I dati economici resi noti dal Crea, relativi al secondo trimestre 2019, confermano la fase di debolezza dell'economia, che incidono perlopiù negativamente sugli indicatori relativi al settore agricolo e agroalimentare. Rispetto al periodo gennaio-marzo, nel secondo trimestre si evidenzia un calo del valore aggiunto in agricoltura (-1,2%) e dell'occupazione (-1,6%). Tendenza positiva per gli investimenti fissi (+1,9%), grazie alla spesa per impianti e macchinari sostenuta dai piani di sviluppo rurale.

L'indice del fatturato di industria alimentare e bevande cresce rispettivamente del 2,7% e del 5,1%, grazie alle buone performance dell'export. Sempre relativamente alle vendite all'estero, il comparto agroalimentare mette a segno un +3,8% rispetto allo stesso periodo 2018, facendo segnare la cifra di 10,5 miliardi di euro nel periodo, mentre l'import cresce del 2,6%.

Per quanto riguarda invece il dato sulla spesa pubblica in agricoltura, nel 2019 le Regioni hanno stanziato per il settore circa 2,7 miliardi di euro, con una generale riduzione della spesa agricola sul bilancio complessivo regionale.

Il sostegno pubblico in agricoltura ha origine principalmente da risorse comunitarie, che si riferiscono al 62% del totale, mentre i fondi regionali rappresentano solo una parte limitate. Nonostante le difficoltà, secondo il trend messo in luce dal Crea, prevale comunque un clima di fiducia positiva per il 56% dei giudizi degli addetti ai lavori.