In breve

  • Per le castagne si prospetta un'annata difficile. La colpa è anche delle importazioni. Male anche le nocciole.
  • Difficoltà per l'olivicoltura in Toscana e nel Nord Est, clima caldo, pioggia e patogeni stanno compromettendo i risultati della raccolta.
  • I prezzi della frutta restano bassi e aumentano le importazioni, ora più alte della produzione interna.
  • In arrivo gli anticipi della Pac e i sostegni per fronteggiare i danni provocati dalla cimice asiatica.
  • Protestano gli allevatori delle regioni colpite dal terremoto, le loro stalle sono ancora in attesa di essere recuperate.
  • In Lombardia è allarme per la Popillia japonica, mentre in Toscana aumentano gli attacchi della mosca dell'olivo.
  • Continua l'avanzata della Xylella, con nuovi casi segnalati fra Brindisi e Taranto.
  • A Cremona va in scena la zootecnia da latte e a Parma è tempo di Cibus Tec.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Castagne amare

Crisi olivicola, crolla il raccolto di castagne, anno nero per le nocciole, l'ortofrutta sotto scacco per le importazioni.
E' un quadro a tinte fosche quello dell'agricoltura descritto dai quotidiani in edicola in questi giorni.

Il calo dei prezzi delle castagne, spiega “Il Tempo” del 20 ottobre, non è dovuto ad un eccesso della produzione, semmai in flessione a causa del clima e degli attacchi del cinipide del castagno, ma della pressione sui mercati del prodotto di importazione.
Per il “Corriere di Romagna” del 21 ottobre i problemi della castanicoltura sono una conseguenza dell'andamento climatico, al quale si sono aggiunti i danni causati dai cinghiali.

Caldo e piogge sono i responsabili del calo della produzione di nocciole in Piemonte e il “Secolo XIX” raccoglie l'appello dei produttori che chiedono sostegni alla regione.


Olive in difficoltà

Non va meglio per il raccolto delle olive. Per gli olivi dei Colli Euganei il calo della produzione potrebbe arrivare all'80%.
Una conseguenza, come scrive “Il Mattino di Padova” del 19 ottobre, del caldo e delle piogge in prossimità del raccolto.

Sempre a causa del clima è compromesso il raccolto degli olivi del Garda, tanto che dalle pagine del “Giornale di Brescia” del 22 ottobre parte l'appello degli olivicoltori affinché sia riconosciuto lo stato di calamità.

A complicare la già difficile situazione dell'olivicoltura si aggiunge la burocrazia, tanto che per assolvere tutti gli adempimenti richiesti sono necessari cento giorni all'anno, che vengono sottratti alla produzione, come si legge il 21 ottobre sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”.
 

Ortofrutta, più import

Per il comparto ortofrutticolo l'attenzione è puntata sulla crescita dell'import e delle sue conseguenze sull'andamento di mercato.
Il problema è preso in esame il 20 ottobre da “Avvenire” per evidenziare che in questo comparto l'Italia sta divenendo un importatore netto dopo l'aumento del 12% in valore dell'import.

Una conferma arriva nello stesso giorno da “Libero” con una breve nota dove si attribuisce alle importazioni le responsabilità del calo dei prezzi della frutta.

Una panoramica sull'andamento dei principali mercati agricoli è offerta dalle pagine della "Gazzetta di Mantova" del 24 ottobre, dove si legge che numeri positivi si riscontrano solo per suini e lattiero caseario, mentre cereali, carni bovine e frutta restano in difficoltà.


Qualche aiuto

Le difficoltà degli agricoltori sono in parte mitigate dall'arrivo degli anticipi previsti dalla Pac (Politica agricola comunitaria), per un importo che secondo “Italia Oggi” del 22 ottobre dovrebbe ammontare a 460 milioni di euro.

Una boccata d'ossigeno è in arrivo anche per i produttori di latte ovino, ai quali sono destinati circa 10 milioni di euro grazie al Fondo nazionale per la pastorizia del quale si fa cenno il 20 ottobre su “L'Unione Sarda”.

Contributi a fondo perduto per il 35% sono poi previsti dal decreto legge fiscale come incentivo all'innovazione agricola, come anticipa con una breve nota “Italia Oggi” del 23 ottobre.

Insufficienti però gli stanziamenti per il recupero delle stalle delle regioni del Centro colpite dal terremoto, tanto che gli allevatori hanno deciso di scendere in piazza in segno di protesta, come si apprende il 23 ottobre da “Il Secolo XIX”.

E' salutata invece con soddisfazione la recente decisione di stanziare 80 milioni di euro da destinare a coprire parte del mancato raccolto conseguente agli attacchi della cimice asiatica, fondi che saranno ripartiti, come spiega “Il Resto del Carlino” del 22 ottobre, nell'arco di tre anni.


Sotto attacco

A proposito di patogeni, “Avvenire” del 18 ottobre fa il punto sulla minaccia della Popillia japonica, un coleottero capace di causare danni a numerose colture, dal mais alla vite, la cui presenza è segnalata in alcune province lombarde.

In Toscana è allarme per la mosca dell'olivo, che grazie al clima caldo è molto attiva, mettendo a rischio la produzione olivicola, come si apprende il 23 ottobre da “La Nazione”.

In Puglia, scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 21 ottobre, si tenta di riparare ai danni della Xylella negli olivi monumentali facendo ricorso ai sovrainnesti, ma mancano a questo riguardo regole chiare da parte della regione.
Incurante di ogni intervento, la Xylella continua la sua avanzata e da "Repubblica" del 24 ottobre si apprende dell'insorgenza di nuovi casi nelle province di Taranto e Brindisi.

Buone notizie per il riso, dove gli attacchi del "brusone" potrebbero essere sconfitti con una varietà capace di resistere a questo patogeno.
Se ne parla il 20 ottobre su “Nuova Ferrara”, che si sofferma sugli studi che a questo proposito sta conducendo Fabio Fornara, studioso di bioscienze.

Una difesa dai patogeni e soprattutto dal maltempo potrebbe arrivare dalle assicurazioni, come spiega “Il Resto del Carlino” del 20 ottobre, ma meno del 10% dei terreni coltivati è assicurato, come denuncia il 23 ottobre “Italia Oggi”.
 

I danni dei dazi

Ai mercati in affanno, al maltempo e ai patogeni, si aggiungono le preoccupazioni innescate dall'inasprimento dei dazi americani, argomento molto dibattuto da qualche settimana e del quale si continua a discutere il 24 ottobre sulle pagine del “Corriere della Sera”, che ne descrive i retroscena politici.

Il danno complessivo per l'export italiano, stando alle valutazione di “QN” del 19 ottobre, si aggira sui 500 milioni di euro.
Le conseguenze, a parere de “Il Tempo”, si vedrebbero in particolare sul calo delle nostre esportazioni verso gli Usa, che potrebbero scendere del 20%.
 

Tutti in fiera

In questi giorni è in pieno svolgimento a Cremona la Fiera internazionale zootecnica, della quale offre un'anticipazione il 24 ottobre il quotidiano cremonese “La Provincia”, con la cronaca degli avvenimenti nella giornata di apertura.
Il “Giornale di Brescia” del 23 ottobre dedica un ampio servizio al convegno in programma a Cremona il 26 ottobre che si occuperà della filiera del latte.

Il Sole 24 Ore “ del 23 ottobre si occupa di un altro importante evento fieristico, il Cibus Tec di Parma, dove si prevedono numeri da record in quanto a presenze e novità esposte, in particolare nel segmento dell'automazione intelligente e delle tecnologie a basso impatto ambientale.

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