In Sicilia sta nascendo una startup per il trading innovativo del grano duro, anzi saranno tre e tutte collegate all'interno di un solo progetto imprenditoriale.

Si chiama Sicilian Wheat Bank e opererà come camera di compensazione tra cerealicoltori, stoccatori e industria di trasformazione della filiera del grano duro siciliano. Il progetto è stato presentato dal Comitato promotore il 7 ottobre scorso ad Enna, alla presenza di una folta platea.
La formula è accattivante. Conviene all’agricoltore, che porta il suo grano, contratta il prezzo direttamente con la banca e incassa subito, all’atto del deposito nei locali di stoccaggio in un’area personalizzata dove sarà conservato in atmosfera modificata, il 50% del valore pattuito, mentre riceverà il resto a vendita avvenuta. Consente allo stoccatore di utilizzare lo strumento per ampliare la propria operatività. Infine, lascia le mani libere al trasformatore, che può scegliere esattamente cosa comprare – la filiera sarà interamente tracciata con tecnologie blockchain - e a che prezzo e senza vincoli di quantità, anzi potendo tagliare i costi di magazzino presso il molino.
 

Il progetto della Banca del grano

Il progetto prevede di dare vita in breve tempo a tre persone giuridiche distinte nella forma della società per azioni, tutte operative al 100% entro giugno 2020, cui faranno capo altrettanti settori:
  • Sicilian Wheat Bank sarà la banca del grano dove si incontreranno domanda e offerta di grano duro e sarà la società capogruppo che entrerà al 51% del capitale delle altre due.
  • Piattaforma logistica intermodale sarà la società che realizzerà invece la piattaforma intermodale di stoccaggio e movimentazione del grano duro e per il 49% del capitale sarà aperta ai partner della logistica;
  • L’Istituto nazionale di intermediazione per il credito agricolo sarà il polmone finanziario dell’iniziativa e legherà la produzione e la intermediazione del grano con i risparmiatori; anche in questo caso il 49% del capitale di rischio sarà sottoscritto da partner finanziari qualificati, che emetteranno appositi fondi di investimento sull’operazione.
 

Il programma di investimento

Si parte dall’obiettivo di “coinvolgimento di tremila produttori agricoli", come scritto nel sito, e si punta a realizzare, con riferimento alla Sicilian Wheat Bank “un volume di affari che supera i 60 milioni di euro. Per far questo è necessaria unaraccolta fondi proveniente da investitori pubblici e privati per un ammontare complessivo pari a circa 4,5 milioni di euro”.

Sono inoltre necessari conferimenti in natura di beni mobili ed immobili da parte dei partners della logistica che entreranno a far parte del capitale di rischio di Piattaforma logistica intermodale”.

Invece i “conferimenti in denaro saranno a cura “dei partners finanziari mediante la sottoscrizione del capitale di rischio dell’Istituto nazionale di intermediazione per il credito agricolo”. Il tutto per “un investimento iniziale di circa 3,5 milioni di euro ed “un ritorno dell’investimento in circa cinque anni”.
 

La partecipazione alla presentazione

“A sottolineare l’importanza dell’evento, erano presenti in sala autorevoli esponenti del ministero delle Politiche agricole, dell’assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana, di diverse amministrazioni comunali, delle associazioni di categoria agricola, delle associazioni degli industriali, del mondo accademico e della ricerca, di diversi Istituti di Credito, oltre, ovviamente, a svariate aziende agricole, ditte sementiere, centri di stoccaggio, industrie di prima e seconda trasformazione, fornitori di mezzi tecnici e di servizi, professionisti e tecnici provenienti da tutto il territorio regionale" si sottolinea in una nota diffusa alla stampa dal comitato promotore di Sicilian Wheat Bank, presieduto da Sandro Puglisi, manager non nuovo al settore agroalimentare siciliano, coadiuvato da un consiglio operativo ricco di personalità di spicco dell'imprenditoria e delle professioni dell'isola.

All’appuntamento non sono mancati gli investitori privati, che stanno finanziando la nascita della Sicilian Wheat Bank Spa, i componenti del comitato promotore ed il consiglio operativo che andrà ad affiancare Puglisi in questa impresa: “Far scendere il capitale al fianco della produzione agricola primaria”.
 

I chiarimenti sul ruolo della Banca del grano

Durante la presentazione del progetto è stato chiarito che la nascente Banca del grano, nello svolgimento della propria attività, non vuole in alcun modo sostituirsi in quel ruolo di “garanzia” che è proprio delle pubbliche istituzioni, auspicando in tal senso, la discesa in campo a sostegno di questa iniziativa, sia della Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane che della Cassa Depositi e Prestiti. Diversamente, anticipa Puglisi “sono già molteplici gli Istituti di credito pronti a costituire appositi fondi di investimento finalizzati a garantire il funzionamento della stessa Banca del Grano”.

Nel medesimo tempo, è stata richiesta alle autorità presenti in sala la predisposizione di appositi tavoli di discussione alla luce dell’introduzione di questo nuovo modello di business e ciò anche in vista della prossima attività di programmazione che vede impegnata l’amministrazione nella definizione del Piano di sviluppo rurale e delle svariate politiche di sostegno alle attività connesse con il territorio.

“La Banca del grano - continua Puglisi - è un progetto inclusivo, non esclusivo, nel senso che mira a coinvolgere quanta più gente possibile ed in particolare tutti coloro i quali hanno in qualche modo a cuore il grano duro”.
 

Il timing delle tre startup del grano

Il prossimo appuntamento quindi, programmato per il 13 dicembre 2019, è la data prescelta per la costituzione della Sicilian Wheat Bank Spa, la prima delle tre startup che andranno a costituire la Banca del grano. Seguiranno la costituzione di P.L.Int. Spa (Piattaforma logistica intermodale – ovvero la rete logistica che si occuperà della raccolta e dello stivaggio del grano duro), programmata per il 15 marzo 2020 e la costituzione di Increa Spa (Istituto nazionale di intermediazione per il credito agricolo – ovvero la struttura che consentirà di interconnettere i risparmiatori con i produttori) programmata per il 22 aprile 2020. La piena operatività del gruppo è prevista per giugno 2020.