Sono 67 i nuovi giovani agricoltori, con meno di quaranta anni di età, che inizieranno l'attività nelle aree colpite dal terremoto del 2016 grazie ai fondi del terremoto stanziati con il Programma di sviluppo rurale.

A comunicarlo è la stessa regione, che ha pubblicato la prima graduatoria del bando 2018 che si è chiuso a dicembre dello scorso anno a cui sono seguite 191 domande di finanziamento.

In totale i nuovi agricoltori avranno a disposizione di 16 milioni di euro che andranno a sostenere investimenti per oltre 31 milioni, con un contributo massimo di 250mila euro ad azienda.

In particolare il bando prevedeva finanziamenti per investimenti produttivi o per l'ampliamento delle superfici, per l'adozione del metodo di agricoltura biologica, per l'adozione di misure di benessere animale e di misure mirate a ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici, e per intraprendere progetti che vadano verso la multifunzionalità della azienda, lo sviluppo di attività aziendali post raccolta e l'innovazione tecnologica.

Come ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini questa prima graduatoria riguarda un centinaio di domane e ha ammesso a finanziamento 67 richieste su 78 ammissibili, e ne ha ritenuto non ammissibili una trentina.

L'obiettivo della regione, come ha dichiarato Anna Casini, è quello di cercare di finanziare tutte le richieste possibili, con le risorse che si renderanno man mano disponibili, considerando un valore aggiunto per l'agricoltura marchigiana e per la rinascita delle aree terremotate investire sulle potenzialità delle nuove generazioni.