento, otto dei quali localizzati in provincia di Caserta.

E, c'è da attenderselo, presto verranno pubblicate anche altre graduatorie del Psr Campania, come prospettato giorni fa dal consigliere per l'agricoltura Nicola Caputo, che intende entro dicembre pubblicare tutte le graduatorie dei bandi fin ora lanciati e chiusi.

Secondo il Decreto dirigenziale 175 dell'11 ottobre 2019 "Ai 9 beneficiari non ammissibili a valutazione, le motivazioni del mancato accoglimento dell'istanza sono state comunicate ai sensi dell'articolo 10 bis della legge 241/1990 dai Servizi territoriali provinciali".

Il decreto da mandato ai "Dirigenti dei Servizi territoriali provinciali di adottare i provvedimenti consequenziali di competenza con la massima urgenza".
Anche se il decreto dispone una graduatoria "definitiva" al punto 5) si rileva che "è  fatta salva la facoltà di successiva esclusione per quei beneficiari oggetto di controlli amministrativi qualora gli stessi dovessero dare esito negativo".

Non solo, secondo quanto disposto dal successivo punto 6) del dispositivo del decreto si da "atto che, avverso il presente provvedimento, ove ne ricorrano i presupposti, sono ammessi il ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale oppure, in via alternativa, il Ricorso straordinario al Capo dello Stato da presentare, rispettivamente entro il termine di 60 giorni o 120 giorni dalla pubblicazione sul Burc dell'atto stesso".

Fuor di burocratese, la graduatoria è sì definitiva, ma non tanto: poiché è ancora impugnabile dagli esclusi e consente ancora all'amministrazione di intervenire dopo i controlli amministrativi, che evidentemente verranno effettuati in questi giorni, e volti a definire eventuali esclusioni e – nel caso fossero intervenuti già i decreti di finanziamento -  anche la revoca di questi ultimi.